Si dice “Nella botte piccola c’è il vino buono” e questa potrebbe essere la perfetta definizione per il quasi-pancake Zeiss 35mm F/2.8 che correda sin dall’inizio l’appena nato sistema Sony A7. Un perfetto compagno di viaggi, leggero e di dimensioni adeguate alle mirrorless FF di Sony, dalla qualità d’immagine semplicemente eccezionale.
Lasciate da parte le linee per millimetro e l’esame certosino delle foto al 100% su un buon monitor (campo in cui è comunque ai vertici) perché le doti di questo piccolo Zeiss sono nella riproduzione della realtà, molto fedele, brillante coi colori vivaci ma mai esagerati, e con il pregio di riuscire a farlo in tutte le condizioni di luce ed a tutti i diaframmi. Non è un obiettivo che rende bene solo in piena luce ad F/8 con il sole alle spalle, ma dà il meglio di sé stesso proprio nelle condizioni in cui gli altri obiettivi cominciano a perdere colpi. Unici difetti, la luminosità di “soli” F/2.8 ed il prezzo molto elevato (ben 950 Euro di listino, che diventano circa 7-800 Euro su strada: quasi il doppio degli obiettivi similari e più o meno come alcuni 35mm F/1.4 di ottima qualità), ma lo Zeiss 35/2.8 FE si sceglie proprio per le sue ridottissime dimensioni e, ovviamente, senza preoccuparsi troppo del prezzo.
In questi termini - leggerezza, compattezza e qualità - diventa il compagno insostituibile di qualsiasi fotocamera Sony mirrorless, dalle prime A7 alla recente A9, anche se preferisco abbinarlo almeno ad un corpo A7 II in quanto è sprovvisto di stabilizzazione ottica e deve sfruttare quella del sensore, di cui la prima generazione di Sony A7 era priva.
In mano
Piccolo e leggero quasi da potersi definire un pancake, racchiude tutta la sua qualità in 36mm di lunghezza e 120 grammi di peso, appena un po’ di più del recente Samyang AF 35/2.8 FE che, però, non è interamente in metallo. La Samyang ci ha visto giusto mettendo sul mercato il suo piccolo 35/2.8 per Sony FE ad un prezzo altamente concorrenziale - meno della metà dello Zeiss - e, anche se la resa non è la stessa, è comunque molto elevata e si è conquistata rapidamente una fetta di mercato. Vedi anche l’articolo in cui mettiamo a confronto il Samyang 35/2.8 con altri 35mm Zeiss e Sigma, F/1.4 ed F/2.8.
La qualità costruttiva è ottima, come ci si aspetta da un obiettivo di questa fascia di prezzo, e Sony lo dichiara protetto contro la polvere e gli spruzzi senza sbilanciarsi ad adoperare il termine "tropicalizzato".
Zeiss 35/2.8 o Samyang 35/2.8?
Diciamolo onestamente: la vera discriminante è il prezzo visto che una differenza di 4-500 Euro non è affatto trascurabile e le prestazioni del Samyang, nel mondo reale e con foto scattate in condizioni diverse senza vivisezionarle al 100% su un buon monitor, non sfigurano affatto e, coi soldi risparmiati, ci potrebbe uscire buona parte dell'ottimo Sony 85/1.8. Il Samyang, da solo, sembra nitido e brillante, ma nei confronti alla pari con lo Zeiss è meno nitido ai bordi ed ha una resa meno cristallina ed i colori sono meno vivaci. In particolare in condizioni di pessima luce, lo Zeiss mantiene contrasto e colori mentre il Samyang li perde e le immagini si appiattiscono (bisogna poi lavorare di post-produzione per colmare il più possibile la differenza). Anche il bokeh del Samyang, seppur buono, è meno pastoso di quello del 35/2.8 Zeiss che vignetta molto meno a tutta apertura ed è meno soggetto ai riflessi, ma - lo ripetiamo - la differenza di prezzo è la discriminante per non acquistare un'ottica alle soglie della perfezione. Per il resto, 85g vs 120g (lo Zeiss è interamente in metallo), 33mm di lunghezza vs 36mm, stessa distanza minima di messa a fuoco pari a 35cm, entrambi diaframma a 7 lamelle.
Adoravo la focale di 35mm ai tempi della pellicola e, con un 85 o 90mm, mi sentivo di affrontare qualsiasi viaggio che non fosse dedicato all’architettura. A suo tempo, con il corredo Contax G, utilizzavo appunto gli ottimi Zeiss 35 F/2 e 90 F/2.8. Dei perfetti compagni di viaggio per tante foto indimenticabili. Lo Zeiss 35/2.8 per Sony FE mi ha dato la stessa sensazione: un obiettivo con il quale affrontare qualsiasi situazione fotografica senza distruggermi il collo o la spalla, permettendomi di portare a casa nel migliore dei modi ciò che ho visto.
Di solito lo schema ottico dei 35mm di casa Zeiss è il Distagon (vedi i test di due gloriosi 35mm Zeiss per Contax), ma questo 35mm F/2.8 ha uno schema Sonnar adattato così come anni fa avvenne per l’ottimo 38mm F/2.8 che equipaggiava la Contax T, mentre per il 35/2 del corredo Contax G venne adattato lo schema Planar.
Sul campo
La messa a fuoco è veloce, accurata e silenziosa, ottima per l’utilizzo anche in campo video. La montatura non ruota durante la messa a fuoco e questo facilita l’utilizzo coi filtri come il polarizzatore.
La nitidezza reale è molto elevata sia al centro che ai bordi anche a tutta apertura. Ad essere pignoli i bordi ad F/2.8 sono appena un po’ più morbidi del centro, ma già ad F/4 le cose migliorano drasticamente e l’obiettivo raggiunge il suo massimo tra F/5.6 e F/8; in ogni caso la cosa migliore dello Zeiss 35/2.8 FE è la nitidezza apparente che, unita ad un elevato contrasto ed a colori molto vivi, regala immagini estremamente brillanti e tridimensionali anche quando la luce non è ottimale. Dopo F/16 le prestazioni, come di consueto, diminuiscono per colpa della diffrazione. A tutta apertura e ad F/4 il bokeh è molto bello e pastoso, e non diventa “nervoso” neanche diaframmando di più.
Un particolare del diaframma a 7 lamelle arrotondate che dovrebbe assicurare un’apertura pressoché circolare ed un migliore sfocato. Anche se nulla si può rimproverare allo sfocato dello Zeiss 35/2.8, sono rimasto un po’ perplesso dal termine tanto in voga adesso “diaframma circolare”.
In realtà, come si buon vedere dalla foto del diaframma dello Zeiss, 7 lamelle, per quanto arrotondate, non garantiscono affatto che il diaframma sia circolare (vedi anche - sotto - quello del Samyang 35/2.8) ed i buoni risultati dipendono più dalla qualità delle lenti che dalla forma del diaframma. La forma di questo diaframma a 7 lamelle non è molto diversa da quella dei diaframmi a 6 lamelle di tante vecchie ottiche Zeiss per Contax in mio possesso mentre il Minolta 50/2.8 AF macro, pur senza sbandierarlo, ha un diaframma a 7 lamelle molto simile a quello dello Zeiss 35/2.8 e del Samyang con uno sfocato molto bello e graduale, impensabile in un obiettivo macro.
Per ottenere un’apertura circolare occorrono molte più lamelle come i vecchi Schneider da ingrandimento, ma anche i nuovi Sigma serie Art, con le loro 9 lamelle, ci si avvicinano tantissimo.
Il trattamento antiriflesso è molto buono e, anche quando appare qualche riflesso, il contrasto dell’immagine resta quasi intatto. Difficile perdere un’immagine per questo motivo e quasi nessun limite alle foto in controluce: il trattamento T* continua ad essere uno dei migliori in circolazione.
Un feroce controluce (il sole di questo torrido agosto alle 3 del pomeriggio) a tutta apertura. Ad F/8 si riduce ulteriormente e migliora il contrasto, ma già così l'immagine non è da buttar via.
La vignettatura ad F/2.8 è abbastanza marcata, poco più di 1 stop - maggiore di quella dello Zeiss 35/1.4 - ma non è visibile come dovrebbe perché i passaggi sono molto graduali. Nel mondo reale si nota poco ed a F/8 scompare quasi del tutto. Ovviamente è eliminabile con facilità in post produzione.
Le aberrazioni cromatiche sono controllate in maniera eccellente e la distorsione a barilotto è su valori minimi, praticamente invisibile per 3/4 del fotogramma e, andandola a cercare, se ne può trovare appena un cenno sugli angoli.
Conclusioni
Il Sony Zeiss 35mm F/2.8 ZA è indubbiamente un obiettivo dalle eccellenti prestazioni ottiche, talmente bello che fa desiderare un 85mm altrettanto compatto con le stesse prestazioni; in tal senso, questo 35mm si abbina splendidamente al recente Sony 85/1.8. Anche se qualche altro 35mm può spuntare qualche linea per millimetro in più (la risolvenza del piccolo Zeiss è comunque più che sufficiente per il sensore della A7R II), è difficile trovare un obiettivo con una resa così bella, bilanciata e tridimensionale in tutte le condizioni di luce, anche le più critiche. Un primo della classe senza incertezze, ma tutto questo ha un prezzo e, purtroppo, quello del 35/2.8 Zeiss è davvero molto elevato anche se adeguato. Un’alternativa molto più economica per gli utenti Sony A7/A9 può essere il Samyang AF 35/2.8 FE che, per circa 300 Euro (meno della metà dello Zeiss), offre una buona qualità - ottima considerando il prezzo - ma non aspettiamoci miracoli: in campo ottico anche questi hanno un prezzo.
Rino Giardiello © 08/2017
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