La Sigma fp è la prima fotocamera di Sigma ad essere dotata di sensore Bayer e baionetta L-Mount, ma è anche la prima mirrorless di Sigma ad essere dotata di tiraggio molto corto - come di solito sono le mirrorless (vedi Sony serie A7) - che permette di adoperare qualsiasi obiettivo, nuovo o vintage che sia, tramite appositi anelli adattatori.
La Sigma sd Quattro, pur essendo di fatto una sottile fotocamera mirrorless, cioè senza specchio, ha una particolare "prolunga" che ne rende il tiraggio identico a quello di tutte le reflex Sigma che l'avevano preceduta, una soluzione comoda da una parte perché mantiene la continuità con tutto il parco ottiche preesistente nel pieno rispetto degli utenti che hanno investito nel sistema, ma, di fatto, ne limita l'utilizzo. Personalmente non ho mai visto questo limite come un vero problema perché, voler adoperare su un sensore Foveon, un vecchio obiettivo per quanto blasonato e di qualità, significa non sfruttarne appieno la straordinaria nitidezza, ma su un Bayer le cose possono essere ben diverse.
La Sigma fp è una fotocamera estremamente compatta che supera i confini tra fotografia e video, e racchiude una serie di caratteristiche sorprendenti tra cui l'estrema modularità e la grande personalizzazione delle funzioni.
Operazioni intuitive e il menu di impostazione rapida
A Sigma va dato di sicuro il merito di aver sempre realizzato menu semplici ed intuitivi da adoperare e la Sigma fp riesce a superare le precedenti fotocamere nonostante abbia in più le (tante) funzioni video che sono ben separate da quelle riguardanti la fotografia. Nonostante le ridotte dimensioni, tutti i comandi, sia nel menu che sul corpo macchina, sono di utilizzo immediato, ma la vera comodità è quella dello storico menu QS (Quick Set) nel quale l'utente può trovare le funzioni da lui più utilizzate (se ne possono scegliere otto da un elenco di circa trenta). Il tutto tramite il pulsante QS a portata di pollice sul retro della fotocamera.
Il pulsante Quick Set (QS) fornisce l'accesso immediato a otto impostazioni - a scelta dell'utente - selezionabili per una rapida regolazione. Una volta premuto il pulsante QS, sullo schermo appaiono le otto funzioni principali in modo da poter scegliere quella che si desidera intervenire con le relative "opzioni aggiuntive".
Le funzioni tra cui si può scegliere sono: Modalità di ripresa, ISO, AE Metering, Drive, Exp Bracketing, Focus Bracketing, WB Bracketing, Color Bracketing, Fill Light Bracketing, HDR, DC Crop, Qualità immagine, Dimensione immagine, Rapporto tra i lati, Bilanciamento del bianco, Modalità colore, Saturazione colore, Controllo tono, Luce di riempimento (Fill Light), correzione del colore, modalità di messa a fuoco, area di messa a fuoco, Pre-AF, limitatore di messa a fuoco, picco di messa a fuoco, stabilizzazione ottica, stabilizzazione elettronica, compensazione dell'esposizione flash, occhi rossi, sincronizzazione sulla seconda tendina, sincronizzazione lenta, LOCK e luminosità LCD.
Molte di queste funzioni hanno caratteristiche aggiuntive che appaiono premendo il tasto AEL (nel caso degli ISO, come da foto, appaiono tutte le sensibilità disponibili). Una delle funzioni più utili nel menu QS è la più sottovalutata: il blocco dello schermo (LOCK). La Sigma fp è molto piccola ed uno degli svantaggi è la facilità con cui si possono premere inavvertitamente dei pulsanti mentre si fotografa. Bloccare lo schermo permette di evitare di cambiare l'esposizione, la messa a fuoco, la modalità di ripresa, ecc. in maniera del tutto involontaria. Se uno dei pulsanti viene toccato quando il blocco è attivo, sul display appare l'avviso di sbloccarlo e, se non era nelle nostre intenzioni, nessun danno di fatto.
La funzione "Blocca" (LOCK) è - a mio avviso - viste le ridotte dimensioni della Sigma fp, senz'altro una di quelle da aggiungere alla schermata QS.
La Sigma fp, nonostante le ridotte dimensioni, è più completa e potente di quanto si pensi. Oltre al sensore da 24Mpx retroilluminato, il migliore oggi in commercio, ha ampie possibilità di personalizzazione delle immagini già in fase di ripresa: dal bracketing in 5 diverse funzioni alle curve tonali per il controllo completo del colore, si può avere il controllo totale dell'aspetto delle immagini ed il loro stile.
Il menu Bracketing
La Sigma fp dispone di un ricco e completo menu "Bracketing" che cela alcune funzionalità poco note oltre alle consuete variazione dell'esposizione. Come si può vedere dalle foto del menu, il bracketing riguarda anche il bilanciamento del bianco, la modalità colore, il Fill Light e - ora viene il bello - la messa a fuoco. Questa funzione è più nota come "Focus Stacking" - una chicca che le sue dirette concorrenti non hanno - e, insieme alle altre, sarà oggetto di un approfondito articolo a parte.
Autofocus con Face/Eye Detection per i ritratti
La Sigma fp, come la maggior parte delle moderne fotocamere, ha due utili funzioni per ottenere la messa a fuoco perfetta quando si fotografano le persone: il rilevamento dei volti e/o degli occhi.
Per attivare il rilevamento del volto/occhio:
1) Toccare il quadratino della messa a fuoco sul display.
2) Scegliere "Autofocus singolo".
3) Premere il tastino AE-L per attivare il riconoscimento dei visi.
4) Premere il pulsante "Display" nella fascia bassa della fotocamera e premerlo più volte per selezionare il riconoscimento dei visi (appare l'icona della faccina sorridente), il riconoscimento degli occhi (si aggiunge la scritta "EYE" sotto la faccina) e per disattivare entrambi.
Basta premere il pulsante di scatto per uscire dal menu delle impostazioni. Nel caso si siano attivati "Face/Eye Detection", la faccina e la scritta "EYE" appariranno in alto a destra del display.
Eye Detection Autofocus è l'ideale per i ritratti e si è rilevato sempre perfetto. Unica accortezza che suggerisco, derivata dall'uso pratico, è di disabilitarlo in situazioni di basso contrasto, quando ci sono diversi soggetti (quale scegliere?), coi soggetti lontani o in movimento perché diventerebbe controproducente rallentando o rendendo incerto l'AF della fotocamera che cercherà di identificare visi ed occhi. Durante le riprese al musical "Peter Pan", nel quale gli attori ballavano e le luci erano molto basse, ho dovuto disattivarlo per ottenere una messa a fuoco veloce e precisa sull'attore che avevo scelto come soggetto principale.
In condizioni normali è possibile tenere sempre attiva la funzione di messa a fuoco automatica degli occhi che si è rivelata particolarmente utile nel caso di soggetti con gli occhiali perché ha sempre scelto gli occhi e non la montatura degli occhiali. Impostando il rilevamento del volto e dell'occhio, il software individuerà prima il volto e, se l'occhio è visibile, perfezionerà la messa a fuoco sull'occhio.
Durante lo scorso Sigma Day a Pescara, ho utilizzato la Sigma fp per alcuni ritratti a mia figlia con il Sigma 85/1.4 Art a tutta apertura. La profondità di campo di questo obiettivo ad F/1.4 è sottile quanto un foglio di carta velina, ma mette in evidenza ancora di più come sia perfetta sull'occhio. La focale di 85mm è sempre stata la mia preferita per i ritratti e, con la Sigma fp e la funzione "Eye Detection" non si sbaglia un colpo.
Sigma fp per Live Streaming: una webcam FF ad obiettivi intercambiabili!
La necessità di rimanere in contatto con amici, clienti e collaboratori attraverso piattaforme di streaming è cresciuta in modo esponenziale durante la pandemia. Dai corsi on-line alle conferenze, avere una buona videocamera è fondamentale e spesso le webcam dei computer sono insufficienti. La Sigma fp, funzione poco nota, può funzionare come webcam: nel menu, sotto la voce "Modalità USB", basta selezionare "Classe Video (UVC)" anziché "Memoria di massa" per abilitare la Sigma fp come web camera. Assicuratevi che, sul computer, la risoluzione video sia impostata su Full HD.
Numerosi attacchi per il treppiedi e per gli accessori sulla fotocamera
La Sigma fp ha tre attacchi standard per treppiedi nella sua configurazione di base. La maggior parte degli accessori e delle estensioni, comprese le impugnature manuali, i mirini e l'MC-21 hanno lo stesso attacco: una incredibile versatilità che permette di agganciare la fotocamera in qualsiasi posizione. La possibilità di montare la Sigma fp sul treppiedi (o altri sostegni) da entrambi i lati presenta diversi vantaggi, tra cui un accesso più facile alla batteria e allo slot per schede SD.
Il mirino LCD LVF-11 e le impugnature
Una delle mancanze che più si fanno sentire con la Sigma fp è quella di un mirino elettronico. Strana la scelta di Sigma di non aggiungerlo neanche sulle compatte Foveon della serie dp che, al contrario della fp, di spazio ne hanno in abbondanza, ma c'è un rimedio: il mirino accessorio LVF-11. Non amo particolarmente questo accessorio che ingigantisce il minuscolo corpo della Sigma fp (lo stesso vale per le Sigma dp), ma di sicuro è uno dei migliori che abbia provato: solido e ben costruito si aggancia saldamente e senza giochi alla fotocamera grazie ad una piastra. La qualità ottica è notevole e non manca una comoda correzione diottrica.
Il mirino LVF-11 (Sigma lo chiama "LCD View Finder", ma è un accessorio solo ottico: la sigla "LCD" sta a significare che si aggancia sul display LCD della fotocamera) è indispensabile per utilizzare la Sigma fp in condizioni di forte luminosità sia per le foto che per i video. Con la piccola impugnatura "Sigma Hand Grip HG-11" la Sigma fp s'impugna meglio, soprattutto quando le ottiche cominciano ad avere peso e dimensioni ragguardevoli (nel mio caso, usando il Sigma 24-105/4 Art con adattatore MC-21). Esiste anche un'impugnatura di maggiori dimensioni con la sigla "Sigma Large Hand Grip HG-21". Per l'uso con gli obiettivi in mio possesso, ho preferito l'impugnatura HG-11 che continua a mantenere molto compatta la Sigma fp.
I convertitori per obiettivi MC-21 e MC-31
Il Sigma MC-21 è il mount converter che permette di montare, a seconda dell'innesto scelto, ottiche con baionetta Canon o Sigma SA sul corpo Sigma fp mantenendo tutte le compatibilità e funzioni, autofocus compreso. Uso sin dall'inizio l'MC-21 che mi permette di utilizzare i miei obiettivi Sigma SA (quelli che uso con il corredo Foveon) sulla Sigma fp ed il suo funzionamento è ottimo, giusto l'AF diventa un po' più lento in condizioni di bassa luminosità o poco contrasto, in particolare con obiettivi poco luminosi (nel mio caso, l'unico obiettivo a mostrare la corda è stato il Sigma 24-105 F/4 Art in teatro).
Il nuovo Mount adapter MC-31 è dedicato essenzialmente alle ottiche video PL-Mount e non ho avuto modo di provarlo. Con due punti di regolazione dello spessore è possibile abbinarlo ad un vasto assortimento di lenti Cine per la realizzazione di film.
Interfacce separate per la Fotografia ed il Video
Sigma ha fatto una scelta molto intelligente non mettendo insieme tutte le opzioni riguardanti la fotografia ed il video. Le impostazioni sarebbero state troppe e potevano generare confusione.
Per impostazione predefinita, il selettore sul tettuccio della Sigma fp è impostato su "Still "(Foto). In questo caso, il display LCD è uguale a quello di qualsiasi altra fotocamera digitale e fornisce tutte le normali informazioni di esposizione e misurazione che si aspetta un fotografo. Spostando il selettore su "Cine" (Video) il display LCD cambia aspetto e diventa come lo schermo di un monitor Cine mostrando la distanza dal soggetto, i livelli audio che il microfono interno sta rilevando, i valori T invece dei consueti F, il Time Code ed il tempo di esposizione in termini di "angolo dell'otturatore" (shutter angle).
In cinematografia l'angolo dell'otturatore è un termine che descrive il tempo di posa effettivo rispetto a un frame rate. Questo concetto è nato nei primi tempi della cinematografia quando, per ottenere il movimento e nello stesso tempo controllare l'esposizione, si usava un foro in un disco rotante.
Conclusioni
La Sigma fp, dopo 7 mesi di utilizzo, ha mostrato nuovi pregi più che nuovi difetti: è una fotocamera da capire e conoscere bene per apprezzarne la particolare idea di base e non fermarsi alle prime impressioni. Come ho scritto sin dall'inizio, non è la fotocamera perfetta per tutti nonostante le apparenze e le dimensioni che la fanno sembrare molto amichevole, quasi un grazioso giocattolino, ed è questo il suo maggiore difetto: se, da una parte, può essere usata con la stessa facilità di una compattina digitale in totale automatismo, dall'altra necessita molta pratica e competenza per entrarci in sintonia, conoscerla a fondo e sfruttarla al massimo. Decisamente sbagliato anche fare confronti con la sua diretta concorrente - la Sony A7 III - anche se, dal punto di vista della qualità delle immagini ottenibili, la Sigma fp vince senza incertezze. Sono due fotocamere diverse destinate a due utenze diverse. La sezione video è molto professionale e punta più al videomaker evoluto che al fotografo di matrimoni. Non è ancora un prodotto del tutto maturo (anche se l'ultimo aggiornamento del firmware ha fatto miracoli), ma l'ingresso di Sigma nell'affollato mondo Bayer è stato originale e fa ben sperare negli sviluppi futuri.
Rino Giardiello © 07/2020
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