TEST NUOVO SIGMA 50/1.4 DG DN ART PER FOTOCAMERE MIRRORLESS FULL FRAME SONY E-MOUNT E PANASONIC, SIGMA E LEICA L-MOUNT

Il nuovo Sigma 50/1.4 DG DN Art sostituisce il precedente modello per fotocamere mirrorless full frame, derivato dal mitico 50/1.4 DG HSM Art per fotocamere reflex. Disponibile anche la videorecensione su YouTube.

Il Sigma 50/1.4 DG DN Art è un obiettivo riprogettato exnovo tenendo presente l'utilizzo esclusivo sui corpi mirrorless con tante migliorie e una particolare cura per la qualità delle immagini: la bellezza e non solo la nitidezza (che di certo non manca).

Sigma dichiarava, per il 50/1.4 DG HSM Art per reflex, “Offering the best 50mm F1.4 performance in the history of photography, this is the ultimate standard lens” ed era assolutamente vero: un 50mm eccezionale che è impossibile non apprezzare ed amare in tutte le condizioni d’uso (io ce l’ho e lo uso da anni con soddisfazione sia sul Foveon che sulla Sigma fp L tramite adattatore MC-21). Ebbene, il nuovo modello per mirrorless riesce a superarlo, in particolare per la resa ai bordi che, come per tutte le nuove ottiche Sigma che sto provando, è quasi identica al centro. Non è un 50 macro, ma - a parte il rapporto d’ingrandimento - potrebbe esserlo per l’elevata risolvenza su tutto il campo inquadrato e l’uniformità di resa a tutti i valori di diaframma che serve solo per gestire la profondità di campo desiderata.

Altro grande miglioramento è quello dell’AF grazie al motore lineare (lo stesso adottato per la prima volta sul Sigma 60-600 DG DN Sports), molto veloce e silenzioso, ed i videomaker lo gradiranno senz’altro insieme alla funzione de-click della ghiera dei diaframmi.

Parlando con Kazuto Yamaki, CEO di Sigma, durante la realizzazione del test, gli manifestai la mia impressione che il nuovo 50/1.4 DN, al di là della nitidezza in più, avesse una migliore plasticità del Sigma 50/1.4 HSM, molto bello e nitido, ma dalla resa più aggressiva e tagliente. Difficile da spiegare, ma per me le immagini del nuovo 50/1.4 sono più belle e reali. La risposta di Kazuto Yamaki è una piacevole conferma e non lascia dubbi: I'm very happy to know that you like the new 50mm. The optical designer of this lens works just next to me. I know him since he joined Sigma over 15 years ago and he never lose his interest in "photography". During the lunch time, he always checks the images taken with various type of different lenses, of course, including the other brands' lenses. He's particularly keen on the correlation between optical performance and result picture quality. This time, he did not pursue only MTF performance (actually MTF is very high though), but also the great picture quality so that photographers can be satisfies. Hope it brings you very satisfactory result.

La direzione in cui Sigma si sta muovendo, quella della qualità globale delle immagini e non solo della risolvenza da record, è palese già da tempo (basta rileggere i miei ultimi test per vedere che ho sempre insistito su questo punto) ed è quella giusta: dopo anni di rincorsa alla nitidezza, ci si sta accorgendo che non è tutto.

In mano
Riguardo le dimensioni c’è da specificare che il modello HSM era lungo 99,9mm nella versione per reflex, ma diventava ben 125.9mm nella versione per mirrorless perché, in pratica, veniva aggiunto un “tubo di prolunga” nella montatura per adeguare il tiraggio a quello - più corto - delle mirrorless (un po’ come adoperare un adattatore MC-11 o MC-21). Il nuovo Sigma 50/1.4 DG DN Art è di poco più piccolo - 78.2x111.5mm - ma, grazie al minore diametro della lente frontale (il diametro dei filtri scende da 77 a 72mm) sembra ben più compatto.

Anche il peso di 815g del 50/1.4 per fotocamere reflex diventava 880g nella vecchia versione per mirrorless, ma ora scende a 660g e 220g in meno si avvertono.

In pratica, confrontando le versioni per L-Mount (ci sono leggere differenze con la versione per E-Mount), il nuovo Sigma 50/1.4 DG DN Art è più corto di 14.4mm, meno largo di 7.3mm e più leggero di 235g. Peccato che la distanza minima di messa a fuoco sia passata da 40 a 45cm: non è una tragedia, ma con la qualità di questo obiettivo mi sarebbe piaciuto potermi avvicinare di più ai soggetti. La foto sottostante è un crop le cui dimensioni, grazie ai 61Mpx della Sigma fp L, ha pur sempre le rispettabili dimensioni di 5500px sul lato lungo.

La qualità costruttiva è elevatissima e le rifiniture sono eccellenti come ormai Sigma ci ha abituati con il suo Made in Japan di grande qualità e, in particolare, Made in Aizu (se non l’avete già fatto, leggete questo articolo). In mano la piacevole sensazione è quella di un obiettivo in metallo, ma in realtà è realizzato col nuovo materiale di sintesi TSC (Thermally Stable Composite) che sfrutta le qualità del metallo e del policarbonato. Questo abbina un minimo allungamento termico ad una durezza eccezionale. Il TSC offre caratteristiche di espansione simili a quelle dell'alluminio, ma con una elasticità maggiore del 25%. La sensazione è quella di un obiettivo “dei vecchi tempi”, cioè interamente in metallo, solido, rifinito e ben costruito.

Non è un obiettivo minuscolo come quelli della Serie I, ma il Sigma 50/1.4 DG DN Art si tiene bene in mano e non sembra eccessivo neanche sulla piccola Sigma fp L con la quale l’ho provato. La messa a fuoco è interna per cui le dimensioni dell’obiettivo non cambiano passando dalla distanza minima di 45cm all’infinito. L’obiettivo è protetto da spruzzi d’acqua e polvere con la lente frontale che ha uno speciale trattamento idro e oleorepellente. Il paraluce e la bella custodia di protezione di Sigma, sono di serie. Bentornata la ghiera dei diaframmi.

Sul campo
Il Sigma 50/1.4 DG DN Art mostra la sua personalità e l’elevata qualità sin dai primi scatti senza andare a scomodare le mire ottiche. Le immagini sono belle e convincenti, i colori accurati e brillanti senza esagerazioni, la sensazione di limpidezza e “l’effetto realtà” è incredibile. Le successive verifiche in studio hanno confermato che il nuovo Sigma 50/1.4 DG DN Art ha una risolvenza elevatissima anche a tutta apertura quando si vuole isolare il soggetto dallo sfondo (motivo principale per cui si sceglie un obiettivo F/1.4 e non solo per fotografare quando la luce è poca) e non ci sono visibili differenze tra il centro ed i bordi più estremi. Per accorgersi che la nitidezza sia un po’ migliore a f/5.6 anziché a F/1.4 si devono confrontare foto alle mire ottiche al 100% su un buon monitor. Nel mondo reale, l’obiettivo ha una resa assolutamente costante.

Il confronto con il mio vecchio Sigma 50/1.4 DG HSM è impietoso: al centro vanno più o meno in maniera identica (va meglio il nuovo, ma difficilmente lo noterete sul campo), ma a 2/3 del campo ed ai bordi non c’è paragone, per non parlare della correzione delle aberrazioni e dei raggi sagittali (coma sagittale) che possono rovinare le fotografie astronomiche.

Ma lasciando da parte la fotografia astronomica, anche per i comuni mortali questa correzione così elevata porta dei vantaggi: significa che lo sfocato ai bordi sarà decisamente più pulito e gradevole. Guardate l’esempio di seguito in una situazione di ripresa molto comune.

Sono tutte queste piccole accortezze che alla fine portano al risultato voluto da Sigma: la qualità e la gradevolezza dell’immagine.

Il Sigma 50/1.4 DG DN Art permette di fotografare, con la massima qualità, anche in città di notte a mano libera. Grazie alla notevole luminosità (sfruttabile sul campo, non solo sulla carta) e la facilità delle moderne fotocamere a lavorare anche alle alte sensibilità senza troppo rumore, non si hanno limiti e il bokeh molto pastoso dà il suo prezioso contributo permettendo di ottenere immagini molto belle e con una tridimensionalità eccezionale.

Trattamento antiriflessi
Il Sigma 50/1.4 DG DN Art gode del recente trattamento antiriflessi multistrato di Sigma e, come già verificato, funziona molto bene. Ci si deve impegnare molto per metterlo in difficoltà, in pratica fotografare direttamente delle forti fonti luminose a tutta apertura per vedere del leggero flare.

Bokeh
Molto bello e pastoso, decisamente un altro pianeta rispetto a quello più duro e nervoso del vecchio 50mm. È gradevole a tutti i diaframmi e non solo a tutta apertura grazie al diaframma circolare a 11 lamelle che assicura uno sfocato gradevole anche ai diaframmi intermedi. Ottimo il risultato anche con le luci fuori fuoco, uno sfocato che arricchisce le immagini e rende magica l’atmosfera.

Focus breathing
E’ il fenomeno del tutto normale per tutti gli obiettivi, vale a dire una piccola variazione del campo inquadrato al variare della distanza di messa a fuoco. Di solito non ci si accorge nemmeno della sua esistenza se non in situazioni particolari di riprese video o focus stacking. Sigma dichiara che la quantità del focus breathing del nuovo 50/1.4 è allineata a quella delle corrispondenti ottiche originali Sony.

Conclusioni
Il Sigma 50/1.4 DG DN Art è uno splendido obiettivo e riesce a superare il pur ottimo fratello per fotocamere reflex ed il vecchio modello per mirrorless in particolare per la risolvenza elevatissima anche ai bordi, ma la vera differenza è nella resa delle immagini che sono sempre molto belle, più tridimensionali e con un bello sfocato. Tante morbide transizioni tra i piani al contrario degli stacchi più evidenti del vecchio modello che ha una resa più dura. Mi piace molto l’attenzione che Sigma sta mettendo nella resa finale delle immagini che mi ricordano sempre di più quelle della scuola tedesca a me tanto cara. La riprogettazione nativa per fotocamere mirrorless ha portato a delle dimensioni leggermente più contenute ed a ben 220g di peso in meno che a fine giornata si avvertono. L’obiettivo è molto ben corretto da tutte le aberrazioni e diventa perfetto grazie alle correzioni in-camera. Oltre alla qualità delle immagini, il nuovo Sigma 50/1.4 DG DN Art offre anche una maggiore velocità e silenziosità dell’AF grazie al motore lineare, la messa a fuoco interna e la possibilità di sbloccare i click dei diaframmi, funzioni che saranno senz’altro molto gradite dai videomaker. Un obiettivo che continuerà a far parlare di sé e ad essere un punto di riferimento nella sua categoria, adatto sia al professionista che al fotoamatore esigente.

Conclusions
The Sigma 50/1.4 DG DN Art is an excellent lens exclusively designed for the mirrorless camera system, even better of its legendary brother for reflex cameras and the old model for mirrorless cameras. It’s very sharp from the center of the image to the corners even at F/1.4 and has a very clean bokeh effect. I really like the attention of Sigma for the final rendering of the images that remind me always more the “German School” of old times (Zeiss, Leitz…) that I loved so much. The native redesign for mirrorless cameras has led to slightly smaller dimensions and 220g of weight less than you feel at the end of the day. The lens is very well corrected for all aberrations and becomes perfect thanks to in-camera corrections. In addition to image quality, the new Sigma 50/1.4 DG DN Art also offers faster and quieter AF thanks to the linear motor HLA and lightweight focus group, internal focus and the ability to lock/unlock the aperture clicks, functions that will be very appreciated by videomakers. A lens that will continue to be a point of reference in its category, perfect for the professional photographers and users who want to take their photography one step above the current level.