SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE
per fotocamere FF E-Mount e L-Mount
L’eccellenza della serie Art. Prova sul campo
Rino Giardiello, febbraio 2024

Gli obiettivi fisheye, con la loro tipica immagine deformata “a occhio di pesce” (da qui il nome), possono far divertire molto, ma rischiano anche di stancare se non si guardano le cose in maniera diversa. In prova il SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE appena presentato da Kazuto Yamaki. Qui la videorecensione su YouTube.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

I fisheye sono un prodotto di nicchia e, proprio per questo motivo, trovo molto interessante la proposta di SIGMA di questo 15mm F/1.4 DG DN per fotocamere mirrorless full frame E-Mount e L-Mount: un obiettivo, come vedremo nel test, di ottima qualità, molto luminoso ed offerto ad un prezzo più accettabile di tanti originali senza rinunciare alla qualità. Il SIGMA 15mm F/1.4 DG DN è il primo obiettivo fisheye con luminosità F/1.4 al mondo.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Cos’è un obiettivo fisheye?
Potrei definirlo un obiettivo supergrandangolare visto l’angolo di campo di 180°, ma la differenza è nell’assenza di correzione della distorsione. Con un supergrandangolare “normale” posso fotografare un edificio con le linee perfettamente dritte (salvo, appunto, residui di distorsione che sono un difetto da eliminare), mentre qui non esistono linee dritte salvo quelle orizzontale e verticale passanti per il centro del fotogramma. A partire dal centro, l’immagine appare come proiettata su una superficie sferica. La distorsione, da difetto, diventa una caratteristica da sfruttare e già nel lontano 1986 mi divertii ad esplorarne le possibilità creative in un articolo per la mia rubrica “L’Antro di Merlino” pubblicato sulla rivista fotografica REFLEX.

Nulla di più esplicativo di questa foto per capire la tipica distorsione di un obiettivo fisheye e notare i due assi centrali dove la distorsione è zero.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Esistono due tipi di fisheye: rettangolare, nel quale l’immagine copre completamente le dimensioni del fotogramma (come il nuovo SIGMA 15/1.4 del test, chiamato “diagonal” dal termine inglese) e circolare (l’immagine prodotta ha la forma di un cerchio all’interno del fotogramma).

Uno dei campi di utilizzo degli obiettivi fisheye è l’astrofotografia, ma sono proprio le stelle a mettere in evidenza pregi e difetti di questi obiettivi. E’ facile che i bordi abbiano una risolvenza molto bassa o che ci siano vistose aberrazioni ottiche ed è qui che cominciamo a vedere i pregi del SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE: la risolvenza ai bordi è molto elevata e ci sono pochissime aberrazioni. Il coma sagittale è stato ben corretto e fotografare una volta stellata non è certo un problema visto che le stelle ai bordi saranno dei puntini esattamente come quelle al centro. La stessa progettazione ottimizzata per l’astrofotografia l'abbiamo già rilevata sui fratelli SIGMA 14mm, 20mm e 24mm serie Art (vedi precedenti test su Nadir Magazine), ed anche qui vediamo la predisposizione per l’uso con il “lens heater retainer”, il “cappottino” che evita la condensa in condizioni estreme, senza che questo entri nel campo inquadrato: ogni cosa al suo posto.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

In mano
Il SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE è ottimamente realizzato con la tradizionale cura del “Made in Aizu, Japan” di cui SIGMA è orgogliosa. C’è la graditissima ghiera dei diaframmi, morbida e precisa, che è possibile sbloccare per usare il diaframma senza soluzione di continuità, funzione utile soprattutto per i video. L’avrei preferito più compatto e leggero (pesa ben 1360g ed è lungo quasi 16cm), ma la qualità è senza compromessi e la luminosità è la più elevata che possiamo trovare in commercio in data odierna. Ottima la possibilità di poter inserire piccoli filtri in gelatina nella parte posteriore dell’obiettivo. Questi filtri, quando non utilizzati, si possono riporre negli appositi alloggi ricavati nel tappo copriobiettivo come abbiamo già visto con il Sigma 14/1.4 DG DN Art.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Il paraluce è integrato con il barilotto e svolge egregiamente il suo compito. In dotazione una comoda staffa (removibile) per l’attacco sul treppiedi che sposta in avanti il baricentro dell'obiettivo rendendolo più stabile durante le lunghe esposizioni. La ghiera di messa a fuoco in manual focus è ampia e comoda e si abilita con il selettore MFL (Manual Focus Lock). La grossa lente anteriore, contrariamente alle aspettative, è bombata pochissimo.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Sul campo
Il SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE può essere usato su qualsiasi fotocamera full frame E-Mount o L-Mount, ma SIGMA raccomanda di utilizzare corpi dotati di elevata risoluzione visto che l’obiettivo ha prestazioni così elevate che non verrebbero sfruttate appieno. Ovviamente potete farlo, come potete usarlo su fotocamere APS-C, ma vi state perdendo il motivo principale per cui comprare quest’obiettivo. La resa del SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE, in generale, è ottima a tutti i diaframmi ed a tutte le distanze di messa a fuoco, cosa che ne estende le possibilità di utilizzo. La resa all’infinito è privilegiata per fotografare cieli stellati e paesaggi, ma - sul campo - non ci sono visibili differenze di qualità da 2 metri all’infinito. La qualità - a detta di SIGMA - dovrebbe peggiorare alla distanza minima di messa a fuoco di 38.5cm ma, nel mondo reale, non sono riuscito a vedere differenze e nessuno compra un fisheye per fotografare mire ottiche.

Volendo fare i pignoli, fotografando la solita libreria ed osservando le immagini scattate con la Sigma fp L (9520x6328px, non dimentichiamolo) al 100% su un buon monitor, cosa che non corrisponde poi alla sensazione di nitidezza generale ed alla bellezza delle immagini osservate nella loro interezza, i bordi a tutta apertura sono sottotono rispetto al centro, ma basta chiudere il diaframma di un paio di stop per migliorare le cose. Ad F/8 centro e bordi sono praticamente identici e la stessa qualità viene mantenuta ad F/11. Chiudendo ad F/16 si perde qualcosa a causa della diffrazione, ma davvero poco ed è un valore di diaframma ancora utilizzabile se dobbiamo recuperare profondità di campo a tutti i costi.

Differenza tra centro e bordi Sigma 15mm fisheye

Ad F/8 ormai non è più visibile nessuna differenza tra centro e bordi. Non dimentichiamo che stiamo guardando al 100% le schermate di un file della Sigma fp L con tutti i suoi 61Mpx. Cliccare sulla foto per ingrandirla.

La vignettatura è evidente a tutta apertura fotografando una parete bianca, decisamente meno sul campo ed è correggibile tramite apposito profilo, da non confondere con quella che si potrà notare nel cielo a causa dei 180° di angolo di campo inquadrati. Ma la nitidezza non è tutto e, cosa fondamentale, ho trovato molto bella la resa generale di questo obiettivo: i colori sono quelli soliti degli obiettivi SIGMA di recente generazione, molto brillanti, puliti e - con la SIGMA fp L usata per il test - molto fedeli alla realtà anche in modalità “standard”. Non occorre smanettare in postproduzione per avere immagini molto belle e d'effetto. L’ottimo trattamento antiriflessi è difficile da mandare in crisi anche con il sole o delle forti luci presenti nell’inquadratura.

Sigma fisheye 15mm mare

L’autofocus, grazie al motore lineare HLA, è veloce, silenzioso e preciso. Il “focus breathing” nelle riprese video è ridotto al minimo e, sul campo, è molto difficile rilevarlo. Alcune fotocamere SONY hanno una funzione per correggerlo, ma non è supportata.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Il Sigma 15/1.4 DG DN Art fisheye, grazie all'elevata luminosità, è ottimo anche per fare reportage urbano di notte a mano libera senza dover salire di sensibilità. In questo caso, ho voluto drammatizzare la scena con un bianconero particolarmente contrastato e toni cupi. Il faretto puntato verso l'obiettivo ha creato un piacevole gioco di ombre e nessun riflesso, velatura o perdita di contrasto.

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Conclusioni
Il SIGMA 15mm F/1.4 DG DN DIAGONAL FISHEYE è un ottimo obiettivo, il più luminoso della sua categoria e senz’altro ai vertici per prestazioni ottiche e qualità costruttiva. Il materiale utilizzato è il rinomato TSC (Thermally Stable Composite), il materiale brevettato da SIGMA, che garantisce un feeling simile a quello del metallo ma è più leggero, resistente e meno sensibile alle variazioni termiche. E’ stato particolarmente pensato per chi fa astrofotografia o lavora in condizioni estreme, ma è molto piacevole e valido da utilizzare in qualsiasi situazione di ripresa a patto, ovviamente, che vi piaccia o vi serva la distorsione “a occhio di pesce” che caratterizza gli obiettivi fisheye. Il barilotto è resistente alle infiltrazioni di polvere e spruzzi d'acqua; la lente frontale ha anche il trattamento “Oil Repellent Coating” che permette al fotografo di lavorare senza preoccuparsi delle condizioni meteorologiche avverse che potrebbero mettere a rischio l’integrità dell'attrezzatura.

Le prestazioni sono molto costanti - elevatissime -  a tutti i valori di diaframma ed a tutte le distanze di messa a fuoco, giusto una leggera défaillance ad F/1.4 ai bordi estremi che si recupera  rapidamente chiudendo di un paio di stop. Grazie all’ottimo trattamento antiriflessi di SIGMA, difficilmente sarete in difficoltà a causa di una forte fonte luminosa nell’inquadratura. Non si compra di certo un fisheye per godere del suo bokeh e giocare con lo sfocato, ma la notevole apertura di F/1.4 invoglia a farlo e la separazione dei piani è molto gradevole (vedi foto sottostante). Lo sfocato alle distanze ravvicinate è migliore di quanto prevedessi ed è una freccia in più all’arco di questo ottimo obiettivo. Un consiglio: non cercate di usare il fisheye con il "solito modo di vedere": otterreste solo foto deformate senza alcuna ragione di esserlo ed il divertimento passerà in fretta. Trovate nuove immagini nella realtà, allontanatevi dal concetto di "riproduzione del soggetto" e il fisheye, anche se non tutti i giorni, sarà un utile strumento in più.  

Rino Giardiello © 02/2024
Riproduzione Riservata

Sigma 15mm F2,8 DG DN Art fisheye

Nota sui filtri posteriori

I nuovi obiettivi Sigma hanno la comoda soluzione di poter montare piccoli filtri posteriori in gelatina anziché enormi e costosi filtri anteriori.

Anche il nuovissimo SIGMA 15/1.4 DG DN Art è così e, nella scatola, c’è anche una dima per poterli realizzare in casa utilizzando qualsiasi materiale trasparente o semitrasparente a nostra disposizione. Non volendo cimentarsi con gelatine e forbici, ci sono i filtri già pronti di HAIDA, azienda cinese attiva nel settore dei filtri fotografici dal 2007. I filtri HAIDA non sono troppo cari in rapporto alla qualità e si possono trovare facilmente anche on-line.

Conclusions
The new SIGMA 15mm F/1.4 DG DN Art is an excellent fisheye for full frame cameras E-Mount and L-Mount. It's the first fisheye lens F/1.4 on the market, designed and made with the great quality of "Made in Japan". Extremely high performance with astonishing overall image quality and excellent ability to capture light. A lens particularly suitable for astrophotography, architecture and landscape, with the great additional opportunity of being able to be used even at full aperture without any visible loss of quality, just extreme corners are a little worst, but they become excellent at F/8. Very comfortable, on the lens barrel, are the manual focus and aperture adjustment rings as well as the various selectors. The many, small solutions that make the photographer's life easier are very ingenious, such as, for example, the small rear gelatin filters that can be stored in the front cap. The SIGMA 15mm F/1.4 DG DN Art is not a cheap lens, but it wants to place itself at the top of its category and it has succeeded. A lens that stands up to the name of the ART series and the must-have choice for those who want the highest quality.

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