Sigma ha presentato due eccellenti nuovi grandangolari della serie Art che non possono fare a meno di sorprendere. Questo nuovo 20mm F/1.4 DG DN Art (qui il test del Sigma 24/1.4 Art) è un obiettivo eccellente. Qui la nostra videorecensione su YouTube.
La qualità della serie Art è sempre stata senza compromessi e questo 20mm F/1.4 per mirrorless full frame Sony E-Mount e Panasonic, Sigma, Leica L-Mount ne è l’ennesima conferma. Difficile fare di meglio e solo a prezzi ben superiori. La notevole luminosità di F/1.4 non ha rivali sul formato full frame (l’unico altro 20mm F/1.4 al mondo è il fratello Art nato per fotocamere reflex e poi portato anche sulle mirrorless) e, cosa importante, non è una luminosità messa lì come specchietto per le allodole: la qualità a F/1.4 è davvero molto elevata, sfruttabile e bella.
Sigma presenta questo 20mm F/1.4 come particolarmente adatto per la fotografia astronomica grazie alla notevole qualità ai diaframmi più aperti, l’assenza di coma sagittale ai bordi ed altre caratteristiche che vedremo più avanti. Il paraluce e la borsa protettiva sono forniti di serie. L'obiettivo è protetto da polvere e spruzzi d'acqua.
In mano
Il Sigma 20/1.4 DG DN Art è ben più compatto e leggero del 20/1.4 Art nato per le reflex ormai diversi anni fa (circa 630 grammi contro 950 e 87.8x111.2mm contro 90x130mm). Cade bene in mano e non sembra eccessivo neanche sulla minuscola Sigma fp L con la quale l’ho messo alla prova. Le rifiniture sono ottime e l’impressione è di un prodotto robusto, ben realizzato e di grande qualità interamente ‘Made in Japan’, vanto di Sigma. Quello che si nota subito, rispetto al 20/1.4 HSM, è la lente frontale piatta anziché fortemente bombata: questo permette di montare normali filtri diametro 82mm.
La montatura si allarga un po’ rispetto al barilotto per arrivare a 82mm, soluzione indispensabile per far sì che i filtri non vignettino e, con i filtri “slim” che ormai uso da molti anni, non ho avuto nessun problema. Ho provato anche un vecchio polarizzatore Zeiss che usavo sulle Contax e non ho notato vignettatura, ma è da tenere presente che, se non si tratta di filtri “slim”, si va a fortuna. Nessun problema per i filtri anteriori, quindi, ma il nuovo Sigma 20/1.4 Art riserva una sorpresa: può montare anche filtri posteriori in gelatina e nella scatola c’è una sagoma per ritagliarli nella forma e dimensioni giuste.
Altra caratteristica di pregio è la messa a fuoco interna: l’obiettivo mantiene costanti le sue dimensioni, fondamentale per i videomaker. Splendida la grande e comoda ghiera dei diaframmi sul barilotto dell’obiettivo, un ritorno che desideravo, ed è presente la funzione “click on/off” per chi ha la necessità di impostare il valore del diaframma senza soluzione di continuità (il classico incremento di profondità di campo che si vede in molti film e riprese video).
Di lato ci sono tre selettori: il primo permette di scegliere tra messa a fuoco manuale ed autofocus, il secondo blocca la messa a fuoco nel punto desiderato ed il terzo è la novità. Si chiama “MFL switch” e disabilita la ghiera di messa a fuoco che così non può essere mossa accidentalmente (altra funzione studiata in particolare per gli astrofotografi che spesso ricorrono a del nastro adesivo per bloccarla). Sempre per la fotografia astronomica e per permettere l’uso di accessori atti ad evitare la condensa sulle lenti, è stato calcolato uno spazio sulla montatura a ridosso della lente frontale dove agganciarli con facilità senza che entrino nell’inquadratura o vignettino.
Il "Lens Heater Retainer" per mantenere l'obiettivo "al calduccio" ed evitare la condensa sulle lenti.
Sul campo
Il nuovo Sigma 20/1.4 DG DN Art, montato su un corpo Sigma fp L, mostra immediatamente un’immagine bella, vivace e contrastata che, insieme all’effetto grandangolare, non manca di affascinare. L’obiettivo è molto corretto già in partenza ed il resto viene aggiunto dalle correzioni in-camera. Il risultato è un 20mm privo di distorsione, vignettatura ed aberrazioni. Cosa interessante e spesso taciuta dai fabbricanti, è l’effettiva lunghezza focale dell’obiettivo dopo la correzione della distorsione: un obiettivo da 20mm, una volta corretta la distorsione, perde qualcosa in angolo di campo, ma questo obiettivo diventa 20mm dopo il crop, quindi, di fatto, è un po’ più grandangolare del valore nominale. Un plauso a Sigma per la grande precisione. La distanza minima di messa a fuoco è di 23cm e permette di arrivare ad un rapporto d’ingrandimento di 1:6.1, nella norma per obiettivi di questa lunghezza focale che senz’altro non si comprano per la macrofotografia, ma la qualità dell’immagine, grazie alla messa a fuoco interna ed alle lenti asferiche, è ottima ad ogni distanza, anche alla minima.
In basso, la differenza di campo inquadrato tra 20 e 24mm. Sono solo 4mm, ma possono fare la differenza.
Nitidezza
Il Sigma 20/1.4 DG HSM Art vantava già una nitidezza molto elevata al centro, ma la qualità diminuiva man mano che si andava verso i bordi, cosa del tutto normale ed accettabile per un obiettivo di questa lunghezza focale. Il nuovo 20mm è davvero incredibile perché centro e bordi hanno una risolvenza quasi identica e, nel mondo reale, non si notano differenze ai diversi valori di diaframma che vanno adoperati perlopiù per gestire la profondità di campo. La massima nitidezza si ha già ad F/5.6, qualche punto in più per i bordi ad F/8, le cose peggiorano a causa della diffrazione dopo F/11.
I grafici dei test MTF forniti dalla stessa Sigma mostrano immediatamente la differenza ai bordi tra il vecchio ed il nuovo modello. Questo significa, fotografando dei soggetti come le stelle, un risultato come quello sottostante (ben visibile anche l'assenza di coma sagittale nella foto a destra scattata con il nuovo 20mm).
Bokeh
Da un obiettivo da 20mm non ci si può aspettare molto per quantità e qualità dello sfocato, ma il Sigma 20/1.4 DG DN Art si rivela il primo della classe anche in questo: a fronte di una nitidezza elevatissima anche a F/1.4, è incredibile la progressività dello sfocato che risulta sempre molto gradevole e arricchisce l’immagine.
La foto al ventilatore mette in evidenza l'ottima progressione dello sfocato del Sigma 20/1.4 DG DN Art. Non sembra scattata con un 20mm!
L’attenzione allo sfocato in fase di progettazione da parte di Sigma si può vedere anche con la classica foto alle luci dell’albero di Natale che risultano molto “pulite” senza cerchi concentrici all’interno (“onion ring”). Solo un accenno di “occhi gatto” sui bordi, ma nell’insieme un obiettivo sfruttabile anche in un campo che non gli sarebbe affatto congeniale.
Trattamento antiriflessi
Il trattamento antiriflessi di Sigma si è rivelato ottimo da diversi anni e questo nuovo 20mm non fa eccezione. È difficile metterlo in crisi sia con il sole negli occhi che con forti luci nell’inquadratura. Qualche blob colorato, ma nessuna velatura ed il contrasto resta integro.
Funzione AF assist
È una nuova funzione che non ho potuto verificare sul campo perché ne dispongono solo le fotocamere Sony A7 IV, FX6 e FX9.
Il Sigma 20/1.4 DG DN Art è fantastico anche per il reportage, situazione per la quale amo la lunghezza focale di 20mm perché mi permette di "entrare nella scena" senza che si noti la deformazione tipica delle ottiche supergrandangolari. Cliccare sulla foto per vederla di maggiori dimensioni.
Conclusioni
Il Sigma 20mm F/1.4 DG DN Art è un ottimo obiettivo senza rivali e la qualità delle immagini che è in grado di offrire è incredibile a tutti i diaframmi ed in tutte le situazioni, persino in un campo specializzato come la fotografia astronomica per il quale è stato progettato con cura. Insisto sulla qualità delle immagini che sono molto belle oltre che nitide e, cosa difficile da spiegare, sempre molto ariose e tridimensionali, aggettivi che si usavano molti anni fa per descrivere la qualità delle ottiche Zeiss e della scuola tedesca in genere. Sigma non ha risparmiato vetri speciali e lenti asferiche per arrivare a questi traguardi, ma il prestigio del nome Art va mantenuto e questo obiettivo, insieme al nuovo Sigma 24/1.4 DG DN Art rilasciato contemporaneamente, ha innalzato di molto l’asticella della qualità anche per la stessa Sigma che ci sta sorprendendo ogni volta. Ottimo anche per le riprese video grazie alla velocità e silenziosità dell’autofocus, per le dimensioni compatte e l’AF interno, questo nuovo 20mm F/1.4 è l’obiettivo per chi non si accontenta.
Rino Giardiello © 08/2022
Riproduzione Riservata
Conclusions
The new Sigma 20mm F/1.4 DG DN Art is an excellent lens without rival, and the image quality it can offer is incredible at all apertures and in all situations, even in a specialized field such as astronomical photography for which has been designed with a lot of care. The quality of the images is outstanding, not only very sharp, but very beautiful too. Photos taken with this lens are always very airy and three-dimensional, adjectives that I used many years ago to describe the quality of Zeiss lenses. Sigma used special glass and aspherical lenses to reach these goal, but the prestige of the Art name must be maintained, and this lens, together with the new Sigma 24/1.4 DG DN Art released at the same time, has greatly raised the quality bar even for Sigma itself. Also excellent for video shooting thanks to the speed and quietness of the autofocus, for its compact size and internal AF, this new 20mm F/1.4 is the ideal lens for the most demanding photographers.
Principali caratteristiche
• Schema ottico: 17 elementi in 15 gruppi, con 2 lenti in vetro SLD e 3 lenti asferiche
• A prova di spruzzi e polvere
• Trattamento antiriflessi Super Multi Strato Sigma
• Ghiera dei diaframmi
• Compatibile con SIGMA USB DOCK UD-11 (venduto a parte / solo per L-Mount)
• Schema ottico che minimizza flare e immagini fantasma
• Compatibile DMF, AF+MF (solo per innesto Sony E-Mount)
• Messa a fuoco interna
• Obiettivo testato con il sistema MTF "A1", proprietario SIGMA basato su sensore Foveon
• Diaframma rotondo a 11 lamelle
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