TEST SIGMA 14-24 F/2.8 DG DN ART
Prova sul campo
Rino Giardiello, maggio 2020

Da Sigma uno zoom supergrandangolare compatto, luminoso e di grande qualità studiato appositamente per i corpi mirrorless Sony, Leica, Panasonic e Sigma con baionetta L-Mount.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

Potrei riassumere questo articolo in poche parole: "Lo zoom Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art è fantastico ed è la scelta ideale per qualsiasi fotocamera mirrorless come la Sigma fp (e tutte le altre fotocamere con baionetta L-Mount) e le Sony serie A7. Piccolo, leggero, ben rifinito, vanta ottime prestazioni alla focale più corta e pochissima distorsione".

Finito.
Troppo poco? Anche se tutto sarà ripetitivo, analizziamo il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art punto per punto come di consueto.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

Il nuovo Sigma 14-24 F/2.8 per mirrorless (a sinistra) ed il "vecchio" Sigma 14-24 per fotocamere reflex (a destra). Le diverse dimensioni sono evidenti, ma la vera differenza è nel peso: 355 g in meno non sono pochi.

In mano
Il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art (la sigla DN lo diversifica dal precedente 14-24/2.8 nato per le fotocamere reflex full frame, altrettanto ottimo ma grande e pesante) è bello, solido e ben costruito come ormai Sigma ci ha abituati con le sue serie più recenti, la Art in particolare. La grande sorpresa è dalle dimensioni e dal peso: il "vecchio" Sigma 14-24/2.8 DG pesa più di un chilo (1150g) ed il diametro della lente frontale è 96,4mm, mentre il nuovo 14-24/2.8 DG DN pesa 795g ed il diametro della lente frontale è 85mm: non sono differenze da poco e gli obiettivi della serie DN non diventano "imbarazzanti" una volta montati sulle piccole mirrorless come la Sigma fp e la Sony A7R III. Avendo l'abitudine di sostenere il peso di obiettivo e fotocamera con la mano sinistra sotto l'obiettivo, l'impugnatura ed il bilanciamento sono perfetti. Il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art, nonostante la stessa lunghezza focale e luminosità, ha poco in comune con il vecchio (e ottimo) Sigma 14-24 F/2.8 DG Art a partire dallo schema ottico, il numero di lamelle del diaframma e la minima distanza di messa a fuoco.

La lente frontale è molto sporgente come in altri zoom similari (per esempio, il Sigma 12-24 F/4 Art già provato) ed è ben protetta da un paraluce a petalo non rimovibile.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

Una suggestiva foto scattata con il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art a 14mm su Sigma fp. Ottima la resa anche agli angoli.

Sul campo
Ho provato il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art sul corpo Sigma fp e la grande qualità di questo zoom balza subito agli occhi: la nitidezza è ottima lungo tutto il range di focali, ma è a 14mm che è davvero sorprendente per nitidezza, la quasi totale assenza di distorsione e vignettatura. Ad essere precisi, ce ne sono delle leggerissime tracce (il vanto di essere "Distorsione zero" tocca al fratello di dimensioni maggiori), ma nel mondo reale sono davvero modeste e sono comunque eliminabili del tutto in postproduzione. La massima apertura di F/2.8 è ben sfruttabile visto che, nonostante i bordi siano leggermente inferiori del centro, non si userà di certo un 14mm per fare delle riproduzioni. Anche qui, nessun problema nel mondo reale.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

La resa massima, come nitidezza a centro e bordi, si ha alla focale più corta, cioè 14mm ad F/5.6, la peggiore a 24mm, ma difficilmente potrete notare differenze se non vi mettete a fotografare mire ottiche. Sigma ha giustamente privilegiato la resa alla focale più corta perché non si compra uno zoom del genere per avere un ottimo 24mm ed un mediocre 14mm ma, ripeto, nell'uso pratico non si notano differenze di resa alle varie focali ed alle diverse aperture di diaframma: il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art è un obiettivo dalla resa straordinaria che non vi deluderà. Superfluo parlare di bokeh per un obiettivo supergrandangolare, ma anche in questo il Sigma 14-24 si difende più che bene grazie al diaframma con 11 lamelle pressoché circolare.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

I grafici MTF forniti dalla stessa Sigma confermano quanto rilevato sul campo.

La vignettatura è molto ridotta anche a 14mm a tutta apertura: nell'uso pratico è davvero difficile notarla e comunque si elimina facilmente in postproduzione.

La parte più incredibile per me, fotografo di architettura, è la correzione della distorsione: pur avendo l'occhio allenato, non sono riuscito a notarla a 14mm se non mettendo dei soggetti rettilinei vicino ai lati del fotogramma. In tal caso si nota una leggera distorsione a barilotto che può venire eliminata del tutto con qualsiasi programma di fotoritocco. Volendo, si può impostare la correzione della distorsione già in camera (come per la vignettatura) ed il problema è eliminato all'origine.

Le aberrazioni cromatiche sono virtualmente assenti.

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

Sigma fp con 14-24/2.8 Art DG DN a 14mm F/2.8 1/30 100 ISO a mano libera. Notevole la compensazione delle luci tra interno ed esterno, ottima qualità su tutto il campo inquadrato.

Il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art è dichiarato a prova di polvere e spruzzi d'acqua e di sicuro non ha fatto una piega quando mi sono trovato a fotografare sotto un improvviso e violento acquazzone, ma non ci tengo a ripetere l'esperienza.

La velocità dell'AF è notevole e, sul corpo Sigma fp usato per il test, anche molto accurata.

Il trattamento antiriflessi è ottimo e la vistosa lente frontale ha un nuovo trattamento chiamato NPC (Nano Porous Coating) che, oltre a garantire una maggiore efficienza, dovrebbe proteggere la lente frontale da polvere, ditate ed untuosità in genere.

Sigma pubblicizza questo zoom come ideale per la fotografia astronomica e, pur non scattando foto di questo tipo, non mi riesce difficile crederlo: le prestazioni del 14-24 F/2.8 DN alla focale più corta sono pari a quelle di un grandangolo moderato, vale a dire ottime per un supergrandangolare. Volendo arrivare alla massima uniformità tra centro e bordi basta diaframmare ad F/5.6 che è il diaframma migliore e la fotografia astronomica è servita!

Sigma 14-24 F/2.8 DN Art

Incredibile la pulizia e la nitidezza di questa foto a 14mm a tutta apertura. Bello lo sfocato per uno zoom supergrandangolare.

Conclusioni
Il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art è un eccellente zoom che può diventare il compagno ideale di qualunque piccola fotocamera mirrorless grazie alle ridotte dimensioni e peso. La qualità delle immagini è molto elevata in tutte le condizioni di ripresa e le uniche mancanze che mi sento di rilevare sono quella di un attacco filtri e della stabilizzazione anche se la maggior parte delle mirrorless che possono montarlo - vedi Sony e Panasonic - hanno la stabilizzazione sul sensore (la Sigma fp ha la stabilizzazione elettronica). Le immagini scattate con il Sigma 14-24 F/2.8 DG DN Art possono davvero sbalordire per qualità, brillantezza e correzione delle aberrazioni: l'ho usato a lungo sulla Sigma fp e mi ha soddisfatto in pieno. Lo aspetto al varco per provarlo sulla futura fotocamera Foveon mirrorless dotata di sensore full frame!

Rino Giardiello © 05/2020
Riproduzione Riservata

La scheda tecnica completa del Sigma 14-24/2.8 DG DN Art è sul sito SIGMA

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