Un nuovo supergrandangolare per fotocamere mirrorless full frame da Sigma molto luminoso e dalle prestazioni straordinarie. Qui la videorecensione su YouTube.
Me lo aspettavo? Decisamente no. Non mi aspettavo un nuovo 14mm della serie Art quando Sigma aveva già in catalogo l’ottimo 14mm F1.8 della stessa serie e non mi aspettavo che, nonostante la recente progettazione ottimizzata per fotocamere mirrorless, fosse così grande e pesante, in pratica quasi lo stesso del 14/1.8: 1170 grammi per entrambi e 101x150mm contro 95x125mm (il modello F1.8 è appena un po’ più piccolo) con lievi differenze a seconda dell’attacco, ma il peso del nuovo F1,4 arriva a quasi 1250g con la staffa per il treppiedi incorporata e lo speciale tappo anteriore che fa anche da contenitore per i comodi filtri in gelatina che si possono inserire nell’apposita cornice posteriore.
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è attualmente l’unico obiettivo supergrandangolare in commercio (vedi data dell’articolo) di questa lunghezza focale con una così elevata luminosità per fotocamere mirrorless full frame. A parte il record numerico, siamo di fronte ad un record qualitativo: la resa è straordinaria anche a tutta apertura e molto omogenea a tutti i valori di diaframma. Sigma voleva sbalordirci e ci è riuscita in pieno con questo obiettivo che è realizzato senza compromessi ed è talmente ben corretto da tutte le aberrazioni che poteva quasi fare a meno delle correzioni in-camera grazie alle quali, però, arriva alla perfezione. Questo è il motivo per cui Sigma lo raccomanda agli appassionati di fotografia astronomica: anche a tutta apertura non ci sono aberrazioni cromatiche né coma sagittale ed i bordi sono di una nitidezza incredibile. Sempre per l’astrofotografia, il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art vanta diverse importanti caratteristiche come la staffa per il treppiedi incorporata (removibile), il selettore “MFL switch” che disabilita la ghiera di messa a fuoco che così non può essere mossa accidentalmente (gli astrofotografi spesso ricorrono a del nastro adesivo per bloccarla), il “Lens Heater Retainer” (introdotto con il nuovo Sigma 20/1.4 Art), i comodi filtri posteriori in gelatina, il tappo anteriore con due “cassettini” dove riporli, la messa a fuoco interna e un trattamento antiriflessi che è difficile mandare in crisi.
Il Sigma 20mm F1.4 DG DN Art con il "Lens Heater Retainer".
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è protetto da polvere e spruzzi d’acqua; la lente frontale, oltre ad essere protetta dagli spruzzi, ha anche il trattamento “Oil Repellent Coating”. Il tutto permette di fotografare con serenità anche in condizioni che potrebbero mettere a rischio l’integrità della nostra attrezzatura.
Nel momento in cui mi hanno scattato questa foto non pioveva, ma prima e dopo le foto che ho scattato alla Chiesa del Sacro Cuore di Pescara, sì (e molto!).
In mano
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è realizzato senza compromessi con la qualità Made in Japan di cui Sigma va fiera. Molto robusto, nasce per sopportare un uso gravoso ed è fatto per durare nel tempo (vedi anche il programma di sostituzione della baionetta), le rifiniture sono eccellenti sin nei minimi particolari, i numerosi selettori sono a portata di mano e ci sono due grandi e comode ghiere per regolare la messa a fuoco ed i diaframmi. Il paraluce a petalo è integrato e protegge bene la grande lente frontale.
Il tappo copriobiettivo merita di essere citato perché, rispetto ai soliti tappi, ha un abbondante spessore con due “cassettini” dove riporre i filtri in gelatina che poi si inseriranno nell’apposita cornice posteriore. Una soluzione ingegnosa per evitare di perderli nella borsa fotografica.
L'ingegnoso tappo copriobiettivo del Sigma 14/1.4 DG DN Art. Nei due "cassettini" si possono riporre i filtri in gelatina quando non si adoperano.
I vari selettori presenti sull’obiettivo sono quelli ormai noti di Sigma con in più il MFL (Manual Focus Lock) che permette di disabilitare la ghiera di messa a fuoco che, così, non può essere ruotata accidentalmente.
Viste le generose dimensioni della lente frontale e l’assenza di filettatura per i filtri, Sigma ha optato per l’uso di piccoli filtri in gelatina che vengono comodamente alloggiati in un’apposta cornice posteriore. Quando non si utilizzano, si possono riporre nei cassettini presenti nel tappo anteriore. Se vogliamo creare alcuni filtri personalizzati, nella confezione c’è una dima per poterli ritagliare delle giuste forma e dimensioni. E’ il caso di dire che in SIGMA hanno pensato a tutto.
Sul campo
Basta iniziare ad usarlo che il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art si fa perdonare subito peso e dimensioni: molto stabile, si bilancia bene in mano, è veloce e preciso nella messa a fuoco e le foto sono stupefacenti per nitidezza e qualità globale dell’immagine. Bei colori, contrasto ben bilanciato ed un eccellente senso di tridimensionalità. La resa è praticamente identica a tutti i diaframmi e viene voglia di usarlo a mano libera anche con pochissima luce. L’unico vero motivo per diaframmare è quello di incrementare la profondità di campo o di giocare con lo sfocato ed è qui che si vedono le possibilità offerte dal diaframma F1.4. Rispetto ad un obiettivo di lunghezza focale normale, il 14mm è in grado di riprendere da vicino i soggetti inserendoli in uno sfondo molto ampio che, volutamente sfocato, riempie la foto, la ambienta e l’arricchisce senza distrarre dal soggetto principale. Allego due foto (la seconda è sotto la voce "Bokeh") che mostrano in pieno le possibilità di questo obiettivo e, anche nelle piccole jpg pubblicate, è possibile notare lo stacco tra il soggetto a fuoco (nitidissimo) e lo sfondo, ma anche la bellezza delle luci e dei passaggi tonali.
Cliccare sulla foto per vederla di maggiori dimensioni ed apprezzare maggiormente la nitidezza del piano di messa a fuoco e la gradualità dello sfocato.
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art offre sia la grande profondità di campo caratteristica degli obiettivi supergrandangolari, sia la ridottissima profondità di campo alle brevi distanze grazie alla notevole apertura di diaframma F1.4. Il risultato è il soggetto principale ben definito su uno sfondo dal bellissimo effetto bokeh. Un accattivante modo di fotografare per creare immagini diverse da quelle tipiche delle focali corte.
Ogni singolo obiettivo viene testato con il sistema proprietario SIGMA basato su sensore Foveon.
La nitidezza del SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è elevatissima, ma lo era anche quella del 14/1.8. Affiancando i test MTF di entrambi gli obiettivi, è facile capire dove il nuovo F1.4 vince: dal centro a metà campo i due obiettivi sono quasi identici, ma da metà campo ai bordi estremi la perdita di nitidezza del Sigma F1.8 è evidente e lo è soprattutto esaminando le linee tratteggiate che rappresentano il coma sagittale. Un grande aumento di qualità con una resa che, nel mondo reale, non mostra differenze tra centro e bordi del nuovo F1.4 ed agevola la fotografia astronomica, ma questa nitidezza è, ovviamente, apprezzabile anche negli altri campi ed ho trovato il Sigma 14/1.4 ottimo nelle foto di architettura.
La resa migliore, fotografando la solita libreria, si ha ad F5.6 ma, come dicevo, nel mondo reale senza fare numerosi scatti di confronto è difficile notare le differenze tra i vari valori di diaframma e tra centro e bordi, mentre è più facile notare la perdita di nitidezza dovuta alla diffrazione dopo F11.
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art mi ha permesso di divertirmi a fotografare all’imbrunire o all’interno di chiese poco illuminate a mano libera portando a casa foto estremamente nitide e poco rumorose dato che la sensibilità non è mai andata oltre 1600 ISO ed il più delle volte è stata di 500 ISO. Del resto, fotografavo a mano libera con le luci della città anche in analogico utilizzando diapositive da 100 ISO grazie agli F1.4 ed alla mano ferma, quindi non c’è troppo da meravigliarsi, ma solo da riscoprire un modo di fotografare che avevamo dimenticato insieme alle nostre possibilità.
Dopo un pomeriggio di pioggia, sono uscito a fotografare la chiesa del Sacro Cuore a Pescara sia a mano libera che con il treppiedi per poter usare un diaframma più chiuso e devo dire che fatico a vedere le differenze. Molto bella la resa globale, ombre e luci sono state rese perfettamente ed i colori delle luci artificiali misti a quella naturale sono stati resi così bene che, alla fine, li ho lasciati così com’erano.
Molto pratica la staffa di attacco per il treppiedi incorporata perché è collocata in un punto ben bilanciato e permette di non creare sforzi sulla baionetta visto il peso dell’obiettivo. In particolare, con la piccolissima Sigma fp L, è l’obiettivo che regge la fotocamera e non il contrario: usare la staffa incorporata permette di avere un sistema stabile anche con un leggero treppiedi da viaggio. La messa a fuoco interna non sposta il baricentro e la protezione da polvere e spruzzi mi ha permesso di fotografare senza panico anche nei momenti in cui riprendeva a piovere.
Apprezzabilissimo, sul campo, il nuovo motore di messa a fuoco chiamato da SIGMA “HLA” (High-response Linear Actuator), molto silenzioso, rapido ed accurato, nulla da invidiare al Sony originale che, di solito, è sempre un passo avanti per la velocità dell’AF.
Trattamento antiriflessi
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art ha il solito, ottimo trattamento antiriflessi di Sigma che si comporta molto bene nonostante la lente frontale sia di grandi dimensioni. Il vasto campo inquadrato può cambiare di molto i risultati spostando di poco l’inquadratura e basta un po’ di attenzione per evitare riflessi indesiderati ed ottenere l'immagine desiderata.
Bokeh
Come ho scritto poco prima, il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art ha un ottimo bokeh ed un visibile sfocato grazie al diaframma F1.4 per un’ottica così supergrandangolare, ma il diaframma da solo non basta per creare la gradevolezza dello sfocato e la grande apertura va accompagnata da un adeguato progetto ottico, cosa che SIGMA ha fatto. Si apre un mondo di inquadrature supergrandangolari con il soggetto a fuoco e lo sfondo - molto ampio - fuori fuoco. La qualità dei passaggi dei piani è stupefacente per un 14mm e molto graduale.
Cliccare sulla foto per vederla di maggiori dimensioni ed apprezzare maggiormente la nitidezza del piano di messa a fuoco e la gradualità dello sfocato.
Conclusioni
Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è un obiettivo eccellente che riesce a superare l’ottimo SIGMA 14mm F1.8 DG HSM Art anche se avrei gradito un’operazione di dimagrimento nel passare alla versione DN per fotocamere mirrorless. Sul campo non ha rivali e detiene il record di essere l’unico 14mm F1.4 sul mercato. E’ stato progettato e realizzato con molta cura - la qualità del Made in Japan balza agli occhi - puntando alle massime prestazioni senza perdere mai di vista la qualità globale dell’immagine. Un obiettivo particolarmente indicato per la fotografia astronomica, di architettura e paesaggio, con la grande opportunità in più di poter essere usato anche a tutta apertura a mano libera senza nessuna visibile perdita di qualità. Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art è molto ben corretto da tutte le aberrazioni già all’origine e diventa perfetto grazie alle ormai consuete correzioni in-camera. Molto comode, sul barilotto dell’obiettivo, le ghiere per la messa a fuoco manuale e di regolazione dei diaframmi oltre ai vari selettori. Molto ingegnose le tante, piccole soluzioni che rendono la vita del fotografo più semplice come, per esempio, i piccoli filtri posteriori in gelatina che si possono riporre nel tappo anteriore. Il SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art non è un obiettivo economico, ma vuole porsi ai vertici della categoria e ci è riuscito. E’ un buon investimento che può durare nel tempo grazie al programma di SIGMA di sostituzione della baionetta nel caso si cambi corredo ed è compatibile con il SIGMA USB DOCK UD-11 (solo per L-Mount) nel caso si vogliano fare regolazioni o personalizzazioni. Un obiettivo che tiene alto il nome della serie ART e la scelta obbligata per chi punta ad avere la massima qualità non perdendo di vista la bellezza delle immagini.
Rino Giardiello © 06/2023
Riproduzione Riservata
Nota sui filtri posteriori
I nuovi obiettivi grandangolari Sigma hanno la comoda soluzione di poter montare piccoli filtri posteriori in gelatina anziché enormi e costosi filtri anteriori.
Anche il nuovissimo SIGMA 14/1.4 DG DN Art, adotta questa soluzione e, nella confezione, c’è anche una dima per poterli realizzare in casa utilizzando qualsiasi materiale trasparente o semitrasparente a nostra disposizione, anche la carta delle caramelle se ci viene lo sghiribizzo di provare soluzioni creative.
Non volendo cimentarsi con gelatine e forbici, c’è una comoda soluzione da parte di HAIDA, azienda cinese attiva nel settore dei filtri fotografici dal 2007, il cui nome significa "All rivers run into the sea, all rivers flow to one".
https://haidaphoto.com/en/index.html
HAIDA ha un vasto assortimento di filtri fotografici di qualità e, tra quelli posteriori, figurano in catalogo anche quelli dedicati al nuovo SIGMA 14mm, ma - leggendo con attenzione - si scopre che ce ne sono anche per altri obiettivi SIGMA tra cui il 12-24, il 14-24 ed il 14/1.8 serie Art.
https://haidaphoto.com/en/product-show/Rear%20Lens%20Filters
I filtri HAIDA non sono troppo cari in rapporto alla qualità e si possono trovare facilmente anche on-line.
Conclusions
The new SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art is an excellent lens even better than the very good SIGMA 14mm F1.8 DG HSM Art. In the field it is unrivaled and holds the record of being the only 14mm F1.4 on the market, designed and made with the great quality of "Made in Japan". Extremely high performance with astonishing overall image quality, a very beautiful bokeh and excellent ability to capture light. A lens particularly suitable for astrophotography, architecture and landscape, with the great additional opportunity of being able to be used even at full aperture freehand without any visible loss of quality. The SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art is very well corrected for all aberrations and becomes perfect thanks to in-camera corrections. Very comfortable, on the lens barrel, are the manual focus and aperture adjustment rings as well as the various selectors. The many, small solutions that make the photographer's life easier are very ingenious, such as, for example, the small rear gelatin filters that can be stored in the front cap. The SIGMA 14mm F1.4 DG DN Art is not a cheap lens, but it wants to place itself at the top of its category and it has succeeded. It's a good investment that can last over time thanks to SIGMA's bayonet replacement program in case you change equipment and is compatible with the SIGMA USB DOCK UD-11 (L-Mount only) in case you want to make adjustments or customizations. A lens that stands up to the name of the ART series and the must-have choice for those who want the highest quality.
Sono orgoglioso di comunicare il riconoscimento che ho ricevuto da Sigma Japan, una Galleria fotografica nel loro sito internazionale. Dopo una selezione di autori e foto dai Sigma Ambassador di tutto il mondo sul tema delle chiese fotografate con il nuovo Sigma 14mm F/1.4 DG DN Art a mano libera, hanno scelto le mie per la pubblicazione, quindi non solo italiane ma abruzzesi e, nello specifico, pescaresi. Sigma è stata molto rigorosa nelle sue richieste, non voleva foto eccessivamente postprodotte ed ha voluto i RAW per controllare gli interventi effettuati. Nelle mie foto, pochissimi interventi, pioggia, vento ed il freddo fuori stagione di un mese fa, del tutto genuini. Dalle foto s'intuisce tutta la grande qualità del Sigma 14/1.4 DG DN Art anche in poca luce, a tutta apertura ed a mano libera. E’ un riconoscimento che mi riempie d’orgoglio perché lo sento come fatto anche alla mia città.
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