A fine 2018 Tony Vaccaro compirà 96 anni di età, ma anche 80 anni di passione per la fotografia e più di 70 anni di fotografia professionale. In questo lungo periodo ha prodotto circa mezzo milione di immagini su avvenimenti e personaggi del XX secolo.
Tony Vaccaro è un amico ormai di vecchia data e non posso non ricordare le splendide giornate trascorse insieme ascoltando i suoi racconti ed i suoi aneddoti a casa di Andrea Morelli, curatore ed organizzatore delle mostre e degli eventi in Italia. Dei semplici incontri tra amici senza alcuna formalità, con la grande semplicità ed umiltà che contraddistinguono Tony ed i Grandi, quelli veri.
Dopo diversi anni, Tony Vaccaro, torna in Italia con una mostra a Villa Breda di Padova. 80 fotografie scattate durante la II Guerra Mondiale insieme a quelle dei personaggi più famosi del 20° secolo. Si spazia dal mondo del cinema, della musica, delle arti, della politica, della scienza, dello sport. La maggior parte delle immagini sono quelle scattate negli anni della sua collaborazione professionale con le più importanti riviste americane come Time, Life, Flair, Look, Sport Illustrated. Impossibile per me non ricordare lo splendido servizio fotografico sull’architetto Frank LLoyd Wright nella sua casa-studio in America già pubblicato su Nadir Magazine nel 2008.
Rino Giardiello fotografa Tony Vaccaro durante una piacevolissima giornata nella villa del comune amico Andrea Morelli.
La mostra, organizzata dall’Associazione “Balbino Del Nunzio” di Padova in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e curata da Andrea Morelli, è stata resa possibile grazie ad un accordo con il “Tony Vaccaro Studio” di New York e la “Monroe Gallery of Photography” di Santa Fè, attuali titolari dei diritti delle opere del grande fotografo.
La storica sede di Villa Breda, situata a Ponte di Brenta, via San Marco 219, Padova, garantisce una prestigiosa ospitalità alla mostra, grazie anche all’associazione “ViviAmo Villa Breda” che da anni si occupa della valorizzazione della struttura promuovendo eventi e manifestazioni culturali. Alla mostra ha collaborato il Museo Tony Vaccaro di Bonefro (Molise).
Nella mostra sarà disponibile il catalogo con il preziosi contributi di Italo Zannier, docente, storico, scrittore e critico della fotografia ed Enzo Pace, docente di sociologia all'Università di Padova. I lettori di Nadir potranno ricevere uno sconto al momento dell'acquisto semplicemente dichiarandosi "lettori di Nadir".
Grace Kelly, New York 1953. Red Hat, 1957. Pablo Picasso, Mougins Francia, 1966. Foto © Tony Vaccaro.
Chi è Tony Vaccaro
Tony
Vaccaro, che attualmente vive a New York, nasce nel 1922
a Greensburg (Pennsylvania) da genitori molisani
emigrati; ed è proprio in Molise - nel paesino di
Bonefro - che passerà anni fondamentali come solo
possono esserlo quelli dai 3 ai 17: una semplice visita
ai parenti italiani si trasformerà, a causa della morte
di ambedue i genitori a poca distanza l'uno dall'altra,
in una permanenza talmente estesa da fargli sviluppare
un particolare attaccamento a quella che nel frattempo è
divenuta, a pieno titolo, la "sua terra". Ma intanto, al
di fuori della quiete semplice di Bonefro, la Storia
incalza: il 1939 vede il giovane Tony tornare in
America, richiamato in vista dell'arruolamento; pochi
anni dopo acquisterà la sua prima fotocamera, una Argus
C3 (35mm), nota per la sua forma a mattoncino. E' nel 1943 che inizia la sua partecipazione
alla Seconda guerra mondiale: arruolato nello US Army,
torna in Europa prendendo parte allo sbarco in
Normandia, fino ad arrivare alle porte di Berlino
liberata.
Tony Vaccaro con la sua prima fotocamera, una Argus C3 e una Leica. Foto © Andrea Morelli, gennaio 2015. A destra, Tony Vaccaro riceve nel 2015 il Premio Minerva per il fotogiornalismo all'Università di Chieti-Pescara.
Racconta Andrea Morelli, curatore di questa e delle altre mostre di Tony in Italia: “I 70 anni di fotografia di Tony Vaccaro hanno inizio lungo questo tragico cammino: dallo sbarco in Normandia fino alle porte di Berlino liberata dal nazismo. Tony, “soldato col permesso di fotografare”, produce il suo primo reportage in prima linea e poi, in un crescendo, guidato dalla passione e dalla sua spiccata sensibilità artistica, diventa fotoreporter professionista degli avvenimenti e dei personaggi della seconda parte del XX secolo per le più famose testate giornalistiche americane. Questa sua sensibilità è dovuta al ripetersi, ad ogni suo scatto, dello stesso desiderio provato nel corso della sua adolescenza italiana di scoprire il mondo quando, nella bottega del barbiere di Bonefro, rimaneva affascinato dalle illustrazioni della Domenica del Corriere. Qui nasceva in lui il desiderio di viaggiare, di raccontare il mondo ma, soprattutto, di SCOPRIRE L'UOMO.”
Anna Magnani, Eyes Close, 1956. Sophia Loren, New York, aprile 1959. Foto © Tony Vaccaro.
Il modo di fotografare di Tony Vaccaro ha una sua precisa caratteristica: documenta ma nello stesso tempo trasmette emozioni. “Nelle mie foto non voglio evidenziare il mio stile ma cerco di mettere in risalto la personalità e il carattere di chi fotografo” - dice Tony - ed il suo approccio fotografico è un vero e proprio INCONTRO con chi è dall'altra parte della macchina fotografica nel quale c’è un “PRIMA” e un “DOPO” lo scatto.
“Per me è fondamentale conoscere il soggetto, studiarlo, metterlo a proprio agio, distrarlo all'atteggiamento di mettersi in posa. Anch’io devo dimenticare di essere un fotografo e devo stabilire un dialogo silenzioso con lui. Poi, nel momento in cui capisco che c’è un ‘feeling’ tra entrambi, arriva l'istante dello scatto.”
Jimmy Stewart, 1960. John Kennedy, 1962. Foto © Tony Vaccaro.
Il “DOPO” è la memoria che resta di ogni scatto. Tony la conserva lucidamente e da essa nasce il racconto che lui, immancabilmente, associa ad ognuna delle sue fotografie e che spesso annota dietro le sue stampe.
La definizione dell’inscindibile legame tra fotografia e racconto - continua Andrea Morelli - me lo ha dato proprio lui, scrivendo questa frase su un tovagliolo di carta in un nostro incontro in un bar di Long Island City dove vive:
"Io sono principalmente un "racconta-storie" del mondo reale. Ho scoperto che posso raccontare meglio la verità con le fotografie e molte, molte poche parole.”
Chi ha conosciuto Tony, o ha avuto solo un breve incontro con lui, rimane affascinato dall'essenzialità e dall'efficacia di questo suo modo di raccontare che ha la forza di trasmetterci la stessa emozione che lui ha provato prima, durante e dopo lo scatto.
L’esposizione verrà inaugurata domenica 22 aprile 2018, alle ore 16,30 e rimarrà aperta fino al 10 giugno 2018 nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero.
Rino Giardiello © 04/2018
Riproduzione Riservata
Tony Vaccaro e Rino Giardiello in occasione di una delle sue ultime mostre in Italia.
Tutte le foto di Tony Vaccaro che accompagnano questo articolo sono Courtesy “Tony Vaccaro Studio” di New York e “Monroe Gallery of Photography” di Santa Fè, attuali titolari dei diritti delle opere del grande fotografo.
La mostra
Villa Breda, via San Marco 219, Padova, dal 22 aprile al 10 giugno 2018.
Ingresso gratuito.
Sarà possibile concordare, in giorni diversi, visite guidate riservate a gruppi non inferiori a 20 persone. Contatti: 335 330950
Andrea Morelli (Curatore della mostra)
E-mail: andreamorelli3@gmail.com - Tel. 329 8731714
Francesco Mutignani (Presidente dell’Associazione BDN)
E-mail: francesco.mutignani@gmail.com
Per la visione delle fotografie di Tony Vaccaro, tra le quali, quelle esposte alla mostra, il sito ufficiale di Tony e la sua pagina su Instagram.
I lettori di Nadir potranno acquistare stesso in Villa Breda a Padova il catalogo della mostra "Shots of Life" ad un prezzo scontato semplicemente dichiarandosi "lettori di Nadir".
Articoli su Tony Vaccaro pubblicati su Nadir Magazine
• L'Italia di Tony Vaccaro
• L'arte in un istante. Mostra a Campobasso
• Frank Lloyd Wright
• Le Twin Towers. I 32 anni di vita delle Torri Gemelle
• Tony Vaccaro "Shots of Life". Mostra, foto e pensieri di Tony Vaccaro