Una focale inconsueta con un'escursione inferiore a 2x, dimensioni 87.8x151mm, 960g di peso, grande luminosità fissa ed eccellenti prestazioni, SIGMA ha voluto creare uno zoom da record - il primo al mondo per il FF - che difficilmente verrà emulato.
Non credo sia facile che altri marchi si lancino nella competizione e, da quel che ricordo, gli zoom realizzati in passato con un simile range di focali non erano troppo luminosi e, soprattutto, non erano di fascia alta. Il SIGMA 28-45, con la sua luminosità di F/1.8 costante lungo tutta l’escursione focale e le prestazioni da record, è in grado di competere con le migliori ottiche fisse e verrà ricordato a lungo, vuoi anche per le generose dimensioni ed il peso che sfiora il chilo.
In realtà l’equivalente del SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art esisteva già nel catalogo SIGMA in versione APS-C, il tanto amato da me ed altri fotografi (soprattutto Foveonisti) SIGMA 18-35/1.8 Art che, però, vanta un'escursione focale leggermente maggiore arrivando quasi a 2x. Ce l’ho ancora, continua ad accompagnarmi nelle mie uscite con il Foveon e, traendo vantaggio dal fatto che copre più del formato APS-C, posso usarlo con soddisfazione anche sulla SIGMA sd Quattro H il cui sensore è, appunto, APS-H.
Il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art è protetto da polvere e spruzzi d’acqua, mentre la lente frontale è a prova di ditate e gocce d’acqua grazie al solito trattamento SIGMA.
In mano
Il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art è impressionante già come lo si tira fuori dalla scatola: le dimensioni sembrano quelle di un mediotele luminoso e, purtroppo, anche il peso. Le rifiniture sono quelle ormai consuete di SIGMA, eccellenti da ogni punto di vista, e l’impressione è di grande solidità: mi riferisco alla solidità vera, non quella derivante dall’aspetto e dal peso (basta ricordare, in passato, la fragilità di molte fotocamere dell’Est che, a vederle, sembravano dei carri armati, ma si guastavano o rompevano con grande facilità). Il corpo SIGMA fp L adoperato per il test quasi scompare dietro l’obiettivo, ma questo, in realtà, rende le cose più facili: si bilancia e regge l’obiettivo con la mano sinistra e la fp L, impugnata con la mano destra per tenere in equilibrio il tutto (non per sostenere il peso) e scattare, fa da display. Una volta fatto così, quasi ci si dimentica delle dimensioni dell’obiettivo.
Nella confezione ci sono, come sempre, il paraluce ed una custodia imbottita che protegge bene lo zoom. Al momento l’obiettivo è disponibile solo per E-Mount ed L-Mount.
SIGMA ha progettato questo obiettivo pensando ai videomaker ed a tutti quelli che desiderano caratteristiche non consuete unite ad una elevatissima qualità ed alla luminosità costante da 28 a 45mm. Sempre per i videomaker, l’obiettivo è stato ottimizzato per l’uso con il gimbal, lo zoom e la messa a fuoco sono interni per cui il baricentro non si sposterà durante l’uso. La funzione de-click permette di adoperare la ghiera dei diaframmi senza soluzione di continuità e senza rumore ai vari valori. Presente anche un pulsante di blocco per evitare che il diaframma possa essere variato accidentalmente.
SIGMA dichiara questo zoom perfetto per gli astrofotografi: che significa? Ci sono così tanti astrofotografi da rendere necessari obiettivi realizzati appositamente per loro? Niente di tutto questo: significa semplicemente che nella fotografia astronomica è importante che anche l'ultima stella negli angoli sia riprodotta in maniera nitida e che un obiettivo, spesso portato in alta montagna con forti escursioni termiche, non deve avere problemi. Si tratta di obiettivi con standard superiori a quelli delle necessità quotidiane, la garanzia di una qualità ottica molto elevata e tutti gli accorgimenti possibili affinché all'interno dell'obiettivo non si possa formare della condensa. Se un obiettivo va bene per gli astrofotografi, va senz'altro più che bene anche per un fotografo normale anche nelle peggiori condizioni. Non sottovalutate il problema della condensa a causa degli sbalzi di temperatura: anche in città in pieno inverno è facile che, passando dall'esterno all'interno durante un servizio fotografico vi si appannino gli occhiali, no?
Uno scatto di notevole qualità a mano libera a 28mm F/1.8 senza nessuna correzione. Anche il bilanciamento cromatico è come scattato (impostazione Auto).
Il SIGMA 18-35 F/1.8 DC HSM Art risale al 2013, ma è ancora un ottimo obiettivo che non teme confronti con le nuove generazioni. L’unico limite, se vogliamo chiamarlo così, è che non copre il pieno formato 24x36mm perché è stato pensato per il formato APS-C (anche se arriva a coprire anche il sensore APS-H della sd Quattro H) ed è per questo che SIGMA ha progettato il 28-45 F/1.8 DG DN Art.
Sul campo
Con numerosi elementi asferici e vetri speciali, il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art promette di superare le ottiche fisse corrispondenti e, sin dalle prime foto sul campo, si resta stupiti dai risultati.
L'escursione focale da 28 a 45mm non è eccessiva ma, vedi foto sottostanti, il campo inquadrato cambia in maniera avvertibile e, soprattutto, cambiano la prospettiva ed il rapporto tra il primo piano e lo sfondo. In particolare a tutta apertura a 45mm, è possibile giocare notevolmente con la profondità di campo e lo sfocato, cosa impossibile alla focale più corta: il senso di esistere di questo zoom va oltre i gradi di angolo di campo. Cliccate sulle foto per vederle di maggiori dimensioni (la prima è a 28mm, la seconda a 45mm).
Nitidezza alla focale di 28mm
Alla focale di 28mm, il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art supera sia al centro che ai bordi il SIGMA 24/1.4 DG DN Art e stiamo parlando di uno zoom contro un’ottima ottica fissa. La risolvenza al centro è molto elevata per entrambi quindi non si noteranno differenze, ma ai bordi non c’è storia: l’ottica fissa inizia a perdere nitidezza da 2/3 del campo ai bordi mentre lo zoom resta quasi costante e perde un po’ solo ai bordi più estremi. Non che il 24/1.4 non sia buono ai bordi, ma il 28-45 lo supera. Chiudendo il diaframma di un paio di stop, la qualità ai bordi migliora ancora. Eccellente nitidezza e perfetta correzione dalle aberrazioni. Visibile a tutta apertura una caduta di luce agli angoli estremi, facilmente eliminabile in postproduzione, che scompare diaframmando di un paio di stop. Sotto: due foto scattate a 28mm ad F/1.8 quasi all'imbrunire.
Non preoccupatevi di forti sorgenti luminose nell'inquadratura: il SIGMA 28-45 le regge benissimo. Le due foto sono state scattate a 28mm.
Nitidezza alla focale di 45mm
Questa volta il confronto l’ho fatto con il mitico SIGMA 50/1.4 DG DN Art e le differenze a tutta apertura sono quasi invisibili. Andando ad analizzare con attenzione le foto della solita libreria al 100%, è possibile rilevare un po’ di nitidezza in più a favore dello zoom a tutta apertura, ma nulla di fondamentale nella realtà pratica. Invece il distacco aumenta man mano che si chiude il diaframma e ad F/5.6 la risolvenza del 28-45 supera quella del 50mm fisso. A questa lunghezza focale la correzione delle aberrazioni è ottima anche senza l’intervento del profilo in-camera.
Capacità macro
La distanza minima di messa a fuoco è di 30cm ed è la stessa a tutte le lunghezze focali, quindi il massimo rapporto d’ingrandimento si ha a 45mm con un onestissimo 1:4. Non è un rapporto da lasciare a bocca aperta se siete appassionati di macrofotografia, ma - cosa importante - ha una qualità d’immagine incredibile ed è ben sfruttabile grazie alla nitidezza a tutta apertura ed all’intenso sfocato dello sfondo. Sfruttando l'elevata risoluzione di alcune fotocamere, è possibile fare dei crop notevoli senza notare alcuna perdita di qualità.
Bokeh
Già, com’è il bokeh? Con un obiettivo così nitido sarà durissimo, vero? Ebbene no, è più che gradevole anche se meno morbido e pastoso di quello di altre ottiche SIGMA provate di recente. E' comunque molto intenso a 45mm a tutta apertura ed è ben sfruttabile sia nelle foto che nei video per le transizioni graduali e dal gusto cinematografico.
Autofocus
Come nei più recenti obiettivi SIGMA che ho avuto in prova, l’autofocus ha fatto passi da gigante e quello del SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art non fa eccezione: è molto veloce e reattivo, ma soprattutto preciso. Per i videomaker aggiungo che è anche molto silenzioso e non soffre di “focus breathing”. Solo nella versione per L-Mount, la messa a fuoco può essere commutata da lineare a non-lineare.
Il trattamento antiriflessi è molto efficace e le immagini fantasma sono ridotte al minimo grazie al “Nano Porous Coating” brevettato da SIGMA. Anche nei casi in cui appaiono le catene di "esagonini", le immagini restano comunque brillanti senza perdere contrasto. Nessun riflesso, velatura o perdita di contrasto in situazioni più normali.
Sopra: riflessi a 28mm ad F/11. Ho volutamente pubblicato il risultato peggiore che ho ottenuto durante il test, enfatizzato dalla sottoesposizione. Nonostante i riflessi ed il sole quasi al centro dell'inquadratura, l'immagine non si è velata.
Conclusioni
Era facile immaginarlo: il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art è un obiettivo straordinario. Direi il primo della classe, ma in realtà non c'è una classe con cui paragonarlo perché non esistono obiettivi di simile escursione focale di tale luminosità. Le prestazioni sono ai massimi livelli a tutte le lunghezze focali ed a tutti i valori di diaframma, i colori ed il contrasto sono brillanti e naturali con un gradevole e sfruttabile bokeh a tutta apertura a 45mm, solo un po' più duro di quello delle recenti ottiche SIGMA che ho avuto modo di provare. Un obiettivo progettato con un occhio di riguardo per i videomaker, ma che non potrà non fare felice qualsiasi fotografo che possa sfruttarne a fondo le notevoli qualità. Grazie al buon trattamento antiriflessi sarà quasi impossibile perdere una foto ed il senso di tridimensionalità delle immagini è notevole. Realizzazione impeccabile ed alta qualità “Made in Aizu, Japan”, orgoglio di SIGMA. Un obiettivo che porterei sempre con me se non fosse per il peso eccessivo e le generose dimensioni, giustificate dalla luminosità e dalla realizzazione senza compromessi: è uno strumento per lavorare e non per andarci a passeggio. Il SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art è compatibile con il SIGMA USB-DOCK UD-11 ed il servizio di sostituzione della baionetta.
Rino Giardiello © 06/2024
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Sotto: spiaggia all'imbrunire a 28mm F/1.8 su corpo SIGMA fp L. Nitidezza e senso di tridimensionalità eccellenti.
Conclusions
It was easy to imagine from the beginning of this review: the SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art is an extraordinary lens. I would say top of its class, but there are no similar lenses in the market and the SIGMA is the only one so fast. The performance is at the highest levels at all focal lengths and all aperture values, the colors and contrast are bright and natural. The bokeh at full aperture is intense, just a little hard, with nice transitions between planes. A lens designed thinking to videomakers, but which will surely make any photographer very happy. Thanks to the good anti-reflection treatment it will be almost impossible to lose a photo and the sense of three-dimensionality of the images is remarkable. Impeccable workmanship and high quality “Made in Aizu, Japan”, the pride of SIGMA. A lens that I would always carry with me if it wasn't for the weight and dimensions, justified by the brightness and uncompromising construction. The SIGMA 28-45/1.8 DG DN Art is compatible with the SIGMA USB-DOCK UD-11 and the bayonet replacement service.
Principali caratteristiche
• Compatibile con autofocus ad alta velocità
• A prova di spruzzi e polvere
• Trattamento antiriflessi Super Multi Strato brevettato da Sigma
• Ghiera dei diaframmi
• Compatibile con SIGMA USB DOCK UD-11 (venduto a parte / solo per L-Mount)
• Schema ottico che minimizza flare e immagini fantasma
• Compatibile DMF, AF+MF (solo per innesto Sony E-Mount)
• Messa a fuoco e zoom interni
• Ogni singolo obiettivo è testato con il sistema MTF "A1", proprietario SIGMA basato su sensore Foveon
• Diaframma rotondo a 11 lamelle
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