SIGMA 24/2 e 90/2.8 CONTEMPORARY SERIE I
Approfondita prova sul campo
Rino Giardiello, settembre 2021

Sigma ha appena rilasciato due nuovi, piccoli e ottimamente rifiniti obiettivi della Serie I progettata appositamente per le fotocamere mirrorless full frame con attacco Sony E-Mount e Sigma, Panasonic, Leica L-Mount. Si tratta di un luminoso 24mm F/2 DG DN C e di un minuscolo 90/2.8 DG DN C. Abbiamo avuto il privilegio di riceverli in anteprima e di poterne fare un accurato test sul campo disponibile anche come videorecensione su YouTube.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

La "Serie I" di Sigma è una nuova serie di obiettivi studiata appositamente per le fotocamere mirrorless Full Frame sia Sony E-Mount che Panasonic-Leica-Sigma L-Mount. E' la risposta di Sigma ad una precisa esigenza di mercato: obiettivi piccoli, leggeri, ben rifiniti, belli e di qualità Premium offerti ad un prezzo contenuto. Tutti gli obiettivi della "Serie I" sono realizzati in metallo, anche il tappo magnetico (disponibile nella scatola oltre a quello tradizionale in plastica) ed il paraluce, hanno la ghiera dei diaframmi, la baionetta in ottone e sono tropicalizzati. Il Sigma 24mm F/2 si affianca al già esistente 24mm F/3.5 per chi desidera un corredo superleggero ed il Sigma 90mm F/2.8 può esserne il degno compagno in attesa di un mediotele luminoso (e possibilmente un 20mm F/2.8) della stessa serie.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

La nostra approfondita prova sul campo realizzata con due esemplari ricevuti da Sigma prima della commercializzazione, ne ha messe subito in risalto le ottime prestazioni fotografiche ed il corpo Sigma fp L, con i suoi 61Mpx, ha evidenziato anche i più piccoli difetti. Il test completo è disponibile sotto forma di videorecensione su YouTube.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

La bella location della prova sul campo dei Sigma 24/2 e 90/2.8 Serie I: Montesilvano Colle in Abruzzo. Foto con il drone Courtesy Paolo Iammarrone ©.

La "Serie I" si colloca al di sopra dell'attuale serie Contemporary e punta, come qualità, prestazioni e realizzazione alla prestigiosa serie Art, che resta un punto di riferimento per la massima qualità in casa Sigma: in parole povere, si tratta di obiettivi molto ben realizzati, dalle superbe rifiniture e prestazioni ottiche, ma molto piccoli, leggeri ed offerti ad un prezzo più contenuto di quello degli Art - anche più grandi e pesanti - che resta il massimo in casa Sigma.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Nel creare questa nuova serie, il CEO di SIGMA Kazuto Yamaki ha dichiarato "Ad essere onesti, siamo andati ben oltre quello che era il nostro traguardo per resa ottica e qualità sensoriale".

La progettazione nativa a tiraggio corto per le fotocamere mirrorless permette di avere superbe prestazioni senza dover fare i conti, come nelle ottiche per le reflex, con l'allungamento forzato del tiraggio utilizzando schemi ottici retrofocus che introducono sempre maggiori aberrazioni. Già dai test MTF forniti dalla stessa Sigma, è possibile capire la resa molto elevata di questi due obiettivi, dei grafici quasi piatti con una lievissima perdita di risolvenza ai bordi che è praticamente impossibile rilevare nel mondo reale.

Test MTF Sigma 24 e 90 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Un bello scorcio dal belvedere di Montesilvano Colle con il Sigma 24/2 Serie I. C'era della foschia a causa del caldo, ma anche tanto vento, per cui questo è stato il risultato (dalla JPG in camera senza interventi).

Gli obiettivi della "Serie I" sinora disponibili erano il 24/3.5, il 35/2, il 45/2.8 ed il 65/2, ma a questi si sono aggiunti oggi il 24/2 ed il 90/2.8. Sei in tutto, ma la famiglia è senz'altro in crescita.

Sigma 24mm F/2 DG DN Contemporary
Degno fratello dei 35/2 e 65/2 coi quali può costituire una piccola terna di obiettivi luminosi e di ottima qualità, anche questo obiettivo è molto piccolo e leggero. Rifiniture e qualità costruttiva all'altezza delle dichiarazioni di Sigma per la nuova "Serie I". Resa molto elevata sin dai diaframmi più aperti e grande uniformità tra centro e bordi, ma - soprattutto - una *bella resa* senza dover intervenire in postproduzione. La distorsione a barilotto è del tutto eliminata in camera grazie al profilo incorporato. Sul campo, l'obiettivo risulta ben corretto e questo è l'importante (spiego bene questa parte nel video su YouTube con diverse foto d'esempio).

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

La ghiera dei diaframmi ha intervalli di 1/3 di stop come i recenti obiettivi DN Art (vedi il Sigma 105/2.8 Macro). Il selettore "AF-MF", invece di seguire la lunghezza del barilotto dell'obiettivo, segue la circonferenza con una elegante forma "ad arco" (stranamente non replicata nel 90/2.8). Questa soluzione, secondo me, oltre dalla volontà di cercare soluzioni raffinate ed originali, nasce anche da una necessità progettuale: quando gli obiettivi sono molto piccoli, non c'è spazio per il consueto selettore rettilineo se non facendolo troppo piccolo e scomodo da azionare, ma il minuscolo 90/2.8 vanifica questa ipotesi.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Molto bella la resa sul campo del Sigma 24/2 senza alcuna postproduzione. Notevole la capacità di *cogliere la luce* e dare un senso di tridimensionalità.

I tappi in metallo non si avvitano né si bloccano sull'obiettivo con i consueti "morsetti": sono magnetici e questo basta per non farli staccare dal barilotto dell'obiettivo e, per non perderli nelle nostre tasche o farli graffiare, hanno la possibilità di essere attaccati ad un particolare moschettone opzionale "Lens cap holder CH-11". Se non vi piacciono i nuovi tappi magnetici in metallo, niente paura: nella scatola ci sono anche quelli tradizionali in plastica.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Dimensioni e peso del Sigma 24/2 DG DN C sono molto ridotti, ma spetta al 90/2.8 - insieme al 24/3.5 - il record di essere tra i più piccoli della Serie I. A seguire, alcune foto scattate con il Sigma 24/2 nel corso del test a Montesilvano Colle (Pescara, Abruzzo). Attenzione alla prima foto, quella del muro: l'ho scattata nuovamente anche con il Sigma 90/2.8 (pubblicata più in basso) e potete apprezzare, la bontà dello sfocato per entrambi.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Ottimo lo sfocato ad F/2 del Sigma 24/2 Serie I. Apre nuove possibilità di utilizzo per una focale grandangolare in tutte le occasioni senza essere costretti al "tutto a fuoco".

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Notevole la pulizia dei famosi "cerchietti" delle luci dell'albero di Natale sia per il 24/2 che per il 90/2.8.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 90mm F/2.8 DG DN Contemporary
Nel corredo Contax G, c'era un ottimo 90mm F/2.8 e questo piccolo Sigma me lo ricorda molto. Anche se l'apertura massima non è molto elevata, questo non è sinonimo di "obiettivo di serie B" come pensano molti, basta ricordare che, proprio nei corredi Contax e Leica, due ottimi 85 e 90 F/2.8 affiancavano i più grandi, pesanti e costosi F/1.4. Balza agli occhi sin dai primi scatti l'uniformità di resa tra centro e bordi, la risoluzione elevata anche a tutta apertura e lo sfocato molto gradevole, superiore a quello che si possa immaginare vista la luminosità di "solo" F/2.8, questo grazie ad un'accurato progetto ottico. Le aberrazioni ottiche sono ben controllate sia all'origine che tramite firmware. La distorsione è a cuscinetto, ma viene del tutto eliminata in camera tramite il profilo incorporato: questo particolare, mal giudicato da alcuni, in realtà è un particolare estremamente positivo perché ci affranca dalla schiavitù con Photoshop ed i suoi profili degli obiettivi (da aggiornare insieme al programma ogni volta che ne escono di nuovi). La distanza minima di messa a fuoco è di soli 50cm, ben inferiore alla media degli obiettivi similari non macro che si fermano ad 80-90cm. Questo permette al Sigma 90/2.8 di arrivare ad un ottimo rapporto di riproduzione di 1:5 senza dover ricorrere a nessun accessorio o crop ma, con 61Mpx a disposizione, ci sono ampi margini per farlo.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Questa macro è un crop al 100% della foto originale: molto nitida e pulita, il Sigma 90/2.8 diventa un macro anche se non lo è grazie all'elevata risoluzione della Sigma fp L ed è molto interessante adoperarlo selezionando il formato APS-C: in tal caso diventa un ottimo 135/2.8 macro, luminoso e di qualità.

Il bokeh è molto gradevole, merito del diaframma a 9 lamelle circolari e della particolare progettazione ottica che riesce a fare tesoro delle aberrazioni a tutta apertura sfruttandole a proprio vantaggio.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Nel retro dello studio dell'amico Paolo Iammarrone con pochissima luce ambiente (la maggior parte della luce viene dal monitor). Resa molto bella sia dell'obiettivo che del sensore visto che la sensibilità era di 10000 ISO (sì, diecimila).

Come dicevo, le principali aberrazioni ottiche sono molto contenute e, se desiderato, del tutto correggibili già "in camera" (dipende dal corpo posseduto). Con le fotocamere Sigma è impossibile disabilitarle e le foto sono perfettamente corrette appena scaricate dalla scheda. Photoshop ed i principali programmi di fotoritocco, riconoscono, leggono e applicano le informazioni dell'obiettivo.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

La cosa che più mi ha colpito sin dai primi scatti è la qualità dello sfocato e la progressione "pastosa" dei piani (cliccare sulle foto per vederle di maggiori dimensioni), degna di obiettivi più luminosi e costosi.

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Sigma 24 F2 e 90 F2,8 Serie I

Notevole l'efficacia del trattamento antiriflessi in tutte le situazioni di ripresa anche se ho trovato migliore quello del 24/2 nonostante la maggiore luminosità. Sopra, anche la prova delle "luci di Natale" è stata superata brillantemente senza "onion ring".

Conclusioni
I nuovi obiettivi Sigma della "Serie I" - il 24mm F/2 DG DN ed il 90mm F/2.8 DG DN Contemporary - mantengono le promesse iniziali e sono dei prodotti Premium offerti ad un prezzo abbordabile. Kazuto Yamaki, nella sua intervista, li definisce "Premium quality, compact prize". Trovo oltremodo interessante questa nuova linea di Sigma che, come predissi alla sua prima presentazione, sta facendo da apripista per molti altri produttori: con gli anni ci siamo trovati ad avere obiettivi sempre più luminosi, grandi e pesanti, seppur di ottima qualità, e tornare a tenere in considerazione i fotografi (e le loro spalle) con una serie di piccole ottiche fisse di elevata qualità mi sembra una buona scelta. Anche questi due nuovi obiettivi "Serie I" ricevuti in prova, il Sigma 24/2 ed il 90/2.8, sono molto validi sul campo, hanno una resa molto bella e colori e contrasto brillanti ma naturali, e fanno tornare la voglia di tornare ad uscire con due o tre ottiche fisse senza usare lo zoom. Per ulteriori considerazioni, fate riferimento al video su YouTube e, se la videorecensione vi è piaciuta, non mancate di sottoscrivere il nostro canale per supportarlo e continuare a seguirci.

Conclusions
Sigma's new "I Series" lenses - the 24mm F/2 DG DN and the 90mm F/2.8 DG DN Contemporary - keep their initial promises and are premium products offered at an affordable price. Kazuto Yamaki, in his interview, defines them "Premium quality, compact prize".

I find this new line of Sigma lenses extremely interesting and, as I predicted when I first introduced it, it is leading the way for many other manufacturers. These two new "Series I" lenses, the Sigma 24/2 and the 90/2.8, are very good in the field, have very nice rendition and bright but natural colors and contrast, and make you desire to go out with two or three fixed lenses, very small and light, without using a zoom.

For further considerations, refer to the video on YouTube and, if you liked the video review, do not forget to subscribe our channel to support it and continue to follow us.

Rino Giardiello © 09/2021
Riproduzione Riservata
Ringrazio l'amico e collega Paolo Iammarrone per le riprese con il drone.

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