Il Sigma 24/3.5 DG DN è un piccolo grandangolare progettato appositamente per le fotocamere mirrorless full frame e fa parte della nuova "Serie I" di Sigma che non sta mancando di stupirci per qualità costruttiva e delle immagini. Disponibile anche la nostra videorecensione su YouTube.
L'8 dicembre 2020 Sigma ha presentato al mondo la nuova "Serie I" e le cose sono cambiate: finalmente obiettivi piccoli e leggeri appositamente progettati per le fotocamere mirrorless, ma anche obiettivi di grande qualità offerti ad un prezzo abbordabile ed una impeccabile realizzazione completamente in metallo. Sembrano obiettivi d'altri tempi con le prestazioni di oggi. La "Serie I" di Sigma si pone in una posizione intermedia tra la più economica serie Contemporary e la prestigiosa serie Art, ma - a mio parere - ha ben poco da invidiare a questi ultimi dal punto di vista della resa sul campo.
Gli obiettivi della "Serie I" di Sigma sono interamente costruiti in metallo e lo sono anche il paraluce ed il tappo magnetico (a corredo c'è, comunque, anche un normale tappo in plastica). Gli altri obiettivi Sigma "Serie I" da noi già provati sono il 35/2, il 45/2 ed il 65/2. Nei rispettivi articoli troverete anche i link alle videorecensioni su YouTube.
La costruzione e le rifiniture sono superbe, una qualità Premium che si percepisce anche solo prendendoli in mano, e Sigma ha puntato molto sulla piacevolezza d'uso e la silenziosità (un grande pregio per gli operatori video) con un AF preciso e veloce. La ghiera dei diaframmi sull'obiettivo è molto vintage con dei piacevolissimi click ad ogni terzo di stop. La messa a fuoco è interna e tutti gli obiettivi della "Serie I" sono tropicalizzati, hanno il diaframma circolare e l'ottimo trattamento antiriflessi multistrato Sigma Nano Coating, attualmente uno dei migliori sul mercato.
L'ottima tenuta al flare permette di fotografare, senza che si perda il contrasto, anche in forti condizioni di luce frontale. Un fotogramma ottenuto dal video girato con la Sigma fp ed il Sigma 24/3.5 "Serie I".
Il Sigma 24mm F/3.5 DG DN "Serie I" è stato progettato solo per le fotocamere mirrorless dotate di tiraggio molto corto (niente fotocamere reflex o mirrorless dal tiraggio lungo come le attuali Sigma/Foveon, purtroppo) ed attualmente è disponibile solo per Sony E-Mount e Sigma-Panasonic-Leica L-Mount. È un obiettivo calcolato per coprire il formato Full Frame, ma può essere usato senza problemi anche sull'APS-C, ovviamente con il relativo fattore di crop.
L'apertura massima di questo 24mm è "solo" F/3.5, cosa che ha fatto storcere il naso a molti miei amici. Oggi siamo abituati agli F/1.4 (ovviamente grandi e pesanti, quindi gli stessi amici si lamentano che il 24/1.4 sia un bestione da quasi 700g...), ma una volta le luminosità da F/2.8 o da F/3.5 erano la norma per questa focale e le pellicole non permettevano di salire di sensibilità con la stessa facilità dei moderni sensori: non era e non è una tragedia. Eliminato il problema della luminosità ai fini di poter fotografare in poca luce, resta quello dello sfocato: un obiettivo F/1.4 ha meno profondità di campo di un obiettivo F/3.5, su questo non si discute. Se il vostro modo di fotografare contempla sempre un soggetto in primissimo piano con lo sfondo sfocato, il diaframma F/1.4 è indispensabile anche se il soggetto deve essere davvero molto vicino al fotografo altrimenti, con un 24mm, è molto difficile se non impossibile sfocare molto lo sfondo. Di solito con un obiettivo da 24mm, si fotografano paesaggi, architettura o si fa del reportage, per cui i soggetti sono a distanza tale che le foto sono completamente a fuoco anche ad F/1.4. Ben venga, dunque, almeno per quanto mi riguarda, un piccolissimo e leggero 24mm che pesa solo 225g contro i 665g del fratellone F/1.4 della serie Art. Delle dimensioni, 85x90.2mm contro 64x48.8mm, non c'è neanche da discuterne!
Nitidezza elevata e sfocato molto gradevole per trattarsi di un obiettivo da 24mm. Fotocamera Sigma fp a 6400 ISO a mano libera.
Ma forse un obiettivo F/3.5 inizierà ad andare bene ad F/8 mentre il 24/1.4 - che per giunta è un Art - va stupendamente già ad F/2.8? Nulla di più sbagliato: tutti gli obiettivi della "Serie I" hanno delle prestazioni incredibili e non mostrano visibili differenze tra i vari diaframmi, centro e bordi. Le differenze ci sono, ma si notano solo fotografando le mire ottiche e confrontando i risultati: sul campo la resa è sempre elevata e molto costante.
Una seconda sorpresa si ha riguardo lo sfocato: gli obiettivi Sigma "Serie I" vantano uno sfocato molto gradevole e simile a quello di ottiche ben più lunghe grazie ad una particolare progettazione ottica. Si arriva quindi all'assurdo che lo sfocato del 24/3.5 sia quasi identico a quello del 24/1.4 a tutta apertura ed alla stessa distanza. Ovviamente non c'è da farsi illusioni sulla quantità (badate bene, ho scritto quantità e non qualità) di sfocato di un obiettivo da 24mm, ma il piccolo 24/3.5 si difende egregiamente e, per un obiettivo grandangolare, lo sfocato è molto gradevole e superiore alla media.
Notevole la progressione dei piani e lo sfocato a tutta apertura vista la luminosità massima di "solo" F/3.5.
In mano
Il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" è piccolissimo, leggero e molto ben realizzato: il feeling è quello di un obiettivo di qualità Premium offerto ad un prezzo ben più abbordabile. La maneggevolezza è incredibile, la ghiera dei diaframmi è stupenda e le sue dimensioni e peso ben si sposano con le più piccole fotocamere mirrorless, anche la Sigma fp che attualmente è la più piccola mirrorless full frame sul mercato.
Sul campo
Il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" non è un obiettivo appariscente e la luminosità F/3.5 può far pensare ad un obiettivo dalle prestazioni modeste, ma è incredibile la qualità che è in grado di fornire. Innanzitutto le foto sono sempre belle e tridimensionali, i colori naturali e la definizione notevole anche osservando le JPG in camera. Poi, andando avanti con le prove, si scopre che l'obiettivo è ben corretto da tutte le aberrazioni già con il profilo incorporato nell'obiettivo e la minima distanza di messa a fuoco è quasi un rapporto macro (ben 1:2!) che aumenta la versatilità di questo obiettivo. La distanza minima di messa a fuoco di 10cm non è da pensare solo per le eventuali foto macro (che, spero, si faranno con un obiettivo più specifico), ma per la libertà di poter fotografare ciò che si desidera senza doversi preoccupare della distanza dal soggetto. L'autofocus è molto preciso e silenzioso sia in foto che in video. I videomaker senz'altro apprezzeranno anche l'elevata nitidezza unita ad uno sfocato molto pastoso e la resa cromatica naturale. Peccato che, proprio per gli usi video, la ghiera dei diaframmi non sia "clickless".
Una macro nella quale non ho potuto sfruttare il massimo rapporto d'ingrandimento (ben 1:2) del Sigma 24/3.5 perché non potevo avvicinarmi maggiormente al soggetto, all'interno di un'aiuola, ma che mostra la bella resa e le possibilità di quest'ottica anche in un campo a lei non congeniale.
Nitidezza
Sempre molto elevata sia al centro che ai bordi a tutti i valori di diaframma. Sul campo non ci sono differenze visibili. Volendo fare i pignoli, il diaframma migliore è F/5.6 e gli effetti della diffrazione iniziano a notarsi da F/11, ma - nel mondo reale - c'è poco da preoccuparsi e si può adoperare il valore di diaframma necessario o preferito per mantenere il controllo della profondità di campo. Il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" è ben corretto da tutte le aberrazioni e dalla curvatura di campo che possono portare a diminuzioni di nitidezza o di contrasto e questo è il motivo della sua resa sempre elevata e della brillantezza delle immagini nella maggior parte delle situazioni su tutto il campo inquadrato.
Distorsione
In questo il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" non può che meravigliare perché la distorsione... non c'è! Però diciamo le cose come stanno: la distorsione c'è, ma è poca ed è perfettamente corretta grazie al profilo incorporato ed è questa una delle differenze maggiori tra gli obiettivi della "Serie I" e quelli della serie Art, molto vicini alla perfezione senza necessitare delle correzioni via software. Volendo attivare le correzioni in-camera con la Sigma fp, la voce "distorsione" non è selezionabile (né deselezionabile) perché il profilo è applicato di default e verrà salvato nel RAW e nel JPG, quindi nessun problema a doverla correggere poi con qualsiasi versione del proprio software di fotoritocco, soprattutto se non si dispone dell'ultima versione (per esempio, nell'attuale Photoshop i profili delle nuove ottiche Sigma "Serie I" non sono ancora disponibili). Questa correzione "all'origine" si rivela preziosa anche per i videomaker i cui programmi di montaggio video spesso non permettono di correggere la distorsione.
Vignettatura
La vignettatura del Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" è visibile a tutta apertura fotografando un soggetto molto uniforme, ma si riduce di molto ad F/5.6 e scompare intorno ad F/8. Questo, senza applicare il profilo di correzione in-camera grazie al quale non ne resta alcuna traccia neanche a tutta apertura. Da segnalare che i profili di correzione incorporati, se attivi, lavorano sia sulle JPG che sui DNG e vengono riconosciuti da Photoshop e Lightroom che, di conseguenza, non applicano le correzioni una seconda volta.
Trattamento antiriflessi
Con l'angolo di campo di un 24mm è facilissimo che entrino nell'inquadratura delle forti fonti luminose, ma il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I", grazie al recente trattamento antiriflessi multistrato di Sigma, se la cava sempre molto bene ed è difficile da mettere in crisi.
Grazie al forte vento, un cielo con delle nuvole incredibili e l'aria tersa. Il sole nell'inquadratura in una situazione di quasi controluce è stato tenuto sotto controllo nonostante la necessaria sovraesposizione per schiarire le case in primo piano.
Perfetta la tenuta del contrasto anche a tutta apertura nonostante il forte controluce con il sole nell'inquadratura.
Bokeh
Da un obiettivo grandangolare da 24mm non ci si può aspettare un granché (le immagini tendono ad essere sempre a fuoco anche a tutta apertura), ma in ogni caso lo sfocato del Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" è decisamente gradevole e più morbido se confrontato con quello di altri obiettivi della stessa lunghezza focale. La cosa pregevole è come riproduce le alte luci fuori fuoco (le classiche luci dell'albero di Natale): dei grandi cerchi uniformi e quasi del tutto privi di anelli ("onion ring"). Uno sfocato che, unito alla notevole nitidezza sui soggetti a fuoco, può contribuire a fornire immagini molto gradevoli e d'atmosfera.
Conclusioni
Il Sigma 24/3.5 DG DN "Serie I" è un ottimo obiettivo che può sorprendere per la qualità offerta ad un prezzo più che ragionevole ed una realizzazione impeccabile interamente in metallo (nulla a che vedere con quella di obiettivi in "plastica" che pesano e costano la metà). Insieme al 35mm F/2 ed al 65mm F/2 della stessa serie, può costituire la classica terna di ottiche fisse con la quale affrontare qualsiasi esigenza fotografica o un viaggio arrivando al peso totale di un chilo. Incredibile l'uniformità di resa su tutto il campo inquadrato a tutti i diaframmi, cosa che permette al fotografo di usare il diaframma preferito per il controllo dell'immagine e non per pura necessità. Molto bella e naturale la resa cromatica senza alcun intervento in postproduzione. Avrei preferito che la luminosità massima fosse quella "standard" di F/2.8 o, meglio ancora, F/2 per allinearla a quella degli altri obiettivi "Serie I", ma non è un problema sul campo se non per il controllo dello sfocato e l'elevatissima nitidezza anche a tutta apertura ci ripaga abbondantemente.
Rino Giardiello © 03/2021
Riproduzione Riservata
Principali caratteristiche
• Schema ottico: 10 elementi in 8 gruppi, con 1 una lente in vetro SLD e 3 lenti asferiche
• Compatibile con autofocus ad alta velocità
• Innesto a prova di spruzzi e polvere
• Trattamento antiriflessi Super Multi Strato
• Ghiera dei diaframmi
• Compatibile con SIGMA USB DOCK UD-11 (venduto a parte / solo per L-Mount)
• Schema ottico che minimizza flare e immagini fantasma
• Compatibile DMF, AF+MF (solo per innesto Sony E-Mount))
• Messa a fuoco interna
• Ogni singolo obiettivo testato con il sistema MTF "A1", proprietario SIGMA basato su sensore Foveon
• Diaframma rotondo a sette lamelle
• Interamente in metallo con innesto di precisione in ottone
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