LE NIKON ELETTRONICHE
Da Nikkormat EL a Nikon EL2
Alla fine del 1971 viene presentata la reflex 35mm elettronica con selezione automatica delle velocità di otturazione Electro Spotmatic, e la società Nippon Kogaku sfruttando la tecnologia elettronica del gruppo Mitsubishi di cui fa parte riesce a mettere in produzione fino dal novembre del 1972 una reflex elettronica che ne ripete le caratteristiche. La nuova fotocamera mantiene l'innesto a baionetta della Nikon F ed utilizza un otturatore elettronico a tendina metallica con velocità da quattro secondi a 1/1000. La nuova fotocamera viene battezzata con il nome Nikkormat o Nikomat e con la sigla EL ad indicare la presenza dell'otturatore elettronico. Come le altre Nikkormat, la Nikkormat EL non permette l'intercambiabilità del mirino a pentaprisma né l'intercambiabilità dei dorsi con i dorsi motore della Nikon F. A differenza delle Nikkormat della serie FT la Nikkormat EL ha un aspetto piuttosto corposo e massiccio ed il selettore delle velocità è posto sul tettuccio vicino alla leva di carica ed al tradizionale pulsante di scatto. La selezione delle velocità può avvenire manualmente o automaticamente selezionando la lettera A. In questo caso la velocità di otturazione è selezionata dal micro computer in funzione della luce rilevata, della sensibilità del film e del diaframma selezionato. La Nikkormat EL segna l'ingresso delle Nikon nel mondo delle fotocamere elettroniche ed automatiche ed è seguita nel 1976 dal modello modificato Nikkormat ELW con finiture esclusivamente di colore nero ed accessoriabile con un piccolo motore elettrico AW1 da avvitare sotto al fondello della fotocamera. La Nikkormat ELW rimane in produzione per pochissimo tempo perché nel 1977 viene sostituita dal modello Nikon EL2 modificata con il sistema di accoppiamento AI fra gli obiettivi predisposti ed il simulatore del diaframma. Come la Nikkormat ELW anche la Nikon EL2 può essere accessoriata con il piccolo motore elettrico.
Da Nikon FE a Nikon FA
Il successo della nuova Nikon FM meccanica, compatta e leggera, completa di accoppiamento AI e di predisposizione per il motore convince la Nippon Kogaku a mettere in produzione un nuovo modello di fotocamera che alla carrozzeria ed alle prestazioni della Nikon FM unisca le componenti elettroniche e gli automatismi della Nikon EL2. La nuova fotocamera viene messa in produzione nel 1978 con il nome Nikon FE e sostituisce le altre reflex elettroniche. Come la Nikon FM, anche la Nikon FE utilizza un esposimetro con fotocellula al silicio, offre tutte le velocità di otturazione fino a 1/1000 di secondo ed è predisposta per l'impiego con i motori MD11 e MD12. Nel 1983, seguendo l'evoluzione della Nikon FM in Nikon FM2, anche la Nikon FE viene equipaggiata con l'otturatore ultra veloce da 1/4000 di secondo ed acquista la nuova sigla FM2.
Nel 1979 la società Nippon Kogaku mette in produzione una reflex 35mm veramente compatta e leggera equipaggiandola con un otturatore elettronico dal funzionamento completamente automatico e privo del controllo manuale. La piccola fotocamera viene costruita con una carrozzeria modesta realizzata esclusivamente con finiture nere, viene battezzata Nikon EM e viene equipaggiata con gli obiettivi Nikon serie E anziché con gli obiettivi Nikkor. L'otturatore elettronico a tendina della Nikon EM arriva alla velocità massima di 1/1000 con la sincronizzazione a 1/90. Per la Nikon EM viene fornito un piccolo motore di avanzamento del film MDE. La Nikon EM è la più economica fra le reflex realizzate dalla Nikon ma grazie all'innesto a baionetta permette ancora l'impiego di tutto il vasto corredo di obiettivi Nikkor AI. Nel 1982 viene messa in cantiere una seconda reflex Nikon di tipo economico battezzata Nikon FG che ripete le caratteristiche della Nikon EM ma permette anche la regolazione manuale oltre alla regolazione completamente automatica programmata con selezione della coppia velocità - diaframma. Costruita con finiture nere o argentate la Nikon FG monta un otturatore simile a quello della Nikon EM e può essere accessoriata con lo stesso motore MDE o con un motore MD14. Nel 1984 la Nikon FG viene sostituita dal modello Nikon FG20 che ne ripete le caratteristiche estetiche e funzionali e permette il funzionamento automatico e manuale ma non quello automatico programmato.
Nel 1983 viene presentata la fotocamera Nikon FA, che rappresenta il punto di arrivo della prima generazione delle reflex elettroniche automatiche Nikon. La Nikon FA è una reflex altamente professionale, robusta, con mirino pentaprismatico non intercambiabile, con otturatore elettronico con velocità fino a 1/4000 di secondo, sincronizzazione con il flash a 1/250 di secondo, motorizzabile con i motori della FE e con il nuovo motore MD15 che alimenta le funzioni stesse della fotocamera. La Nikon FA oltre a queste caratteristiche permette la regolazione manuale delle velocità e dei diaframmi, la regolazione automatica delle velocità e la regolazione automatica programmata sia delle velocità che dei diaframmi. La misurazione della luce nella Nikon FA avviene mediante un sistema multizonale a matrice sulle diverse aree dell'inquadratura comparate fra di loro. Si tratta di un sistema di misurazione estremamente sofisticato che sarà sviluppato in seguito dalla stessa Nikon ma anche da altre industrie fotografiche e che ottiene un riconoscimento ufficiale con il Camera Grand Prix 1984. In occasione della ricorrenza la Nikon FA viene costruita in una edizione limitata con placcatura in oro e rivestimento in pelle.
La Nikon F3
Nel 1980 la tecnologia elettronica è talmente sviluppata da permettere alla Nikon di presentare una reflex altamente professionale basata sulla esposizione automatica oltre che sulla modularità della costruzione e sulla motorizzazione spinta. La nuova fotocamera di punta della Nikon viene battezzata per continuità con la tradizione Nikon F3 ma si presenta come una fotocamera innovativa sia nella carrozzeria che nelle prestazioni. La Nikon F3 continua a mantenere i mirini intercambiabili, come le Nikon F e le Nikon F2, ma il circuito esposimetrico è alloggiato all'interno del corpo macchina ed i mirini intercambiabili servono esclusivamente per agevolare le operazioni di inquadratura e di messa a fuoco nelle diverse occasioni. Per la Nikon F3 vengono messi in produzione un mirino standard pentaprismatico DE3, un mirino a pozzetto DW3, un mirino diretto a forte ingrandimento DW4 ed un mirino d'azione DA2 simile al mirino DA1 della Nikon F2. Nel 1983 viene messo in produzione un mirino pentaprismatico modificato battezzato DE3 o HP (dalle iniziali delle parole High Eyepoint), che permette la mira tenendo l'occhio distante dall'oculare. Equipaggiata di serie con il mirino DE3 la Nikon F3 viene individuata con la sigla Nikon F3HP. L'otturatore elettronico della Nikon F3 offre le velocità da otto secondi a 1/2000 di secondo selezionabili manualmente o automaticamente. Il motore accessorio della Nikon F3 viene denominato MD4 ed avanza il film alla velocità di quattro fotogrammi al secondo che sale a sei fotogrammi al secondo con lo specchio bloccato in alto. Come per la Nikon F e per la Nikon F2 vengono messi in produzione dorsi magazzino da 250 pose. Carrozzata dallo stilista Giugiaro, la Nikon F3 viene costruita nella sola versione con finiture nere ma nel 1983 viene presentata la versione con carrozzeria in titanio con finitura metallica. Per la Nikon F3 Titan viene costruito il mirino HP con calotta in titanio individuato con la sigla DE4. Sempre nel 1983 viene presentata una versione modificata della Nikon F3 battezzata Nikon F3AF che utilizza un mirino speciale DX1 equipaggiato con uno schermo di messa a fuoco integrato che indica automaticamente lo stato di messa a fuoco. Con gli obiettivi Nikkor AF 80mm f/2.8 e Nikkor AFD 200mm f/3.5 la Nikon F3AF si trasforma nella prima Nikon con messa a fuoco automatica. Una versione speciale della Nikon F3 individuata con la sigla Nikon F3P, semplificata in alcune funzioni accessorie come l'autoscatto ma equipaggiata con mirino HP, motore MD4 e con un dorso speciale MF6, migliorata nelle guarnizioni e nel sovradimensionamento dei comandi viene realizzata per essere destinata esclusivamente ad impieghi foto giornalistici. Nel 1993 viene messa in vendita solo in Giappone la Nikon F3 Limited, una versione speciale che riprende alcune delle caratteristiche del modello speciale Nikon F3P come il sovradimensionamento dei comandi principali. Il successo della Nikon F3 è tale che la fotocamera rimane in produzione a lungo anche dopo la presentazione delle Nikon professionali autofocus F4 e F5.
Da Nikon F-301 a Nikon FE10
Nel 1985 la Nikon, seguendo una moda inaugurata dalla Konica FS1, presenta la sua prima reflex con motorizzazione integrale e priva della leva di carica, battezzata Nikon F301 sui mercati europei e Nikon N2000 sui mercati statunitensi. Elettronica, automatica e programmata, la nuova fotocamera è anche l'ultima delle reflex elettroniche Nikon con messa a fuoco manuale, se si esclude la Nikon FE10 del 1997 costruita per la Nikon in subappalto. La Nikon F301 utilizza un otturatore elettronico da 1/2000 di secondo, un automatismo dell'esposizione a priorità dei diaframmi oppure programmato in base a due diversi programmi selezionabili a scelta, ma permette anche il funzionamento manuale assistito dall'esposimetro. La forma particolarmente allungata del corpo macchina indica l'evoluzione delle fotocamere Nikon verso un modello estetico nuovo mentre la mancanza del tasto per la chiusura manuale per la previsualizzazione della profondità di campo indica la vocazione popolare e non professionale della fotocamera. Sono invece presenti sulla fotocamera tutta una serie di componenti elettroniche, come il pulsante di scatto elettromagnetico, la previsione TTL flash, il LED di corretto avanzamento del film, l'autoscatto elettronico e l'avvisatore acustico escludibile contro il pericolo del mosso, che testimoniano la profonda mutazione genetica in corso. Il passo successivo che Nikon si trova a dover affrontare pena l'esclusione dal mercato fotografico è l'autofocus, a cui la società giapponese si dedica fino dal 1986 per arrivare nel 1988 alla presentazione della Nikon F4, professionale con messa a fuoco automatica. Nonostante l'incalzare dell'autofocus prima, del nuovo formato APS poi, e della fotografia digitale in seguito, la Nikon non rinuncia negli anni Novanta alla costruzione di reflex con messa a fuoco manuale ed otturatore meccanico come la Nikon FM2, mentre la produzione delle elettroniche non autofocus assume un ruolo secondario e marginale. In seguito alla presentazione della reflex meccanica ed economica Nikon FM10 costruita in subappalto per la Nikon, viene presentata la fotocamera Nikon FE10, anch'essa costruita in subappalto per Nikon, dotata della stessa carrozzeria e delle stesse caratteristiche della prima, ma con un otturatore elettronico ad esposizione automatica e manuale. Non motorizzabile e non programmabile, la Nikon FE10 della fine degli anni Novanta sotto una carrozzeria più leggera e modesta offre le stesse prestazioni della antenata Nikkormat EL da cui la dividono venticinque anni. La Nikon FE10 insieme alla Nikon FM10 rappresenta la reflex moderna più economica fra quelle firmate con il nome Nikon.
anno |
fotocamera |
esposimetro |
motore |
1972 |
Nikkormat EL |
TTL Auto |
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1976 |
Nikkormat ELW |
TTL Auto |
AW1 |
1977 |
Nikon EL2 |
TTL Auto |
AW1 |
1978 |
Nikon FE |
TTL Auto |
MD11 MD12 |
1979 |
Nikon EM |
TTL Auto |
MDE MD14 |
1982 |
Nikon FG |
TTL Auto P |
MDE MD14 |
1984 |
Nikon FG20 |
TTL Auto |
MDE MD14 |
1980 |
Nikon F3 |
TTL Auto |
MD4 |
1983 |
Nikon F3HP |
TTL Auto |
MD4 |
1983 |
Nikon F3AF |
TTL Auto AF |
MD4 |
1983 |
Nikon FE2 |
TTL Auto |
MD11 MD12 |
1983 |
Nikon FA |
TTL Auto P |
MD15 |
1985 |
Nikon F301 |
TTL Auto P |
integrato |
1997 |
Nikon FE10 |
TTL Auto |
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Danilo Cecchi © 9/2001
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