NIKON COOLPIX A
La compatta di fascia alta di Nikon con sensore APS-C
Rino Giardiello, giugno 2016

Nikon prova a rinverdire i fasti dei tempi della pellicola proponendo sul mercato una compatta di grande qualità dotata di sensore APS-C senza filtro lowpass ed obiettivo fisso 28mm F/2.8.

Una scelta abbastanza normale con la pellicola (impossibile non ricordare le splendide compatte a pellicola come la Contax T, le Nikon 28Ti, Nikon 35Ti e la Leica Minilux che costavano più di un milione di vecchie Lire), ma inconsueta con il digitale visto che oramai gli zoom riescono ad essere piccoli, luminosi e di ottima qualità. Ma la Nikon Coolpix A vuole andare oltre la qualità degli zoom (un po' come ha fatto la Sony con la sua RX1 ma con sensore full frame) e strizza l'occhio al mercato professionale.

Messa in commercio nel 2013, continua ad essere in listino e si può trovare sul web a prezzi ben più bassi di quello iniziale, anche se ormai il sensore APS-C da 16.2Mpx che aveva in comune con la Nikon D7000 comincia a mostrare il peso degli anni.

Basterebbe lanciare una versione "Mark II", come si usa adesso, per rinverdire un prodotto più che valido, attuale e dalla linea decisamente elegante (soprattutto in versione argentata ricorda più la Contax T2 che la Nikon 28Ti) utilizzando il sensore della validissima Nikon D7200.

In mano
La Nikon Coolpix A è senz'altro molto piccola e leggera - 299 g - ma non la definirei certo "da taschino", anche se neanche la Nikon 28Ti o la Contax T lo erano. Però si porta comodamente nella tasca del giaccone, l'obiettivo sporge di circa un centimetro ed è dotato di una comoda ghiera zigrinata per la messa a fuoco manuale (abbastanza inutile e non agevole da usare, in verità, ma fa molto professionale).

E' quasi tutta in metallo, cosa che la renderebbe scivolosa in alcune situazioni, ma due inserti in gomma, uno sulla parte frontale ed uno vicino al display, consentono un grip migliore di quanto si possa pensare. Il display da 3" e 921'000 punti è nitido e ben visibile anche in esterni, ma oggi sarebbe gradita una maggiore risoluzione.

Per contenere le dimensioni, non ha un mirino tradizionale ma solo il display: nulla di male (è una scelta comune a molte compatte ed anche alle Sony della serie NEX) se non fosse che non mostra l'anteprima dell'esposizione in tempo reale. I comandi sul retro ed i menu sono quelli classici di Nikon, molto razionali e semplici da usare. C'è un piccolo flash incorporato che può risultare comodo in numerose occasioni.

Foto Courtesy Marco Cavina © 2009

La vecchia Nikon 28Ti a pellicola, altra compatta di fascia alta prodotta da Nikon negli anni '90. Oggi, però, dovremmo considerarla una "Full Frame"! Foto Courtesy Marco Cavina © 2009.

Sul campo
Anche se la Nikon Coolpix A si propone come compatta professionale, in realtà è da adoperare come qualsiasi compatta amatoriale senza porsi troppi problemi. L'AF non è velocissimo, ma si può velocizzare un po' utilizzando il limitatore delle distanze di messa a fuoco per escludere le distanze macro. Il più delle volte è preciso a sufficienza, ma senz'altro non è un punto di forza della fotocamera e la prontezza di risposta allo scatto non è eccezionale. Se tre anni fa queste prestazioni erano sufficienti, oggi gli standard sono cambiati. In compenso l'esposizione Matrix è ineccepibile come sempre anche in condizioni molto difficili e, scattando in RAW, non c'è foto che non possa venire recuperata. La buona occasione per provarla sul campo è stata la festa della Madonna SS di Loreto il 30 maggio 2016 a Torino di Sangro (CH). I fedeli erano numerosissimi e devo ammettere di essere stato molto contento di aver lasciato a casa la grossa e pesante reflex full frame per la piccola Nikon che si è comportata benissimo salvo qualche impuntamento dell'autofocus.

foto Rino Giardiello © Torino di Sangro 2016

Appena arrivato a Torino di Sangro verso le 9.00, la situazione sembrava tranquillissima e con poca gente, ma erano tutti dietro l'angolo dove c'è la chiesa e la piazza!

La resa del piccolo obiettivo da 18.5mm (28mm equiv.) è davvero notevole e non ci si può lamentare né della nitidezza né della resa generale. Tra obiettivo, sensore e software, le foto scattate con la Nikon Coolpix A sono sempre belle e nitide a tutti i valori di diaframma sia al centro che ai bordi. La distorsione a barilotto è molto contenuta e facilmente eliminabile in postproduzione.

foto Rino Giardiello © Torino di Sangro 2016

In conclusione, un obiettivo molto buono che si può usare anche a tutta apertura, con la resa migliore a F/5.6 ed F/8.
Il rumore alla alte sensibilità è molto contenuto, uguale a quello della D7000, cosa scontata visto che il sensore è lo stesso. Fino a 1600 ISO le immagini sono ampiamente sfruttabili e, se proprio ne avete la necessità, potete arrivare anche a 3200 ISO. Eccessivo per me il rumore a 6400 ISO, ma nella norma per un sensore APS-C, quindi dipende anche dalle esigenze e dalla soglia personale.

Trovo un po' eccessivo parlare di bokeh e resa dello sfocato per un'ottica grandangolare su un sensore APS-C, ma la piccola Nikon non se la cava male anche se, per ottenere uno sfondo sfocato, si deve praticamente arrivare in modalità macro a tutta apertura.

foto Rino Giardiello © Torino di Sangro 2016

In questa foto ho provato a mettere a mettere a fuoco sul mazzo di fiori della bambina in primo piano con l'obiettivo a tutta apertura, ma lo sfocato è davvero poco visibile, soprattutto nella piccola JPG che state guardando. Però c'è - non è assolutamente tutto a fuoco come sembra nella foto piccola - e si nota meglio nel crop.

Video
Molto buone le prestazioni video in Full HD della Nikon Coolpix A, anche se mancano le prestazioni top che oggi troviamo persino sugli smartphone, ma - non dimentichiamolo - si tratta di una fotocamera del 2013. Anche l'AF non è un fulmine e mostra troppe incertezze in situazioni di poca luce e basso contrasto. Se il problema si avvertiva durante le foto, in fase di riprese video diventa più fastidioso. Non c'è l'ingresso per un microfono esterno e durante la registrazione dei video non è possibile cambiare nessuna impostazione: l'unica è quella di utilizzare la fotocamera in Auto e lasciar fare tutto a lei.

foto Rino Giardiello © Torino di Sangro 2016

La statua della Madonna SS di Loreto all'interno della chiesa di Torino di Sangro. A 1600 ISO il rumore è ancora accettabile anche se i sensori di nuova generazione come quello della D7200 se la cavano meglio. Fotografando a tutta apertura a distanze molto ravvicinate, si ottiene uno sfocato più evidente.

Conclusioni
Una valida compatta, bella, elegante, ben costruita e leggera, dalle buone prestazioni fotografiche grazie all'ottima ottica fissa Nikkor da 28mm F/2.8 (equiv.). Per molte funzioni e per le prestazioni video accusa il peso degli anni e non mi dispiacerebbe vedere una nuova versione che la riproponga sul mercato. Il prezzo di lancio era molto alto, ma oggi si può trovare sul web ad un prezzo molto interessante, anche 610 Euro compresa spedizione.

Rino Giardiello © 06/2016
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