I FILTRI VARIO ND
Cosa sono i filtri Neutral Density? Quando e come adoperarli?
Sul campo il Bilora ND Vario 400
Rino Giardiello, febbraio 2017

I filtri ND Neutral Density, filtri a densità neutra, sono indispensabili per ottenere un certo tipo di risultati come poter lavorare a tutta apertura in situazioni di luce in cui sarebbe tecnicamente impossibile o per ottenere dei tempi di esposizione molto lunghi.

Cosa sono i filtri ND “Neutral Density”?
Come dice la parola stessa, sono dei filtri che dovrebbero essere di colore neutro (purtroppo, come anche i filtri polarizzatori, a volte non lo sono ed introducono delle dominanti, leggi più avanti) e molto densi in modo da assorbire una gran quantità di luce e per questo il loro aspetto è simile a quello dei filtri polarizzatori, vale a dire di colore grigio molto scuro, in taluni casi talmente scuro da rendere impossibile comporre l’immagine e mettere a fuoco.

Bilora Vario ND 400

Il filtro Bilora Vario ND 400 così come viene fornito all'acquirente.

La densità, quindi il fattore di assorbimento della luce, di un filtro ND è espressa da un numero, per esempio ND2, ND4, ND8, ND16... ND400. Questo numero è utile per avere immediatamente l’idea, oltre al fattore di assorbimento della luce (un filtro ND2, per esempio, dimezza la quantità di luce), di quanto vengano allungati i tempi di esposizione, cosa più immediata nell’uso pratico che a parole: un filtro ND2 raddoppierà i tempi di esposizione, un filtro ND4 li moltiplicherà per 4 e così via. Se l’esposizione senza filtro è di 2 secondi, con un ND8 l’esposizione diventerà di 16 secondi. Semplice, no?

Filtri ND. Foto di Vitantonio Dell'Orto

Senza e con filtro ND. Torrente Hornån, Dalarna, Svezia. Vitantonio Dell’Orto ©

A che servono? Perché usare un filtro che “ruba” la luce?
Ridurre la quantità di luce è fondamentale per ottenere due particolari effetti fotografici.

Il primo è che, in tanta luce, anche avendo a disposizione dei tempi di scatto molto veloci e sensibilità basse, spesso è impossibile usare diaframmi molto aperti con la conseguente scarsissima profondità di campo per isolare il soggetto dallo sfondo. Con un filtro ND la cosa diventa facile, immediata e la scarsa profondità di campo è garantita.

Il secondo è quello di allungare di tantissimo i tempi di esposizione, ovviamente con la fotocamera su un solido treppiedi, per eliminare dalle foto i soggetti che si muovono (per esempio, la gente in una strada molto affollata), oppure di fluidificare e rendere evanescenti elementi che si muovono come le nubi o l’acqua.

Tempi lunghi coi filtri ND © Vitantonio Dell'Orto

Tramonto a Bönhamn, Höga Kusten, Västernorrland, Svezia. Vitantonio Dell’Orto ©

Abbiamo approfittato di questo articolo per provare una nuova categoria di filtri ND, i “Vario ND”, vale a dire che questi filtri a densità neutra non hanno un valore di assorbimento fisso ma variabile per poterlo adattare alle diverse necessità del momento.

Il Bilora Vario ND 400
Abbiamo acquistato un filtro “Vario ND” tra i più interessanti come rapporto qualità/prezzo e fattore di assorbimento (parte da 2x ed arriva a ben 400x!) - il Bilora Vario ND 400 - e l’abbiamo provato in diverse situazioni di ripresa sia fotografiche che video.

Bilora Vario ND 400

Il Bilora Vario ND 400 ha un diametro ben superiore a quello del passo filtri dell'obiettivo su cui andrà montato in modo da evitare qualsiasi vignettatura anche con gli obiettivi supergrandangolari. A destra, il facile riferimento per regolare il fattore di assorbimento del filtro a densità variabile.

Tutti i filtri Bilora arrivano in una buona confezione con un robusto contenitore di plastica che si apre a libro. I filtri sono ben realizzati e rifiniti, le montature “slim” - quando dichiarate sulla confezione - si sono dimostrate efficienti con i supergrandangolari in mio possesso, vale a dire il Sigma 10-20 F/3.5 EX su corpo Sigma sd Quattro ed il Sony Minolta 20mm F/2.8 su corpo Sony A99. Nessuna vignettatura dovuta al filtro, tra l’altro di generose dimensioni rispetto al diametro della filettatura per avvitarli sugli obiettivi proprio per evitare questo problema.

Poiché i “Vario ND” sono stati studiati anche per i videomaker, ho provato il Bilora Vario ND 400 anche per delle riprese video su corpo Sony A7 II con obiettivo Zeiss 24-70 F/4.

Cosa sono i filtri “Vario ND”?
Come dicevo prima, sono filtri ND con la caratteristica di non avere un valore fisso, ma variabile. Il “miracolo” avviene grazie al fatto che, mentre i normali filtri ND sono solo dei filtri grigi, i “Vario ND” sono due polarizzatori che è possibile ruotare in modo da bloccare la luce in quantità diversa ed avere diversi fattori di assorbimento.

Bilora Vario ND 400Il filtro ND variabile è costituito da due polarizzatori montati l’uno sull’altro che, attraverso la mutua rotazione, variano l’assorbimento della luce. Questo tipo di filtro ha una maggior versatilità perché permette di schiarire o scurire a volontà, ma attenzione che l'autofocus potrebbe non funzionare più bene.

Senz’altro un’idea semplice e geniale con un solo potenziale rischio: mentre i filtri ND sono dei semplici filtri grigi e non hanno nessun effetto sulla foto, i “Vario ND”, essendo due polarizzatori, hanno anche un effetto di polarizzazione che può essere gradito o no. Dipende da dove capita la polarizzazione, può essere sul cielo come in qualsiasi punto del fotogramma, e l’unico modo per spostarla è quella di ruotare il filtro Vario ND (senza ruotare i polarizzatori, altrimenti cambia la quantità di luce assorbita), svitandolo dall’obiettivo. Nessun problema se la rotazione è poca, ma il rischio di svitare del tutto il filtro e vederlo cadere ai propri piedi è in agguato. Sarebbe servita una seconda ghiera di rotazione (la prima è quella che regola il fattore di assorbimento del filtro), ma due ghiere avrebbero aumentato lo spessore del filtro con i conseguenti problemi di vignettatura, ecco perché nessun fabbricante ha adottato una soluzione del genere che, in realtà, sarebbe indispensabile con i “Vario ND”.

Tempi lunghi coi filtri ND © Vitantonio Dell'Orto

Costa rocciosa nella riserva naturale Rotsidan, Höga Kusten, Västernorrland, Svezia. Vitantonio Dell’Orto ©

Il Bilora Vario ND 400 fa bene il suo lavoro e sulla ghiera che regola il fattore di assorbimento del filtro è facile leggere i valori. Le foto sono risultate sempre coi colori abbastanza neutri anche se con il digitale questo pregio è relativo visto che basta un attimo in qualsiasi programma di fotoritocco per ristabilire la normalità.

Riportiamo al proposito il parere di Vitantonio Dell’Orto, ottimo fotografo naturalista che usa spesso i filtri ND fissi per alcune sue immagini molto suggestive che pubblichiamo anche in questo articolo:

“Sempre e comunque i filtri ND, di qualsiasi marca siano, creano problemi di dominanti, in genere magenta. Nelle marche migliori (Lee, Hitech) questi problemi sono relativamente piccoli, ma ci sono comunque. Nelle marche più scadenti ti trovi le foto rosa e qui parlo dei Cokin tradizionali (non conosco la serie professionale più recente). Ergo, per ottenere un perfetto bilanciamento del bianco già in fase di ripresa, serve un cartoncino grigio o un color checker con foto di riferimento.”

Tempi lunghi coi filtri ND © Vitantonio Dell'Orto

Nidificazione di cicogna bianca sulla scogliera atlantica, Costa Vicentina, Portogallo. Vitantonio Dell’Orto ©

Continua Vitantonio Dell’Orto “I filtri ND sono in voga ultimamente anche per i cieli con effetto ‘nuvole mosse e filanti’, devo dire un effetto molto suggestivo al di là delle mode, e per questo usati anche dove non ci sia acqua. Per non parlare degli usi per far sparire le persone dai siti affollati!”

Possiamo ritenerci molto soddisfatti dal Bilora Vario ND 400 del nostro test in quanto non abbiamo avuto problemi di dominanti se non in alcune situazioni particolari e sempre correlate all’effetto di polarizzazione che, in alcuni casi, è in grado di cambiare del tutto il risultato finale (vedi la semplice foto del terrazzo in cui la polarizzazione una volta ha scurito il cielo ed una volta ha esaltato il riflesso sul pavimento).

Effetto di polarizzazione coi filtri Vario ND

E' evidente il diverso effetto di polarizzazione che si ottiene ruotando un filtro Vario ND.

Conclusioni
I filtri Neutral Density e Vario ND permettono di ottenere effetti particolari e spettacolari in fotografia al di là dei casi in cui si tratta di pura necessità (come lavorare a TA in pieno sole) e quindi sono la soluzione indispensabile soprattutto per i videomaker che hanno minori possibilità di tempi veloci. I “Vario ND”, potendo variare il fattore di assorbimento, offrono una maggiore versatilità e comodità dei semplici filtri ND (ci si porta dietro un solo filtro anziché 2 o 3), però è da stare attenti all’effetto di polarizzazione. Il Bilora Vario ND 400 in prova si è rivelato molto valido e con un elevato rapporto qualità/prezzo.

Rino Giardiello © 02/2017
Riproduzione Riservata