TEST SIGMA 10-20 F/3.5 EX DC HSM
Prova sul campo
Rino Giardiello, ottobre 2016

Il Sigma 10-20 F/3.5 non si può certo definire uno zoom piccolo, ma ha dalla sua l’apertura massima di F/3.5 costante a tutte le lunghezze focali ed una resa molto elevata in rapporto al prezzo.

Il Sigma 10-20 F/3.5 si vanta della sigla EX che caratterizza gli obiettivi Sigma di fascia alta. Molti obiettivi della serie EX sono stati ridisegnati di recente, ulteriormente migliorati e si sono fregiati della sigla “ART”, una serie di notevole qualità - la migliore in casa Sigma - che abbiamo già potuto rilevare in altri test (qui il test del Sigma 35/1.4 Art).

Il Sigma 10-20 F/3.5 EX DC HSM copre solo il formato APS-C ed è disponibile per tutti gli innesti più diffusi oltre, ovviamente, alla baionetta SA delle fotocamere Sigma dotate di sensore Foveon. E’ ben rifinito ed ha un aspetto molto solido, le ghiere sono fluide e sul barilotto c’è una levetta per abilitare o disabilitare l’autofocus. Purtroppo lo zoom non è stabilizzato e la cosa mi limita nello scattare foto a mano libera anche in pochissima luce. Un 10mm non stabilizzato si dovrebbe poter reggere a mano libera con un tempo di sicurezza di almeno 1/15 di secondo (la soglia del mosso è molto personale. Io ho la mano ferma e la supero di almeno 1 stop), ma guadagnando almeno 2 stop con lo stabilizzatore si potrebbe arrivare a scattare in condizioni impensabili, soprattutto alla focale di 20mm che equivalgono ad un 30mm F/3.5.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Il Sigma 10-20 F/3.5 EX DC HSM oggetto della prova montato su corpo Sigma sd Quattro.

La messa a fuoco è rapida e precisa. Non ho avuto problemi neanche con la recente mirrorless Sigma sd Quattro con la quale la Sigma dichiara che potrebbe esserci qualche imprecisione. Ho scattato tantissime foto in condizioni critiche a tutt’apertura con tutte le lunghezze focali e la messa a fuoco è avvenuta sempre dove desideravo.

Lo zoom viene fornito con un bell’astuccio ed il paraluce a petalo non del tutto indispensabile perché l’obiettivo ha una eccellente tenuta alle luci laterali, ma fa piacere che ci sia. Il Sigma 10-20 F/3.5 si comporta molto bene anche con le luci nel campo inquadrato, situazioni nelle quali il paraluce non sarebbe utile, con una resistenza al flare senz’altro superiore alla media. Attenzione ad innestare bene a fondo il paraluce perché è calcolato al millimetro e, se non arrivate a sentire il click di blocco, vedrete nelle foto la vignettatura causata dal paraluce scattando alla focale più corta. Attenzione anche all’uso di eventuali filtri che devono essere sempre in montatura slim per evitare che vignettino a 10mm.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Cosa troverete nella scatola: una "borsa" robusta, imbottita e ben realizzata, l'obiettivo completo di tappi ed il paraluce.

Sul campo
Tenendo presente che oggi in fase di postproduzione è possibile eliminare la distorsione e l’aberrazione cromatica con un click, molto evidenti a 10mm, è un ottimo zoom dalla notevole nitidezza e dai bei colori “pieni”. Lo uso molto spesso e, se fosse stato appena un po’ più lungo (diciamo 10-30 anziché 10-20), poteva diventare lo zoom che non smontavo quasi mai dalla macchina vista la mia predilezione per le focali corte.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Una foto di architettura da me scattata con il Sigma 10-20 F/3.5 su corpo Sigma SD1 Merrill ad una villa progettata dall'architetto Sabine Andrey sul lago di Lugano in Svizzera. Nelle foto sul campo, la resa a 10mm ad F/8 è notevole. La saturazione cromatica ed il bilanciamento dei toni sono come usciti dal RAW aperto con Sigma Photo Pro e nessuna correzione a parte l'AC e la distorsione.

Resa alla focale di 10mm
Stiamo parlando di quello che, sul full frame, sarebbe un 15mm, quindi un supergrandangolare di difficile progettazione anche come ottica fissa. Il Sigma 10-20 se la cava molto bene ed è nitidissimo al centro ed a 3/4 del campo anche a tutta apertura, ma i bordi non sono mai sufficienti se non ad F/8 ed F/11. La distorsione a barilotto non è esagerata ma è difficile da correggere senza l’apposito profilo in quanto aggiunge un leggero cuscinetto agli angoli, i cosiddetti “baffi”. Ho adoperato con successo questo obiettivo per foto di architettura ottenendo foto molto avvolgenti e ben contrastate senza bisogno di dover calcare la mano in postproduzione. La risolvenza, notevole al centro sin dalla massima apertura, arriva ad un suo punto ottimale ad F/8. I bordi continuano a migliorare ad F/11, ma il centro inizia a perdere qualcosa e ad F/16 subentra la diffrazione per cui è bene non andare oltre se non se ne ha l’assoluta necessità. La vignettatura è poca, per un 10mm, ad F/3.5 e non si nota più già ad F/5.6, ma anche questa di solito si corregge in postproduzione insieme alla distorsione ed all’aberrazione cromatica applicando l'apposito profilo.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Altra foto da me scattata con il Sigma 10-20 F/3.5 EX DC HSM a 10mm F/8 su corpo Sigma sd Quattro e, ovviamente, un robusto treppiedi. Ad F/8 le prestazioni sono molto buone.

Resa alla focale di 15mm
Se si compra uno zoom 10-20 è perché serve un supergrandangolare, quindi non consola che il Sigma 10-20 diventi davvero ottimo a 15mm, la migliore focale di tutto lo zoom. Anche se c’è sempre differenza tra centro e bordi, a 15mm è poca e nel mondo reale non la si nota come è difficile notare le differenze di nitidezza tra F/3.5 ed F/8 se non nei test. Insomma, prestazioni eccellenti in tutto e per tutto, peccato non averle a 10mm. Distorsione virtualmente assente e, a titolo informativo, il Sigma 10-20 F/3.5 arriva ad avere distorsione zero intorno ai 16-17mm. Dai 17 ai 20mm cambia di segno e diventa a cuscinetto.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Una foto di prova a 10mm F/8 senza applicare alcuna correzione e maschera di contrasto. I crop al 100% mostrano chiaramente la diversa risolvenza tra centro e bordi, ma ad F/8 siamo nella norma per focali così estreme.

Resa alla focale di 20mm
E’ quasi incredibile per l’equilibrio generale, appena un po’ inferiore rispetto alla focale di 15mm ma più interessante avendo a disposizione una focale equivalente a 30mm, e sembra quasi di adoperare un’ottica fissa. La risolvenza è molto elevata anche a tutta apertura ed i bordi, più che buoni ad F/3.5 diventano molto buoni già ad F/5.6 ed arrivano al massimo valore ad F/8. Lo sfocato è gradevole e sfruttabile, la distorsione è a cuscinetto, ma poca e si elimina con facilità, ammesso che il tipo di soggetto lo richieda. La focale di 20mm equivale ad un 30mm, quasi la mia focale ideale di 35mm sul Full Frame. Anche in questo caso la resa ottimale è ad F/8 ma ad F/3.5, se non pretendete di fotografare una mira ottica ma soggetti reali e tridimensionali, è pienamente sfruttabile (vedi la foto della macchina da scrivere, scattata a 20mm F/3.5) e permette di giocare con la messa a fuoco selettiva e lo sfocato. La vignettatura si nota a stento e solo con soggetti dall’illuminazione molto omogenea.

Test Sigma 10-20 foto Rino Giardiello © Nadir Magazine

Molto bella la resa a 20mm a tutta apertura con 1/8 di secondo a mano libera (quindi un po' a rischio senza la stabilizzazione, ma la foto è venuta bene e senza micromosso). Il piano dei tasti a fuoco offre una notevole nitidezza e la qualità dello sfocato è molto buona per uno zoom. La macchina da scrivere è dell'amico e collega Paolo Iammarrone.

Conclusioni
Il rapporto qualità/prezzo del Sigma 10-20 F/3.5 EX DC HSM è molto alto e le foto sul campo hanno una bella resa al di là delle misurazioni strumentali. L’unico neo è la resa ai bordi a 10mm ai diaframmi più aperti ed avrei gradito la presenza della stabilizzazione come in tante altre ottiche Sigma (non tutte, soprattutto le ART, chissà perché). La qualità non è molto diversa da quella del fratellino F/4-5.6 - ormai fuori produzione - ma è decisamente più costante alle varie lunghezze focali ed ai diversi valori di diaframmi e, per l'uso a mano libera, la maggiore luminosità a 20mm è determinante. Se il prezzo e le dimensioni, come pure il passo filtri di “soli” 77mm anziché 82, sono importanti e vi serve soprattutto la focale di 10mm, prendete - se ne trovate uno di seconda mano o in giacenza in qualche negozio - il 10-20 F/4-5.6 che è molto simile come resa a 10mm ma, tenetelo presente, è abbastanza inferiore a 15 e 20mm. Il Sigma 10-20 F/3.5 è da apprezzare come strumento di vocazione più professionale e dalla resa più omogenea delle diverse condizioni di utilizzo che non metterà in difficoltà nella realizzazione di un servizio in cui si utilizzano tutte le lunghezze focali e diversi valori di diaframma.

Rino Giardiello © 10/2016
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