RICCARDO OGGIONI
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Riccardo Oggioni, medico, era un naturalista.
Più di 20 anni fa, è stato contagiato da un virus che non è letale ma che cambia profondamente la visione del mondo: è divenuto fotografo.
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Da allora le due cose si sono evolute trasformando il nostro soggetto in un nuovo tipo d'essere umano che filtra la sua visione personale della Natura attraverso gli obiettivi della macchina fotografica. Dalle esperienze più lontane nel tempo, quando si occupava solo di macrofotografia e poco altro, si è man mano aperto ad una visione omnicomprensiva della fotografia naturalistica, fino ad arrivare ad apprezzare ed utilizzare anche gli altri campi come il paesaggio e la caccia fotografica.
Il risultato è un fotografo naturalista che cerca d'essere sensibile a tutte quelle cose, grandi e piccole, situate dietro l'uscio di casa come dall'altra parte del mondo, immagini rarissime e difficilmente visibili oppure più comuni e scontate, che in ogni caso riempiono tutta la nostra terra.
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Negli ultimi dieci anni ha girato per i cinque continenti cercando di riportare sulle sue foto delle impressioni d'atmosfere che cercano di andare di là dalla pura e semplice pulizia formale, dove l'animale, o il fiore, o il paesaggio sono qualcosa di più che non la semplice rappresentazione fotografica, un ritratto di un essere o di un luogo "senza vitalità". Il risultato che la maggior parte delle sue fotografie vuole raggiungere è l'immagine congelata di un'azione che è iniziata prima, che si sta svolgendo e che presumibilmente continuerà ad accadere nel futuro immediato. Quello che vuole sintetizzare è l'azione, il respiro o il ritmo della natura.
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La ricetta per scattare una buona foto naturalistica, specialmente d'animali, non è, nella maggior parte dei casi, semplice e rapida. Si parte dalla conoscenza di quello che è il soggetto dell'immagine, trattandolo come un vecchio amico, con tutti i suoi comportamenti abituali ma consapevoli di dover essere sempre pronti ad immortalare una scena originale o non prevista.
L'ultima innovazione tecnica delle macchine fotografiche, degli obiettivi e delle pellicole non è così indispensabile per ottenere dei risultati esaltanti. Di certo il progresso tecnico ha modificato radicalmente i risultati che si possono mediamente ottenere, rendendo molto più facili le riprese "generiche", ma per ottenere dei buoni risultati con la foto naturalistica non è necessario andare al di là di una macchina, un obiettivo di focale adeguata e, magari, un esposimetro a mano che misuri la luce incidente. Importante è avere conoscenza del soggetto.
Il risultato, in definitiva, dipende dal fotografo, non dall'attrezzatura.
Agostino Maiello © 10/2001
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Riccardo Oggioni appartiene alla Società Italiana di Caccia Fotografica (SICF), una delle associazioni di fotografia naturalistica esistente oggi in Italia, e sta per uscire in libreria con un libro fotografico intitolato "ACQUE" (nei negozi di libri dalla metà di novembre 2001 - edito dalla Pubblinova Edizioni Negri ed in vendita su Nadir).
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