SONY E 55-210 F/4.5-6.3
Test del piccolo ed economico zoom per il formato APS-C con baionetta E
Rino Giardiello, giugno 2016

Il Sony E 55-210 F/4.5-6.3 è indubbiamente la scelta migliore e quasi obbligata per chi utilizza il corredo Sony Alpha con baionetta E nel formato APS-C (quello che una volta era il "corredo NEX").

Ho appena finito di utilizzare il Nikon 70-200 F/2.8 sulla D800 per l'articolo "Zoom 70-300 a confronto" e prendere in mano il Sony 55-210 fa quasi impressione per quanto è piccolo e leggero, cosa normale visto l'abbondante uso di materie plastiche e la scarsa luminosità, ma la cosa buona è l'impressione di ottima realizzazione: se pesasse di più, potrebbe sembrare un obiettivo ben più costoso ed importante.

Sony è esperta da molti anni nell'utilizzare splendidamente i materiali plastici che hanno anche dimostrato di durare nel tempo e, del resto, i cruscotti della Mercedes sono in plastica come quelli della Panda, ma che differenza! Come dice un mio amico ingegnere, c'è plastica e plastica ed è sbagliato generalizzare, ma capisco che per noi comuni mortali esista semplicemente la "plastica" contro il resto del mondo (metallo, legno, vetro…).

Il Sony E 55-210 F/4.5-6.3, messo in commercio a fine 2011, viene prodotto in Thailandia ed è lì che è stato acquistato tramite la nostra collaboratrice Naziya l'esemplare che utilizziamo in redazione su un corpo Sony A6000.

Sul campo
La qualità costruttiva è molto buona e lo zoom sembra di una classe superiore come tutti gli obiettivi ed i corpi della serie NEX poi divenuta Sony Alpha con baionetta E (grazie Sony per avermi costretto ad usare 5 parole - e dovrei anche aggiungere "nel formato APS-C" - anziché 2).

Si nota che è stato progettato anche per le riprese video in quanto lo zoom è molto morbido e fluido da usare (è possibile zoomare durante le riprese video senza vedere incertezze, ovviamente se la mano dell'operatore è buona) e l'autofocus è estremamente silenzioso e veloce. Lo zoom è stabilizzato e, da quello che abbiamo potuto verificare in tutte le nostre foto anche con tempi molto lenti, è molto efficiente: al di là di quello che dichiara la Sony nelle brochure, è facilissimo guadagnare almeno 3 stop rispetto alla propria consueta soglia del mosso.

Foto © Nadir Magazine - Test Sony 55-210

Ho scattato questa foto in condizioni di scarsa luminosità in modo da arrivare a 1600 ISO ed ai limiti del mosso con una vecchia Sony NEX-5 che ancora funziona benissimo. La foto è stata scattata a 55mm a tutta apertura con 1/4 di secondo e, come si può vedere dal crop al 100%, non è mossa o lo è appena un poco. Si nota invece la resa ai bordi dignitosa ma non eccelsa a TA.

Sul corpo Sony A6000 la messa a fuoco è sempre stata precisa e veloce a tutte le lunghezze focali, anche la più lunga, ma le cose vanno bene anche sulla NEX-5 che è di tutt'altra generazione. Opinione personale, non amo le ottiche così grandi (per quanto il 55-210 non sia certo "grande") su corpi così piccoli, ma ho visto che per molti miei amici e colleghi questo non è un problema neanche con le Sony A7, per cui riflettete sulle vostre abitudini o provatelo prima di procedere all'acquisto.

© Nadir Magazine - Test Sony 55-210

L'escursione focale del Sony 55-210, pur non essendo da mozzare il fiato è notevole (non dimentichiamo che 200mm sull'APS-C equivalgono ad un notevole 300mm). In alto le foto intere e, sotto, i crop al 100% delle parti centrali. Osservando le foto al 50% sul monitor, la resa è decisamente buona per la fascia di prezzo.

Il trattamento antiriflessi è buono nella maggior parte dei casi e non c'è flare a causa delle alte luci fuori campo (eclatante il caso del Minolta 24-105), ma il sole o una forte fonte luminosa nell'inquadratura o appena fuori campo creano riflessi abbastanza vistosi che è possibile perdonare solo perché nella norma per la fascia di prezzo e molti obiettivi similari blasonati e costosi non fanno di meglio.

© Nadir Magazine - Test Sony 55-210

Molto buono il controllo dell'aberrazione cromatica, assente alle focali più lunghe ed appena visibile a quelle più corte, problema relativo perché i corpi Sony come la A6000 sono perfettamente in grado di eliminarla del tutto oltre a correggere la distorsione (già molto moderata) e la vignettatura (abbastanza evidente a 55mm a tutta apertura, inavvertibile da 100mm in su, scompare diaframmando ad F/8).

Il bokeh non è splendido, ma comunque morbido e non si può chiedere di più ad uno zoom di questa fascia di prezzo.

Foto © Nadir Magazine - Test Sony 55-210

Lo sfocato a TA alla focale di 55mm del Sony 55-210.

Foto © Nadir Magazine - Test Sony 55-210

Lo sfocato a TA alla focale di 210mm del Sony 55-210.

La nitidezza al centro è sempre buona e la resa è costante a tutte le lunghezze focali ed a tutti i diaframmi, perdendo un po' solo a 210mm. Diaframmando ad F/8 ed F/11, diaframma ottimale per questo zoom, centro e bordi sono abbastanza uniformi e, sul campo, non si nota nessuna differenza alle due focali estreme.

Naziya © Nadir Magazine - Test Sony 55-210

Naziya molto felice con lo zoom Sony 55-210 che ben completa il suo corredo Sony.

Conclusioni
Non sarà il primo della classe, ma è senz'altro uno dei migliori zoom APS-C disponibili per il "Sistema Sony E" intorno ai 200 Euro e, in ogni caso, un acquisto quasi obbligato per chi possiede una mirrorless come la Sony A6000 che riesce a tirarne fuori il massimo. Come dicevo, non amo adoperare obiettivi troppo grandi su corpi così piccoli, ma se non è un problema per voi, prendete in considerazione - anziché portarvi due obiettivi (lo standard 16-50 ed il 55-210) il valido zoom Sony 18-200 che, di solito, equipaggia le videocamere della serie NEX. Almeno eviterete di cambiare continuamente obiettivo e, in viaggio, questo significa molto stress in meno oltre a meno rischi di far arrivare la polvere sul sensore.

Rino Giardiello © 06/2016
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