SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art
Migliorare il già ottimo
Test approfondito sul campo
Rino Giardiello, maggio 2024

SIGMA ha in catalogo da anni un ottimo zoom 24-70/2.8 DG DN Art, ma era ora di dargli una rinfrescata e cercare di migliorare un già ottimo prodotto.

Review Sigma 24-70 II Art

Nella foto, il nuovo SIGMA 24-70/2.8 Art confrontato al piccolo e compatto fratellino SIGMA 28-70/2.8 della serie Contemporary. I quattro millimetri in meno alla focale grandangolare ampliano notevolmente le possibilità di utilizzo di questo nuovo e comodo zoom tuttofare.

Tantissimi fotografi hanno adottato da anni il SIGMA 24-70/2.8 DG DN della serie Art per fotocamere mirrorless full frame (ovviamente è usabile anche su fotocamere APS-C con il relativo fattore di crop), uno zoom dalla resa ottima e dalla notevole luminosità, solido e ben costruito, magari un po’ troppo grande e pesante come la maggior parte dei SIGMA della serie Art della precedente generazione.

Review Sigma 24-70 II Art

Vecchi libri e antichi merletti. Poca luce e tanta atmosfera ben riprodotta dal SIGMA 24-70/2.8 Art II alla focale di 54mm. Notevole la nitidezza, ma guardate la sensazione di "spessore" dei tre libri sulla destra o il materiale rovinato della base della lampada. Sono queste cose che, nel mondo reale, fanno la differenza. La stessa sensazione di profondità la troviamo nella foto sottostante scattata in un giorno di mercato a Pescara.  

Sigma 24-70 mercato Pescara

In mano
Il nuovo SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art, purtroppo, non ha dimensioni molto diverse (è più corto di soli 2mm), ma il peso diminuisce di ben 90g che senz’altro fanno piacere. La larghezza massima (per intenderci, quella della parte anteriore con la lente frontale) dei due zoom è quasi identica, ma il nuovo modello è ben più snello sul barilotto e l’effetto visivo globale ne trae beneficio: oltre all’estetica, si tiene anche meglio in mano. A vederli uno affianco all’altro, il nuovo SIGMA 24-70 sembra ben più piccolo. Il paraluce e la ben imbottita custodia di protezione sono in dotazione.

Altre differenze che balzano agli occhi sono la presenza della ghiera dei diaframmi, assente nel precedente modello, un tasto addizionale AFL per le riprese in verticale ed un utile pulsante di blocco per lo zoom (serve ad evitare che l’obiettivo si possa allungare a causa del proprio peso se tenuto in posizione verticale).

I grandi cambiamenti sono sotto al cofano con un evidente miglioramento della qualità delle immagini, della velocità dell’autofocus e delle prestazioni in generale. SIGMA dichiara che gli sviluppi tecnologici ed i nuovi vetri hanno permesso di ottenere nuove lenti asferiche più sottili e con un alto grado di correzione delle aberrazioni cromatiche e del coma, caratteristiche che contribuiscono alle prestazioni sempre più elevate, soprattutto ai bordi.

Review Sigma 24-70 II Art

Il 24mm, rispetto al 28mm, comincia ad essere - per me - un vero grandangolare e, a parte i preziosi gradi di angolo di campo in più, mi piace la resa prospettica più accentuata.

Sul campo
Il nuovo SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art, sin dai primi scatti, mostra subito la stessa, bella resa del fratello più anziano e, senza ingrandire le foto, non si vedono grandi differenze: bei colori, immagini molto pulite, notevole senso di tridimensionalità. Le differenze si notano cominciando ad ingrandire: senza dover arrivare al 100%, si percepisce subito che la risolvenza è più elevata e si mantiene costante dal centro ai bordi. Il vecchio 24-70 iniziava a perdere risolvenza già a 2/3 del campo per poi precipitare ai bordi, il nuovo mantiene benissimo fino a 2/3 del campo e peggiora di poco ai bordi estremi. Ho già rilevato questa tendenza con gli ultimi obiettivi SIGMA provati: i bordi, contrariamente alla "vecchia scuola", sono sempre incredibilmente corretti e nitidi, solo di poco inferiori al centro. SIGMA punta sempre di più alla “qualità globale” dell’immagine ed a realizzare obiettivi che vadano bene in tutte le condizioni d’utilizzo.

Molto buono il trattamento antiriflessi - il solito Super Multi Strato brevettato da SIGMA - soprattutto tenendo presente il notevole diametro della lente frontale e, per ottenerne, bisogna proprio mettercisi d’impegno. In situazioni estreme, qualche piccolo riflesso colorato ed una leggerissima perdita di contrasto vicino alla fonte luminosa.

Review Sigma 24-70 II Art

Il trattamento antiriflessi svolge bene il suo compito: ho dovuto cercare con cura una situazione per metterlo in crisi e, alla focale di 24mm, sono riuscito ad ottenere dei riflessi ed una leggera perdita di contrasto al centro della foto in alto, ma bastava spostarmi di pochissimo per evitarli. In basso, nella stessa situazione ma a 70mm, praticamente nessun riflesso ed una foto ben contrastata senza interventi in postproduzione.

Review Sigma 24-70 II Art

Nitidezza a 24mm
Ottima al centro anche a tutta apertura. I bordi estremi sono solo leggermente inferiori e pareggiano intorno ad F/8.

Nitidezza a 50mm
A 50mm il SIGMA 24-70 ha ben poco da invidiare alle ottiche fisse. Ottima nitidezza al centro ed i bordi sono di poco inferiori: si fatica a trovare le differenze già ad F/5.6.

Review Sigma 24-70 II Art

Nitidezza a 70mm
Ottima resa al centro, bordi leggermente inferiori, ma ben sfruttabili per un uso generale (non di certo per fare riproduzioni che non sono il motivo per cui si compra uno zoom). Basta diaframmare un po’ per ritrovarsi tra le mani un ottimo 70mm che permette anche di fare delle foto macro non troppo impegnative.

Review Sigma 24-70 II Art

Le aberrazioni cromatiche sono ben corrette e, con il tocco finale delle correzioni via firmware, l’obiettivo è praticamente perfetto; resta giusto un minimo di purple fringing in situazioni estreme di alto contrasto di illuminazione. Coma molto ridotto e poca distorsione a barilotto a 24mm che diventa a cuscinetto a 70mm, entrambe del tutto eliminate con il profilo incorporato.

Il gruppo di lenti che regola la messa a fuoco è più piccolo e leggero del precedente. Questo, abbinato al nuovo motore interno HLA, porta - a detta di SIGMA - ad una velocità di quasi tre volte superiore a quella del vecchio modello. Non ho potuto verificare l’effettiva velocità in maniera precisa, ma sul campo il nuovo 24-70 è più veloce del precedente modello e si avverte.

Sigma 24-70 Art elettrauto

Sigma 24-70 elettrauto chiave inglese

Review Sigma 24-70 II Art

Bokeh
Mi aspettavo di più da questo nuovo 24-70 visto che i più recenti obiettivi SIGMA hanno uno sfocato molto morbido e progressivo. In termini assoluti non è affatto male, ma la resa delle aree fuori fuoco è molto simile a quella del vecchio 24-70 e del 28-70, vale a dire un po’ “dura”. La transizione dalle aree nitide a quelle sfocate è abbastanza progressiva. La qualità dello sfocato (non la quantità), a pari valore di diaframma, è abbastanza diversa a seconda delle lunghezze focali ed alla distanza dal soggetto: in alcuni casi, in particolare a 70mm a tutta apertura (vedi foto in alto), è decisamente gradevole. La foto, anche se ridotta, mostra comunque la nitidezza elevatissima di questo obiettivo senza dover ricorrere ad alcun aumento in postproduzione che, anzi, risulta controproducente perché aggiunge uno sgradevole effetto bordo.

Review Sigma 24-70 II Art

Macro
Le capacità macro del nuovo SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art sono appena un po’ migliori di quelle del precedente modello: la distanza minima di messa a fuoco scende da 18cm a 17cm alla focale più corta con un ragguardevole rapporto d'ingrandimento di 1:2.7, ma questo significa toccare il soggetto con il paraluce che va rimosso, cosa che non mi piace perché si rischia di fare ombra sul soggetto e, se si tratta di un insetto, senz’altro scapperà. Preferisco la maggiore distanza dal soggetto alla focale di 70mm con il più modesto rapporto d’ingrandimento di 1:4, ma la notevole risolvenza dell'obiettivo permette di effettuare eventuali crop senza che la qualità dell’immagine ne risenta e - sul corpo SIGMA fp L - senza ritrovarsi un francobollo tra le mani. La qualità è impressionante, basta guardare il dettaglio al 100% della foto all'orologio scattata a 24mm: ha poco da invidiare a quella di un vero obiettivo macro.

Macro Sigma 24-70 II Art

Notevole la tridimensionalità e l'effetto presenza del nuovo SIGMA 24-70 Art con una resa molto vivida e naturale. La foto in basso è ricavata senza modifiche dalla JPG in-camera. Di seguito, un particolare al 100%. Da notare come non ci sia nessuna perdita di contrasto nonostante il sole diretto nell'inquadratura.

Review Sigma 24-70 II Art

Review Sigma 24-70 II Art

Conclusioni
Il nuovo SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art è il degno erede del modello precedente che ha accompagnato fedelmente sul campo tanti fotografi professionisti e amatori che volevano uno zoom di alta qualità e luminosità. Le prestazioni sono ancora migliori, senz’altro ai vertici per gli zoom di questo range di lunghezze focali e luminosità, con una velocità di messa a fuoco e reattività che può sorprendere. La messa a fuoco sul corpo SIGMA fp L si è sempre rivelata precisa e silenziosa, ottima anche per le riprese video. Apprezzabile il minor peso che, insieme alla maggiore snellezza del barilotto, rende questo zoom più confortevole da usare a mano libera. Molto elevato il livello di rifinitura, quello tipico della qualità Made in Japan di alto livello, orgoglio di SIGMA. Uno zoom altamente consigliabile per chi vuole tanta qualità e luminosità ad un prezzo ben inferiore a quello degli obiettivi originali che non offrono di più.

Rino Giardiello © 05/2024
Riproduzione Riservata

Caratteristiche a confronto vecchio / nuovo modello:
Lenti: 19 lenti in 15 gruppi
Apertura: F/2.8 fisso
Minima distanza di messa a fuoco: 18cm(W) - 38cm(T) / 17cm(W) - 34cm(T)
Diametro filtri: 82mm
Dimensioni L-Mount: 87.8mm x 122.9mm / 87,8mm x 120,2mm
Peso L-Mount: 835g / 745g

Conclusions
The new SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art is an excellent lens and the quality of the images is incredible in all situations, even better than the old SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN Art. The images are very beautiful as well as sharp, always very airy and three-dimensional: a friend of mine called them "crystal clear". Sigma has not skimped on special glass and aspherical lenses to reach these goals. Also great for videomakers because of the speed and quietness of the internal autofocus and the compact size. The new SIGMA 24-70mm F2.8 DG DN II Art is also protected from dust and splashes. It was designed to minimize flare and ghosting and every single lens undergoes SIGMA’s proprietary MTF measuring system. Mount Conversion Service available. “Made in Aizu, Japan” craftsmanship. It is a lens that sure will be loved and appreciated, perfect for professionals and who wants the highest quality at a fair price.

Principali caratteristiche
• Compatibile con autofocus ad alta velocità
• A prova di spruzzi e polvere
• Trattamento antiriflessi Super Multi Strato brevettato da Sigma
• Ghiera dei diaframmi
• Compatibile con SIGMA USB DOCK UD-11 (venduto a parte / solo per L-Mount)
• Schema ottico che minimizza flare e immagini fantasma
• Compatibile DMF, AF+MF (solo per innesto Sony E-Mount)
• Messa a fuoco interna
• Ogni singolo obiettivo è testato con il sistema MTF "A1", proprietario SIGMA basato su sensore Foveon
• Diaframma rotondo a 11 lamelle

Articoli correlati
Videorecensione del SIGMA 24/1.4 DG DN Art su YouTube
Test SIGMA 20/1.4 DG DN Art
Videorecensione del SIGMA 20/1.4 DG DN Art su YouTube
• Videorecensione del SIGMA 24/3.5 DG DN Serie I su YouTube
• Videorecensione del SIGMA 28-70/2.8 DG DN Contemporary su YouTube
• Il nostro canale su YouTube. Sottoscrivilo per restare sempre informato e aiutarlo a crescere.
La sezione di Nadir interamente dedicata a SIGMA (fotocamere, obiettivi, software, etc...)
Test SIGMA fp, compatta e modulare, la prima fotocamera mirrorless Bayer di SIGMA
Test SIGMA 105/2.8 Macro DG DN Art
• Videorecensione prime impressioni SIGMA 35/2 e 65/2 Contemporary Serie I
• Videorecensione test approfondito SIGMA 35/2 DG DN Contemporary Serie I
• Videorecensione SIGMA 105/2.8 Macro DG DN Art