PENTAX 645
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UNA 4,5x6 VERSATILE COME UNA REFLEX 35 mm
L'approfondito test su Reflex FotoTest di dicembre 1986
IL TEST PRATICO DI NADIR
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CARATTERISTICHE FORNITE DAL FABBRICANTE:
Pentax 645 fotocamera reflex monobiettivo 6x4,5 cm. Corpo n. 1002312.
OBIETTIVO: Pentax-A 75 mm f/2,8 con innesto a baionetta Pentax 645A; n.4009244.
OTTURATORE: con tendine in tela a movimento verticale sul piano focale controllato elettronicamente con tempi di scatto da 15 secondi a 1/1000 di sec, più posa B, sincro-X ad 1/60 di sec e tempo di scatto meccanico ad 1/60 di sec.
MIRINO: pentaprisma fisso dotato di telemetro centrale ad immagine spezzata con corona di microprismi ed area esterna di messa a fuoco; possibilità di regolazione diottrica da -5 a +2; vetri di messa a fuoco intercambiabili; i Led indicano i tempi di scatto, i diaframmi, il segnale di compensazione dell'esposizione, il segnale indicatore di impostazione di valori al di là dei limiti esposimetrici, segnale di pronto lampo e di conferma della corretta esposizione, posa B e di funzionamento dell'otturatore dell'obiettivo. SISTEMA ESPOSIMETRICO: programmato, a priorità dei tempi, a priorità dei diaframmi, con il lampeggiatore in TTL e programmato. Le fotocellule GPD nel mirino leggono in modo bilanciato al centro l'area del vetro di messa a fuoco; gamma di lettura EV 3-19 (a 100 ISO); sensibilità ISO da 6 a 6400; compensazione dell'esposizione da +3 a -3 diaframmi con variazioni di un diaframma, interruttore di esposizione. LAMPEGGIATORE: dedicato TTL con zoccolo di innesto nel contatto caldo; nell'esposizione TTL la fotocellula GPD posta nella scatola dello specchio legge direttamente la luce riflessa dalla pellicola durante l'esposizione, mentre il tempo di sincronizzazione viene impostato automaticamente in tutti i modi di esposizione eccetto che in manuale; attacco PC ausiliario.
ALTRE CARATTERISTICHE: le pile poste nell'impugnatura alimentano l'otturatore, gli indicatori di esposizione, il motore di avanzamento incorporato; il pannello esterno a cristalli liquidi indica i valori f/ nell'esposizione a priorità di diaframmi, l'esposizione a priorità dei tempi, l'esposizione programmata, l'esposizione a priorità dei diaframmi con l'obiettivo impostato manualmente, il tempo di scatto consigliato in manuale, 1/60, posa B, il funzionamento dell'otturatore dell'obiettivo, il fattore di compensazione dell'esposizione, la sensibilità ISO della pellicola, il contafotogrammi, il segnale di pronto-lampo; dorsi portapellicola intercambiabili per tipo 120 (15 pose), 220 (30 pose) e 70mm (circa 90 pose), avanzamento automatico al primo fotogramma, scatto singolo od in sequenza, predisposizione per esposizioni multiple, tempo di scatto meccanico di 1/60 in manuale ed avanzamento manuale della pellicola, prese per scatto a distanza e per cavalletti in posizione verticale od orizzontale; luce di illuminazione del pannello a cristalli liquidi, interruttore di attivazione dei Led, taschina memorizzatrice della pellicola in uso, spegnimento automatico dell'apparecchio, levetta di controllo della profondità di campo, circuito di memoria incorporato, pulsante di scatto elettromagnetico, impugnatura asportabile.
PILE: sei pile AA da 1,5 volt alimentano la fotocamera, una pila al litio (durata minima 5 anni) fornisce energia al circuito della memoria dei dati ed è sostituibile presso i Centri di Assistenza autorizzati.
PREZZO: lire 2.380.000 con l'obiettivo 75mm f/2,8.
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Un corpo particolarmente compatto e moderno che ha fatto scuola.
La solita, efficiente lettura media a prevalenza centrale dell'esposimetro.
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L'Asahi Pentax ha probabilmente acquisito nella progettazione di apparecchi reflex di diverso formato una esperienza superiore a quella di qualsiasi altro costruttore. Quando per prima introdusse la reflex 6x7 e successivamente la piccola reflex formato 110, entrambe ricordavano molto la configurazione di un apparecchio reflex Pentax 35mm. Tuttavia, con la 645 la Pentax rompe con la tradizione; non solo la propria, ma anche quella consolidata degli apparecchi 4,5x6. La Pentax 645 non assomiglia affatto ad un apparecchio 35mm. Essa presenta la classica configurazione a cubo, comune alla maggior parte delle reflex 6x6 medio formato, siano esse di formato quadrato (6x6) oppure rettangolare (6x4,5 o 6x7). Perché stavolta non si è ricorsi alla forma di una reflex 35mm? Perché il formato 6x4,5 avrebbe richiesto una fotocamera tipo 35mm in grado di scattare una foto di formato verticale impugnandola nel modo tradizionale (dato che la pellicola deve viaggiare orizzontalmente e la sua altezza verticale è di 6 cm). Per tale motivo la fotocamera avrebbe dovuto essere impugnata verticalmente per scattare foto di taglio orizzontale (le quali costituiscono la maggior parte delle foto scattate). Una volta decisa la forma a cubo, la più logica, la Pentax è passata a risolvere i due problemi principali: 1) in che modo produrre una fotocamera 6x4,5 diversa da quelle realizzate dalla Mamiya e dalla Bronica, e 2) come fare in modo da poterla maneggiare ad altezza d'occhio con una praticità maggiore di qualsiasi altra fotocamera a cubo presente o passata. Entrambi i problemi sono stati risolti mediante decisioni progettuali coraggiose e radicali. L'intento era quello di creare una reflex estremamente compatta dotata della facilità di funzionamento e delle caratteristiche di una reflex 35mm ricca di particolarità. Ma per fare ciò si rendevano necessari alcuni sacrifici, il più importante dei quali era l'eliminazione della possibilità di avere dorsi e mirini intercambiabili. Ciò che è stato ottenuto è indubbiamente una reflex 6x4,5 che si maneggia come una reflex 35mm a funzioni multiple, più facilmente rispetto a qualsiasi altra medio formato e che in molti punti coincide con le capacità e la praticità di una reflex 35mm di livello superiore. In che modo i progettisti Pentax sono riusciti ad ottenere ciò ed in che modo funziona la fotocamera verrà descritto in questo testo, così come sarà descritto il modo con cui operare con questa insolita fotocamera.
Sicuramente la prima domanda logica che qualsiasi fotografo in 35mm si porrà davanti alla Pentax 645 sarà: «Qual è il modo migliore di impugnare questo apparecchio»? Anche se la forma è quella di un cubo, stranamente la risposta è: «proprio come una fotocamera 35mm». Sostenete la fotocamera nel palmo della mano sinistra con le dita in avanti in modo che possano impugnare l'obiettivo per la messa a fuoco e la variazione dei diaframmi. Con la mano destra impugnate non il lato destro dell'apparecchio, ma quella parte che ne sporge sulla destra, cioè l'impugnatura che funge anche da contenitore per le 6 pile AA che alimentano la fotocamera. Sebbene l'inclinazione in avanti dell'impugnatura possa apparire strana, essa fornisce un eccellente bilanciamento, tale che, anche quando impugnate la fotocamera solo per l'impugnatura, essa non è sbilanciata in avanti, ma conserva un buon orientamento livellato (ovviamente a meno che non montiate un teleobiettivo). La superficie gommata zigrinata consente un'ottima e stabile impugnatura con l'indice che cade naturalmente sull'ampio e vistoso pulsante di scatto cromato (dotato di filettatura per l'attacco di un cavetto di scatto a distanza). Portate ora la fotocamera ad altezza d'occhio. Santo cielo, sembra proprio una reflex 35 mm! Solamente il peso e le dimensioni ne tradiscono il formato maggiore. Per caricare la 645, sollevate la chiavetta del dorso portapellicola e ruotatela di 90° in senso antiorario nella direzione della freccia fino a far collimare due punti rossi. Il dorso portapellicola può essere ora rimosso. Non è possibile far scattare l'otturatore senza pellicola nella fotocamera a meno che non sia stato rimosso il dorso ed il funzionamento della fotocamera non è possibile a meno che non sia carica. Il portapellicola si carica con pellicola a rullo allo stesso modo di altre reflex di medio formato e non presenta difficoltà particolari né facilitazioni degne di nota (i dorsi 70 mm non sono risultati disponibili al momento del test). Avvolgete manualmente la coda di carta fino a che una ben marcata linea a freccia collimi con il simbolo rosso presente sul rocchetto ricevente del portapellicola. Reinserite quindi il dorso nella fotocamera. Premendo il solido e ben collocato interruttore a scatto su 'ON', il motore avvolge la pellicola fino al primo fotogramma che viene mostrato nella finestrella siglata «EX» del pannello a cristalli liquidi.
Per impostare la sensibilità della pellicola, premete il pulsante ISO posto sulla parte superiore sinistra della fotocamera tenendo premuti contemporaneamente i pulsanti di selezione posti a destra. I valori della sensibilità scorreranno nella finestrella delle funzioni del pannello a cristalli liquidi. Quando appare il valore desiderato, rimuovete la pressione sui pulsanti e lasciate quello ISO. Quale modo di esposizione in automatismo desiderate usare? Una volta posta su "A" la scala dei diaframmi dell'obiettivo, potete premere il pulsante «MODE». Sebbene nel pannello a cristalli liquidi, durante l'esposizione programmata, non appaiano né i tempi di scatto né i diaframmi e nei modi di esposizione a priorità dei diaframmi o dei tempi appaiano solo gli uni o gli altri, tutte le informazioni sono chiaramente visibili all'interno del mirino mediante numeri composti da luminosi Led rossi su sfondo nero in un inserto posto nell'angolo in basso a destra dello schermo di messa a fuoco. I Led sono attivati sia premendo leggermente il pulsante di scatto che premendo il pulsante di controllo «LED». A volte si usa l'uno, a volte l'altro. I Led restano accesi per circa 30 sec.
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Mediante i pulsanti selettori posti a destra è possibile scegliere tra esposizione programmata, automatismo a priorità dei diaframmi od a priorità dei tempi (l'impostazione appare nella finestrella dei modi di funzionamento del pannello a cristalli liquidi come «Auto P», «Auto» con il valore di f/ od «Auto» con il tempo di scatto). Il pannello a cristalli liquidi può essere illuminato per consentire la visione con scarsa luminosità, premendo un pulsante posto a sinistra con un circolo inciso. La luce resta accesa per circa 12 sec. Le regolazioni possibili sono in valori di 1/2 diaframma ed i tempi vanno da 15" fino ad 1/1000 di sec. I valori messi effettivamente in atto, tempo di scatto o diaframmi od entrambi in esposizione programmata, sono infinitamente variabili sui valori intermedi.
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Per il funzionamento in manuale, premete il pulsante di sblocco dei diaframmi sull'obiettivo e ruotate la ghiera su qualsiasi valore di diaframma desideriate. Utilizzando i pulsanti selettori potete impostare il tempo di scatto prescelto. Il pannello a cristalli liquidi indicherà una "M" ed il tempo di scatto selezionato. Nel mirino vedrete i Led mostrare il vostro tempo di scatto e dei simboli "o1, o2, o3 o -1, -2, -3" indicandovi di quanto siete lontani dall'esposizione corretta. La lettera "o" sta in questo caso per «overexposure», sovraesposizione. Quando voi ed il sistema esposimetrico della fotocamera andate d'accordo, appare un "OK". Se la vostra regolazione è in eccesso od in difetto di più di 3 diaframmi, i simboli +3 o -3 lampeggiano. L'esatto quantitativo di compensazione dell'esposizione da voi impostata appare nel pannello a cristalli liquidi solo come valori interi di EV. (Sfortunatamente, tale regolazione non può essere variata in quantità minori). ll display a Led nel mirino mostra un più od un meno.
Portando la fotocamera a livello dell'occhio, osserverete uno schermo di messa a fuoco di dimensioni e luminosità notevolmente simili a quello di una reflex 35 mm di classe superiore, grazie all'insolito mirino telescopico posto sulla fotocamera. Lo schermo può da principio apparire annebbiato, situazione facilmente rimediabile ruotando l'anello gommato posto attorno all'oculare, regolando in tal modo la correzione diottrica al vostro occhio. Anche se la gamma diottrica è ampia, la Pentax realizza oculari correttivi aggiuntivi per coloro che necessitano di correzioni superiori. L'anello attorno all'oculare presenta delle indicazioni incise in modo da poter regolare la correzione che vi necessita, ma riteniamo che tali indicazioni dovrebbero essere di colore bianco per facilitarne la visibilità. Telemetro ad immagine spezzata, corona di microprismi e area smerigliata esterna di messa a fuoco ricordano e sono utilizzati come quelli di una reflex 35mm. Chi porta gli occhiali è in grado di vedere l'intera area dello schermo e le informazioni nel mirino. Il telemetro ad immagine spezzata è facilmente utilizzabile con obiettivi dotati di aperture massime fino a f/5,6 ma, con un accurato posizionamento dell'occhio, si può giungere anche a 1/2 diaframma in più.
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La pressione sul pulsante di scatto provoca una rapida azione con una rumorosità non molto superiore a quella di una reflex 35mm. In 1,6 secondi (secondo le nostre prove), scattando ad 1/125 di sec o con un tempo più rapido, la fotocamera effettua l'esposizione, avanza la pellicola e ricarica l'otturatore per l'esposizione successiva. Potete scegliere tra scatti singoli o in sequenza (ottenibili mantenendo la pressione sul pulsante di scatto dopo aver posto il controllo su «C»). Un intero rullo d 15 fotogrammi può essere scattato in 24 sec. Dopo l'ultimo fotogramma, la pellicola è automaticamente avvolta completamente sul rocchetto ricevente per essere rimossa.
Secondo la Pentax, con un set di pile alcaline è possibile scattare 250 rulli di pellicola 120. Siamo rimasti al di sotto di tale quantità, ma non abbiamo comunque avuto alcuna necessità di sostituire le pile durante le nostre prove. Il lato destro della fotocamera presenta un solo comando, la grande, facilmente raggiungibile ed azionabile levetta di controllo della profondità di campo. Il dorso della fotocamera presenta il gancio di apertura e l'adiacente taschina memorizzatrice della pellicola in uso. In alto a sinistra troviamo la rotella zigrinata per selezionare lo scatto singolo (S) o continuo (C). Il lato sinistro della fotocamera contiene molti comandi. Vi è un contatto PC non dedicato per il lampeggiatore, una ghiera di controllo per le esposizioni multiple, un ampio attacco in posizione verticale per il cavalletto, la finestrella rossa indicatrice di avanzamento e l'imbocco per la manopola di avanzamento manuale della pellicola. Tale imbocco può essere infatti utilizzato per azionare manualmente la 645 in caso di pile scariche. Basta svitare la manopola di avvolgimento manuale dal fondello della fotocamera ed avvitarla nell'apposito imbocco. E' quindi possibile far avanzare la pellicola ruotando la manopola (adeguatamente zigrinata) in senso orario fino all'apparizione del segnale rosso di avanzamento, il quale indica che la pellicola è stata posizionata e che l'otturatore è carico. Una leggera rotazione della manopola in senso antiorario farà scattare manualmente l'otturatore al tempo di 1/60 di sec. E' possibile continuare ad operare in questo modo fino alla fine della pellicola. Tuttavia il contafotogrammi non funzionerà.
Sul fondello della 645, oltre all'attacco per il cavalletto ed alla manopola già citata ivi alloggiata, si trovano i contatti per la trasmissione dell'energia e dell'impulso per il pulsante di scatto, i quali sono di solito collegati con l'impugnatura portapile. Rimuovendo tuttavia l'impugnatura ed interponendo un cavetto di prolunga tra l'impugnatura ed i contatti, è possibile azionare a distanza la fotocamera. Con l'impugnatura rimossa (o mentre vengono sostituite le pile), la memoria alimentata da una pila al litio conserva le informazioni sull'esposizione, il numero del fotogramma e la sensibilità della pellicola. Il fondello stesso dell'impugnatura presenta un attacco per una fonte di energia esterna assieme allo sblocco dell'alloggiamento delle pile ed alla vite di attacco alla fotocamera.
Stranamente, questa fotocamera estremamente completa manca di un autoscatto. Sebbene si possa obiettare che si tratta di una fotocamera tendenzialmente professionale e che l'autoscatto sia un accessorio dilettantistico, questo si rivela comodo come cavetto di scatto di emergenza o come sostituto dello scatto a distanza, anche per un professionista. Nella parte superiore della fotocamera, sulla destra vicino al dorso si trovano i pulsanti per variare l'esposizione ed il pannello a cristalli liquidi, mentre l'interruttore principale ed il pulsante di scatto occupano la parte superiore dell'impugnatura; i comandi sono facilmente raggiungibili con l'indice destro mentre la fotocamera è tenuta ad altezza d'occhio. Al centro della parte posteriore del pentaprisma si trova il contatto caldo dedicato TTL (che vedremo più avanti), mentre il lato sinistro della calotta contiene i vari pulsanti di controllo che, sebbene di non facile azionamento a livello d'occhio, non sono tuttavia necessari in tale situazione.
Passando alla parte anteriore della 645, troviamo un ampio pulsante nero con il bordo cromato sull'angolo inferiore sinistro che, è abbastanza ovvio, è il pulsante di sblocco dell'obiettivo. Per rimuovere un obiettivo, premete tale pulsante mentre ruotate l'obiettivo in senso antiorario di circa 60°. Ciascun obiettivo presenta un evidente pulsante arancione su di esso, il quale può essere allineato al pulsante di sblocco anche al tatto mentre si innesta l'obiettivo. Vista anteriormente, la scatola dello specchio ricorda quella di una reflex 35 mm dotata di sette contatti elettrici per trasmettere l'informazione del diaframma dall'obiettivo (e viceversa), la levetta per il diaframma in stop-down e la ghiera con gancio di controllo del blocco del diaframma. Sulla parte inferiore della scatola dello specchio, rivolta verso il piano della pellicola, troviamo una fotocellula GPD per la misurazione della luce del lampeggiatore riflessa dalla pellicola. Sopra la scatola dello specchio si trova il gancio di sblocco del vetro di messa a fuoco il quale, premuto verso sinistra, fa cadere verso il basso la cornice del vetro di messa a fuoco, consentendo la rimozione di quest'ultimo con uno degli altri quattro tipi disponibili: solo con microprismi ed area di messa a fuoco; smerigliato per la messa a fuoco e con grigliatura verticale ed orizzontale.
Mentre viene annunciato un sistema completo di obiettivi, il gruppo iniziale comprende un 45mm f/2,8, 55mm f/2,8, 75mm f/ 2,8, 150mm f/3,5, 80-160mm zoom f/4,5 oltre ad un 300mm f/4 ED. Oltre a ciò, un adattatore consente il montaggio degli obiettivi del sistema Pentax 6x7 nel modo di funzionamento a priorità di diaframmi, manuale, manuale con esposimetro e lampeggiatore automatico TTL. Duplicatori di focale, tubi di prolunga automatici e ad elicoide variabili, obiettivi macro ed un soffietto automatico sono stati annunciati. Ci siamo ovviamente informati sugli obiettivi macro e ci è stato detto che questi avrebbero avuto priorità di realizzazione. Tra gli altri accessori abbiamo: uno stativo macro, un adattatore per montare l'obiettivo invertito, un attacco rapido per il cavalletto, un mirino angolare di 90°, un contenitore portapile separato, cavetti di collegamento, una lente di ingrandimento dell'immagine ed un adattatore che consente il montaggio degli obiettivi Pentax 645 ed il loro impiego in manuale sugli apparecchi Pentax 35mm con innesto a baionetta.
Il sistema flash della 645 è completo. Sebbene sia possibile utilizzare la fotocamera con il lampeggiatore manuale sia attraverso il contatto caldo che con le prese sul corpo macchina o con il lampeggiatore in automatismo diretto da contatto caldo, il sistema più utile di uso del lampeggiatore per la maggior parte degli impieghi è quello con la misurazione automatica TTL utilizzando uno dei tre lampeggiatori Pentax TTL attualmente disponibili. In esposizione programmata, il diaframma TTL del lampeggiatore è selezionato in funzione della sensibilità della pellicola impostata sulla fotocamera. Con pellicola 25 ISO, è impostato f/2,8, ma questo valore lampeggia nel mirino, avvisandovi che anche questo valore non è sufficientemente luminoso. Non è possibile utilizzare la esposizione programmata flash con pellicole a bassa sensibilità. Con pellicola 50 ISO, è impostato f/2,8 ed il programma dà l'OK. La pellicola 100 ISO fornisce f/4, 400 ISO dà f/8, 1000 ISO f/11 e 1600 ISO usa f/16. Il tempo di scatto è impostato automaticamente su 1/60 di sec. durante la ricarica del lampeggiatore. Naturalmente la portata del lampeggiatore in automatismo dipende dalla sua potenza. Se la fotocamera è in automatismo a priorità dei tempi, i diaframmi saranno selezionati automaticamente ed il tempo di scatto verrà impostato automaticamente su 1/60 di sec. Per mantenere pieno controllo del diaframma in funzionamento TTL, c'è bisogno del controllo dell'esposizione a priorità dei diaframmi con la ghiera dei diaframmi posta sul valore che desiderate usare. Il mirino mostrerà il tempo di 1/60 di sec. quando siete pronti allo scatto, ma nessuna indicazione del diaframma, solo l'indicazione "F-". Se desiderate usare il lampeggiatore in automatismo TTL con tempi di scatto più lenti per combinare il lampo con la luce ambiente, potete fare ciò impostando manualmente i diaframmi ed i tempi di scatto al di sotto di 1/60 di sec. Con tempi di scatto più veloci, l'otturatore verrà di nuovo impostato automaticamente su 1/60 di sec. In altre parole, userete in effetti l'esposizione a priorità di diaframmi con il lampeggiatore in automatismo TTL con tempi di scatto lenti. Il lampeggiatore in TTL è inoltre utilizzabile con le regolazioni manuali di f/8 ed 1/60 di sec. Con la regolazione per il lampeggiatore completamente in automatismo, un simbolo a forma di lampo al di sopra del tempo di scatto indicato nel mirino si illumina quando il lampeggiatore è carico e pronto a scattare. Durante la carica, la fotocamera ritorna al modo esposimetrico che era precedentemente impostato. Il simbolo del lampo lampeggia dopo l'esposizione se l'illuminazione è stata sufficiente.
Quasi tutti coloro che hanno collaudato la Pentax 645 ne hanno ricavato un'ottima impressione e sono rimasti sorpresi dal funzionamento e dalla praticità d'uso simili a quelle di una reflex 35 mm. Solo coloro che desideravano una fotocamera di livello maggiormente professionale (la fotocamera non è dotata di mirino a pozzetto, né i dorsi sono intercambiabili a metà pellicola), sono rimasti leggermente delusi. Tuttavia, secondo la nostra esperienza, pochi fotografi sostituiscono effettivamente i dorsi a metà pellicola, ma usano invece tale caratteristica per ricaricare rapidamente la fotocamera a fine pellicola sostituendo un caricatore nuovo a quello appena terminato. Per tale motivo sono disponibili dorsi con caricatori portapellicola aggiuntivi. Ciascuno di questi è fornito con una scatola a tenuta di luce. Tali portapellicola possono essere caricati anticipatamente e sostituiti al caricatore terminato con la stessa rapidità delle fotocamere dotate di dorsi completamente intercambiabili. Per un fotografo attivo che scatta molto e che non è soddisfatto della qualità d'immagine del formato 35 mm, la Pentax ha perciò fornito un sostituto ideale nel medio formato.
Nadir © 06/2003
Pubblicato su REFLEX FOTOTEST di dicembre 1986
Si ringrazia l'Editrice REFLEX per l'autorizzazione alla pubblicazione.
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COME VA L'OBIETTIVO
L'obiettivo di serie, un 75/2.8, è ben rifinito in nero lucido con numeri di buone dimensioni, scale in piedi e metri, nitide scale della profondità di campo, zigrinature sovradimensionate e di facile presa della ghiera dei diaframmi, ghiere gommate di messa a fuoco profondamente zigrinate, indici gialli di allineamento per il montaggio dell'obiettivo.
Prova pratica: Leggerissima morbidezza complessiva a diaframmi più aperti. Notevole miglioramento della nitidezza a f/5,6 con una leggera riduzione a f/22. Flare ben controllato su tutta la gamma. Prestazione media per un obiettivo di questo tipo.
Analisi al banco ottico: Sull'asse, leggera aberrazione sferica primaria sottocorretta, con limite di diffrazione a f/8. Fuori asse, leggero coma misto a leggerissimo astigmatismo, colore laterale su tutta la gamma.
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