Arriva l'estate e molti vanno in vacanza al mare. Qualcuno ha il coraggio di portare la borsa con la fida reflex e gli obiettivi in spiaggia, ma altri preferiscono distendersi e portare con sé una compattina abbastanza economica che permetta di scattare le foto alla famiglia anche in acqua senza molte preoccupazioni.
Secondo me questo è il ritratto dell'utente tipico di questo genere di fotocamere e questo deve essere, pena le più cocenti delusioni. Non sperate di avere la stessa qualità ottica del vostro corredo da fior di milioni né di aver comprato con meno di trecentomila lire l'equivalente di una Nikonos. Prendiamo queste allegre compattine per quello che sono, ricordando che buona parte del prezzo d'acquisto è per lo scafandro anziché per l'ottica.
Cosa offre il mercato
Fino a qualche anno fa il Mercato non offriva un granché. Si passava dalla Nikonos alla Minolta WetherMatic e le pressoché sconosciute SEA&SEA, fotocamere di buona qualità ma note solo a pochi appassionati.
Un bel giorno qualcuno all'ufficio Marketing della Minolta si accorge delle potenzialità del mercato delle subacquee amatoriali ed ecco arrivare la prima compatta sub della Minolta: gialla, bifocale, ben costruita. La moda è lanciata, il filone è scoperto, nascono poco dopo altre compattine simpatiche, automatiche e relativamente economiche. Non mancano persino delle usa-e-getta per accontentare proprio tutti ed aumentare il business.
Tra le più famose abbiamo Canon, Konica e Minolta, ma fino all'anno scorso l'unica che si trovava con estrema facilità era proprio la Canon AS1 Sub.
Oggi la scelta è ricchissima anche di fotocamere APS e belle valigette con dei kit completi. I prezzi sono in genere molto contenuti, tra le 200 e le 300'000 lire per la sola fotocamera e meno di 400'000 lire per i kit.
Un po' controcorrente, la Canon AS1 Sub non si presenta con il solito look giallo delle fotocamere sub. È di un grigio chiarissimo, molto discreta, quasi elegante anche se qualcuno potrà lamentarsi proprio di questa sua "aria normale" che non la fa sembrare una fotocamera subacquea.
Io l'ho scelta perché, tutto sommato, è la più completa delle compatte sub (alcune non sono AF, altre hanno il tempo di esposizione fisso, altre accettano solo pellicole da 100 a 400 ISO) mentre la Canon vanta le stesse caratteristiche delle compatte "terrestri", ma - è bene tenerlo presente - è anche una di quelle che arrivano a minore profondità: solo 5 metri. Se sono pochi o più che sufficienti sta a voi stabilirlo.
Caratteristiche Tecniche
Obiettivo: Canon a 4 lenti, 32mm F/3.5 - Sistema di messa a fuoco AF (fisso sott'acqua) - Messa a fuoco da 45 cm all'infinito (fuori dell'acqua) e da 1 m a 3 m fissi sott'acqua - Macro sub da 45 cm ad 1 m (fissa) - Sensibilità della pellicola: DX da 25 a 3200 ISO - flash incorporato automatico - motore - Dimensioni: 133,5 x 88,3 x 53,6 - Peso: 300 g (senza pila).
Prova sul campo (o dovrei dire "in acqua"?)
Ho provato varie compatte sub e tutte mi hanno lasciato molto insoddisfatto come qualità ottica, scarsina già su una stampa 20x30 cm. La Canon AS1 Sub non fa eccezione, forse un po' meglio della media, ma - oltre alle buone prestazioni dell'obiettivo (vedi più avanti) - almeno mi offre la possibilità di usare la pellicola preferita in una gamma compresa tra 25 e 3200 ISO ed una esposizione sempre corretta dato che ha tutti i tempi ed i diaframmi necessari (altre fotocamere hanno un solo tempo fisso o altri limiti). È facilissima da usare, quanto di più istintivo ed elementare si possa desiderare grazie all'unica manopolona frontale.
L'obiettivo, essendo un 4 lenti tipo Tessar, ha un contrasto molto brillante ed una notevole saturazione cromatica che permette di ottenere delle stampe di notevole effetto, grazie anche ad un po' di vignettatura che scurisce ulteriormente il cielo. Grazie alla gradevole resa dell'immagine ed ai colori brillanti, le foto sembrano decisamente migliori di quello che sono e, del resto, le stampe 20x30 cm scattate al mare al pargoletto, non vanno osservate con il lentino. La risoluzione effettiva, come dicevo prima, non è molto elevata e, facendo delle stampe di formato superiore al 20x30 cm, l'immagine si "spappola" e mostra tutti i suoi limiti.
Anche se la stessa Canon raccomanda di non usare diapositive nel libretto di istruzioni, io ho fatto la prova con un rullino di diapositive da 100 ISO per vedere la precisione dell'esposimetro e devo dire che nel complesso c'è di che essere soddisfatti a parte una dominante magenta che sulle dia fuori dall'acqua è risultata evidente. La dominante magenta, è doveroso specificarlo, non è un difetto ma una caratteristica in quanto viene introdotta per compensare la dominante bluastra delle foto subacquee. La cosa non costituisce un problema usando pellicole a colori in quanto la dominante viene corretta in automatico dai laboratori.
Sott'acqua la Canon AS1 Sub fa quello che può e lo fa dignitosamente fino a 5 metri seppure con il limite della messa a fuoco fissa (l'AF si disinserisce). Non la consiglierei per un servizio da pubblicare su National Geographic, ma per passare una piacevole giornata al mare con la famiglia senz'altro sì, ma anche per andare un po' oltre se le condizioni sono ottimali (bella giornata e acqua limpida). Il consumo dell'unica batteria al litio è abbastanza elevato usando il flash, ma in compenso la fotocamera si è rivelata robusta, affidabile, divertente e di facile manutenzione (basta sciacquarla sotto al rubinetto di casa dopo essere stati al mare).
Rino Giardiello © 09/2000
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