Visto il periodo di ferie, qualche volta può venir voglia di sperimentare anche con la fotografia ed il mezzo che più spesso abbiamo con noi, lo smartphone. Naturalmente la qualità dovremo metterla in secondo piano ma, il risultato sarà comunque appagante visto l'esiguo investimento richiesto e la disponibilità di un nuovo gioco. Claudio Schincariol, professionista esperto di fotografia IR, ci spiega come fare.
Innanzitutto cos'è la fotografia infrarosso?
Attraverso la radiazione infrarossa fotografiamo qualcosa che “non vediamo”, alla quale i nostri occhi non sono sensibili. Ovvero le lunghezze d'onda oltre il rosso con dei risultati spesso inimmaginabili: le foglie degli alberi s'illuminano e diventano evanescenti, i cieli si fanno scuri e le nuvole vi risaltano, conferendo alle immagini un'atmosfera inquietante e surreale.
Proviamo con lo smartphone
Le cose strettamente necessarie: uno smartphone, un filtro IR in poliestere (taglio 740 o 870 nm), un supporto per smartphone su bocchette aria auto, un cavalletto.
Per “il gioco” in questione e scattare fotografie infrarosso con lo smartphone ho utilizzato il mio ormai datato Huawei Mate 7, un supporto a cui è stato rimosso l'aggancio per le bocchette dell'aria auto ed è stata applicata una piastrina filettata con filetto foto, un filtro della Lee 87 ed il mio cavalletto Benro che ovviamente utilizzo anche per le altre fotocamere.
Il filtro è stato ritagliato dall'intero, alla misura dell'obiettivo dello smartphone, per la verità leggermente più grande, è stato fissato solo sulla parte superiore con un piccolo pezzo di nastro adesivo, il resto della tenuta la fa la custodia trasparente dello smartphone.
Il cavalletto è necessario per studiare al meglio l'inquadratura, regolare se possibile l'esposizione che nel caso non ci sia molto sole sarà lunga. Sullo schermo regolate in in modo da ottenere un'immagine abbastanza scura. Quello che dovreste vedere ed ottenere dovrebbe essere più o meno come nella foto che segue. Potete notare che quello che si vede è solamente rosso, nero e quasi bianco sulle zone molto chiare. Ciò ci permette di capire che la filtratura è efficiente, ovvero, stiamo registrando solo infrarosso.
Dopo aver scattato la fotografia infrarosso con lo smartphone e trasferito l'immagine ad un computer potete iniziare la post-produzione con il programma preferito; noi abbiamo utilizzato Photoshop per queste operazioni. Convertiamo l'immagine in bianco e nero aumentando la luminosità dei rossi e dei magenta per ottenere una immagine leggermente più chiara e morbida.
A questo punto potete regolare i livelli, comprimendo leggermente sia sul bianco che sul nero. I medi regolateli in modo da ottenere un'immagine abbastanza chiara, a vostro piacimento.
Vi renderete conto a questo punto che l'immagine diventa abbastanza granosa; a voi la scelta se sfruttare la granulosità aumentandola, oppure ammorbidirla con un effetto flou. Noi abbiamo fatto la via di mezzo, e questo è il risultato.
Ovviamente una soluzione del genere non può offrire il massimo della qualità, però abbiamo scoperto un gioco nuovo che può farci scoprire la magia della fotografia all’infrarosso ed andare avanti con l’attrezzatura fotografica anziché con lo smartphone. Se interessati ad approfondire l’argomento, potete trovare numerose e dettagliate informazioni nel mio sito fotografiainfrarosso.it.
Claudio Schincariol © 08/2017
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