Nel periodo di Natale le città si riempiono di luci e addobbi che le rendono un interessante soggetto anche per l'annoiato fotografo che ci abita tutto l'anno. Una breve prova sul campo del SIGMA 28-70/2.8 DG DN Contemporary in uno dei tanti mercatini che in questo periodo popolano le nostre città. Il valore extra di un gradevole bokeh ed un ottimo trattamento antiriflessi fanno la differenza.
Logicamente l’atmosfera magica si ha la sera con le luci accese ed è qui che le cose si complicano visto che poca luce significa tempi lenti o elevate sensibilità.
Fotografo le luci della città sin dai tempi dell’analogico e le cose sono molto cambiate: con le diapositive a colori non era consigliabile usare alte sensibilità, le fotocamere e le ottiche non erano stabilizzate, se si volevano mantenere basse sensibilità si dovevano utilizzare tempi molto lenti e di conseguenza il treppiedi, ma con il treppiedi ed i tempi lenti addio foto rubate alle persone che, il più delle volte, sarebbero venute molto mosse o diventavano dei fantasmi. Se si volevano fotografare le persone, il bianconero diventava un obbligo e non una scelta.
Il progresso tecnologico ci ha senz’altro regalato una grande facilità operativa perché oggi, anche con la più modesta ed anziana fotocamera digitale, si può scattare tranquillamente a 1600 ISO e basterebbe anche il poco luminoso zoom di serie (di solito F/3.5 alla focale più corta, ma anche F/5.6 a quella più lunga) per divertirsi. Con queste premesse, inutile dire che, con una fotocamera recente come la SIGMA fp L ed uno zoom standard F/2.8 costante a tutte le lunghezze focali (nel mio caso il piccolo SIGMA 28-70/2.8 DG DN della serie Contemporary) non si hanno limiti operativi, ma questo vale per qualsiasi fotocamera e zoom similari a prescindere dal marchio.
Certo, non tutte le fotocamere e gli obiettivi vanno bene allo stesso modo, quindi vediamo insieme alcuni punti fondamentali.
La fotocamera, oltre ad avere una qualità accettabile, una vivace resa cromatica senza doverla pompare in postproduzione e poco rumore anche a 1600 ISO, deve essere veloce e precisa nel mettere a fuoco. Non stiamo parlando di velocità estreme, ma sul campo vi accorgerete subito che è più facile fotografare una Formula 1 che i movimenti imprevedibili di un bambino. Ancora più importante della velocità è la precisione della messa a fuoco. Non serve a niente portare a casa la foto di una anziana signora che canta Jingle Bells se non è a fuoco il viso, ma le orecchie. Può sembrare un esempio esagerato, ma - soprattutto fotografando in teatro - ho verificato spesso questo problema e, per mia fortuna, la SIGMA fp L non è un fulmine, ma è molto precisa.
La resa delle immagini con un corretto equilibrio tra alte e basse luci, colori vivaci ma non esagerati, aiuta molto.
Obiettivi
Adoro fotografare con le ottiche fisse, ma in una situazione del genere la versatilità degli zoom è insostituibile ed oggi si trovano tanti ottimi zoom luminosi e compatti offerti a prezzo ragionevole. Tra quelli a mia disposizione, sono stato molto combattuto tra il solito SIGMA 24-105/4 Art ed il piccolo SIGMA 28-70/2.8 DG DN Contemporary. L’escursione focale del 24-105 resta la mia preferita più che altro per i 24mm, ma alla fine le dimensioni ed il peso del 28-70, insieme alla luminosità di F/2.8 utile per staccare maggiormente il soggetto dallo sfondo ed evitare di salire di sensibilità, mi hanno fatto preferire quest’ultimo. La resa del SIGMA 28-70/2.8 DG DN C è notevole a tutti i valori di diaframma ed a tutte le lunghezze focali (vedi il mio test approfondito su Nadir) per cui non avevo il timore di una resa diversa a seconda delle impostazioni di scatto da dover poi unificare in postproduzione. Grazie al buon bokeh, lo sfocato delle luci natalizie è molto gradevole sia a 28 che a 70mm ed arricchisce le immagini.
Le ridotte dimensioni del SIGMA 28-70 sul piccolo corpo della fp L, mi hanno permesso anche di non dare troppo nell’occhio e mi ha sorpreso essere stato avvicinato da un giovane che, indicando la fp L, mi ha chiesto “Quella piccolina è roba buona, vero?”. Ovviamente era un appassionato di fotografia e la sua curiosità sulla “piccolina” era tanta. Credo di non averlo deluso.
Conclusioni
Godetevi l’atmosfera natalizia senza portarvi dietro la borsa fotografica e chili di attrezzatura. Un piccolo zoom può permettervi di fotografare di tutto senza dover salire troppo di sensibilità, ci guadagnerete in salute e non litigherete con vostra moglie o gli amici. Ho adoperato con soddisfazione la piccola SIGMA fp L con lo zoom 28-70/2.8 DG DN C che non mi hanno limitato nel godermi le uscite in compagnia. I 61Mpx della SIGMA fp L mi hanno permesso di rinunciare ad un mediotele più spinto visto che, anche con un po' di crop, restano dei file più che corposi, di ottima qualità e ben definiti.
Siamo così giunti alla fine di questo articolo e del 2024: auguri e buone feste a tutti in attesa delle ghiotte novità che SIGMA ci presenterà nel 2025!
Rino Giardiello © 2024/12
Riproduzione Riservata
Articoli correlati
• La Videorecensione del Sigma 28-70/2.8 DG DN Contemporary su YouTube
• English version of this article (summary)
• La sezione di Nadir interamente dedicata a Sigma
• Flash compatto Sigma EF-140S
TTL
• Test Sigma fp, compatta e modulare, la prima fotocamera mirrorless Bayer di Sigma
• Test Sigma dp1 Quattro
• Test Sigma 105/2.8 Macro DG DN Art
• Videorecensione prime impressioni Sigma 35/2 e 65/2 Contemporary Serie I
• Videorecensione test approfondito Sigma 35/2 DG DN Contemporary Serie I
• Videorecensione Sigma 105/2.8 Macro DG DN Art
• Videorecensione "Sigma sd Quattro, la seconda giovinezza"
- prima parte
• Videorecensione "Sigma sd Quattro, la seconda giovinezza" - seconda e ultima parte