E’ possibile trovare un buon programma per disegnare e dipingere a mano libera senza che costi un occhio? “Rebelle” della Escape Motions può essere la soluzione ideale con un prezzo davvero amichevole di circa 80 Euro e la garanzia “soddisfatti o rimborsati” di 30 giorni.
Il software “Rebelle”, giunto alla versione 2.0.1 al momento della nostra prova, è una creazione della dinamica “Escape Motions” che non si limita solo a questo programma ma, come si può vedere nel sito www.escapemotions.com, ne ha diversi altri, tutti dedicati alla grafica.
La “Escape Motions” è un piccolo studio di creativi e programmatori fondato da Peter Blaškovič che è anche “il papà” di Rebelle. Lo spirito della Escape Motions è quello di dare ad artisti e designer nuovi strumenti per esprimere la propria creatività.
La storia di Escape Motions inizia nel 2009 quando Peter Blaškovič, un giovane designer della Repubblica Slovacca, sviluppa un software per dipingere all’interno del suo progetto sperimentale “I am an artist”. Il software, chiamato “Flame Painter”, ha un immediato successo grazie ai suoi pennelli creativi e gli effetti di luce, diversi da quelli dei software similari, ma è con la terza versione e le nuove caratteristiche avanzate che “Flame Painter” arriva al successo presso l’utenza più professionale e ad una maggiore diffusione grazie anche alla versione per iOS.
La prima versione di “Rebelle” arriva a metà 2015 ed è già un software maturo grazie all’esperienza con “Flame Painter”, ma la svolta si ha con la versione 2, quella da me provata, con nuove funzioni, notevoli migliorie e la tanto attesa compatibilità con Photoshop.
Rebelle 2 è un programma unicamente dedicato al disegno ed alla pittura con effetti molto realistici di acquerello, colori acrilici ed altri strumenti grafici che si accompagnano ad una perfetta fusione dei vari passaggi di colore, all’effetto bagnato e, viceversa, alla capacità di asciugarsi rapidamente.
Prova sul campo
Ho voluto utilizzare Rebelle per illustrare un delizioso libro per bambini, la storia di Carmelina, una piccola formica che nasce bianca in un mondo di formiche nere. Un piccolo racconto di Gino Tigano, purtroppo scomparso, che affronta il tema della diversità e delle regole sociali con toni leggeri ma che lasciano il segno. E’ grazie alla figlia Giusy se i “racconti alla macchina da scrivere” di Gino stanno diventando concreti.
L’interfaccia di Rebelle è abbastanza intuitiva e, dopo poco, la si usa in scioltezza. Nessun problema di dialogo con la mia tavoletta grafica, una Wacom un po’ datata, ed il tratto segue fedelmente la pressione della mano. La possibilità di salvare varie parti del disegno, a partire dalla bozza a matita, su diversi livelli, permette di poter lavorare in tutta sicurezza facendo prove diverse senza rischiare di rovinare il proprio lavoro.
Conclusioni
Rebelle è un software che funziona molto bene, semplice ma ricco di funzioni che possono permettere ad ogni artista di esprimersi al meglio a patto, ovviamente, di avere una tavoletta grafica e l’indispensabile abilità manuale. Con la versione 2.0 di Rebelle è arrivata anche la possibilità di salvare i diversi livelli non solo nel formato proprietario di Rebelle, ma anche nel molto diffuso formato PSD, quello di Photoshop. Questa scelta apre un’infinità di altre possibilità creative grazie all’interazione tra i due programmi. Gli strumenti di Rebelle sono tutti molto validi e realistici, ma quello che ho apprezzato di più è stato l’effetto acquerello, regolabile secondo le proprie esigenze con una perfetta sovrapposizione dei colori a seconda del tipo di carta adoperata e del grado di “bagnato” che si desidera. Il prezzo di 89 dollari con la garanzia “soddisfatti o rimborsati” di 30 giorni e sconti per le scuole, lo colloca in una fascia particolarmente conveniente, inferiore alle possibilità di questo ottimo programma che non a caso ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e compete con il più blasonato Corel Painter che costa molto di più.
Rino Giardiello © 05/2017
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Ho fatto un sogno bellissimo. Riguarda mio padre.
Da bambina, ho diviso con la mia sorellina maggiore lo spazio dolce di genitori amorevoli generosi di sentimenti. Papà amava la poesia, quella che si intravede tra le fessure della vita e tra le rughe del tempo solo grazie ad una sensibilità straordinaria. Amava scorgerla, farsene riempire, sopraffare perfino, e quindi raccontarne nei suoi libri. Scrivendo poi racconti per bambini regalava a noi, piccine, questa stessa poesia parlando la nostra lingua, mettendosi alla nostra altezza, avvicinandosi a noi in punta di piedi nel rispetto di un mondo parallelo a quello degli adulti, nel quale amava scorgere la bellezza e le sfumature più particolari con cura amorevole di ogni dettaglio. Un esercizio d’amore che è durato tutta la vita, e le è sopravvissuto.
E’ indelebile nella memoria il ricordo del picchiettare veloce delle dita sui tasti neri e tondetti della sua macchina da scrivere, quella scatola magica dalla quale riusciva a far nascere coniglietti e cagnolini, nonnine e robot, api e formichine. E altri bambini e bambine uguali a me, coi quali immedesimarmi, o con cui fare amicizia per iniziare un nuovo viaggio immaginario.
Pubblicare i racconti scritti da mio padre è un regalo per me stessa e per la mia famiglia: ma - come per tutti i regali più belli - il suo valore è massimo se può essere condiviso.
Ho fatto un sogno bellissimo, sì. Riguarda mio padre. Ma soprattutto riguarda me.
Giusy Tigano