MICROTEK SCANMAKER 8700 SILVER: DI TUTTO UN PO', E PIUTTOSTO BENE
|
Esistono a nostro avviso due categorie di scanner: quelli che risolvono al 50% il 100% dei nostri problemi, e quelli che risolvono al 100% l'80% dei nostri problemi. All'interno della gamma Microtek, tra gli scanner dall'evidente vocazione professionale della linea ArtixScan e quelli di fascia bassa destinati al mercato "soho" (Small Office Home Office), ovvero gli ScanMaker della serie 4xxx, si trova una gamma intermedia che il produttore definisce "Midrange/Corporate" e che comprende, tra gli altri, lo ScanMaker 8700 Silver oggetto di questa prova
|
Ebbene, l'8700 appartiene alla seconda delle categoria menzionate più sopra.
Qualche anno fa lo si sarebbe definito "il classico scanner da un milione e mezzo o poco più". Oggigiorno, il prezzo oscilla più o meno tra gli 800 ed i 900 Euro (IVA inclusa), a seconda del rivenditore. Non è pochissimo, ma diciamo subito che li vale tutti. E che non si tratti di un giocattolino si capisce subito. La confezione è imponente, il solo scanner pesa poco più di 11 kg ma il peso complessivo dichiarato è di oltre venti chili. Aperto il pacco scopriamo che i 9 chili in più non li causa un vitellino in omaggio, ma una nutrita serie di accessori: cavo USB, cavo Firewire, cavo di alimentazione, cinque telai per la scansione di trasparenti (uno per strisce di negativi 24x36, uno per diapositive 24x36, uno per pellicole medioformato, uno per lastre 4x5 pollici, ed infine uno, con vetro, per la scansione di pellicole 8x10 pollici). Ancora, ci sono due target Kodak IT-8 per la calibrazione, un bel po' di manuali (anche in italiano), ed un'abbondante dose di software: Microtek ScanWizard (software di scansione), ABBYY FineReader (il pacchetto OCR), Ulead Photo Explorer (software per la catalogazione di immagini), Acrobat Reader, Adobe Photoshop Elements, SilverFast 6 Ai di Lasersoft (potente ed apprezzato plug-in per Photoshop); infine Microtek LanWizard (per condividere lo scanner su una rete locale) e Panda Antivirus Titanium. Tutti i software sono sia per Windows che per Macintosh (con pieno supporto fino a MacOS X 10.2; per il 10.3 il driver Twain non è ancora disponibile, ma si può ugualmente scandire, attraverso Silverfast), tranne gli ultimi due che sono solo per Windows (ma a che serve un antivirus per Mac?). Da segnalare infine la presenza di una scheda Firewire, essenziale per chi possiede un PC privo di tale connettore.
L'interfaccia di Silverfast Ai. Ciascuno degli otto pulsanti sotto la scritta azzurra "Silverfast Ai" dà accesso ad un pannello di configurazione specifico. E poi c'è il densitometro. E poi le Opzioni. Insomma, c'è da studiare
|
Microtek ed Agfa
Esteriormente e costruttivamente l'8700 ricorda molto alcuni dei gloriosi e compianti scanner Agfa della serie Duoscan: del resto Microtek, oltre a vendere scanner marchiati in proprio, è anche uno dei principali costruttori di scanner per conto terzi, e per lungo tempo ha fisicamente realizzato gli scanner progettati da Agfa. Va da sé che i Duoscan avevano a corredo un'ottica Agfa, e questo spiega la differenza di qualità (e di prezzo) tra due modelli che per il resto sembrano gemelli. Abbiamo effettuato, per curiosità, una scansione di confronto di una diapositiva 6x6 tra l'8700 ed un Duoscan HiD, e quella generata dall'Agfa è decisamente superiore per tridimensionalità e plasticità dell'immagine. Ma, sia chiaro, la qualità della scansione dell'8700 presa di per sé è elevata quanto ineccepibile; è l'ottica Agfa che ha una marcia in più (del resto il Duoscan in questione costava quasi il doppio dell'8700; purtroppo i Duoscan sono fuori produzione).
Come i Duoscan, l'8700 ha la particolarità di avere un doppio piano di scansione: quello superiore per gli opachi, come qualunque scanner piano, e quello inferiore, a cui si accede mediante un feritoia sul frontale, per la scansione dei trasparenti usando uno dei telai in dotazione. Dunque i trasparenti sono scanditi direttamente dalla pellicola, senza l'interferenza dal vetro, come invece accade negli scanner di fascia inferiore tipicamente dotati di adattatori per trasparenti o aggeggi simili.
DPI e affini
Veniamo ai numeri. La risoluzione ottica dello scanner è 1200x2400dpi; quella interpolata, lo aggiungiamo giusto per completezza dato che si tratta di un valore di dubbia utilità, è 9600x9600dpi. La profondità di colore è un rispettabile 42 bit e la gamma dinamica è di 3.3 (la DMax è 3.4). Il CCD ha 10.600 elementi, e la lampada è a catodo freddo.
La risoluzione fa intuire che da un fotogramma 24x36 si può tirar fuori una stampa 10x15cm a 300 dpi. Salendo di formato, ovviamente, le cose migliorano. Appare evidente quindi che l'8700 è destinato a chi non lavora esclusivamente col piccolo formato per questa esigenza esistono per l'appunto gli scanner dedicati per trasparenti. Per un uso generale, diremmo omnicomprensivo, l'8700 è una mano santa: perché consente di digitalizzare immagini provenienti dalla compattina come da un banco ottico, con una qualità da "stampa fotografica" per quelle dal medio formato a salire, e comunque adatta ad un sito Web o all'invio mediante e-mail per quelle scattate in 24x36.
Per adoperare lo scanner è necessario installare il pacchetto ScanWizard fornito a corredo, la cui versione più recente si trova comunque su http://www.microtek.nl (al momento in cui scriviamo ci sono la 7.11 per MacOS X e la 5.931 per Windows XP). ScanWizard funziona sia come applicazione stand-alone che come plug-in di Photoshop; il pacchetto è fondamentale perché include anche i driver, ma per quanto riguarda la scansione vera e propria basterà dare un'occhiata a Silverfast per capire che, per il resto dei nostri giorni, sarà lui e solo lui la nostra unica interfaccia con il mondo della scansione (a proposito, gira perfettamente sotto Photoshop 7 e CS), data la sua potenza.
Anche Silverfast Ai è aggiornabile, partendo dal sito del produttore: http://www.lasersoft.com . La prima volta è necessario completare una procedura di registrazione al termine della quale si riceve una coppia di userID/password che, insieme al numero di serie presente sul CD a corredo, consente di scaricare gli aggiornamenti.
L'abbinata 8700+Silverfast offre una nutrita serie di tecnologie quali EDIT, SRD, ACR, GANE (no, l'ABS non c'è). Vediamole brevemente. EDIT sta per Emulsion Direct Imaging Technology: è il sistema (brevettato da Microtek) che consente di acquisire immagini da pellicola senza un piano di vetro in mezzo. Questo evita gli anelli di Newton ed altri inconvenienti (polvere, ditate, ecc.) che possono verificarsi quando c'è uno strato intermedio tra l'ottica e l'immagine. Le tre sigle successive sono pertinenti a Silverfast: SRD è il sistema per la rimozione di polvere e graffi, ACR sta per Adaptive Colour Restoration ed è un sistema per la gestione dei cromatismi delle immagini; la sigla GANE, infine, sta per Grain And Noise Elimination, e ci pare spiegarsi da sola.
Aldilà delle sigle che tanto allietano gli esperti di marketing, comunque, l'8700 è un prodotto solido ed affidabile, veloce e senza fronzoli. Non a caso, sul frontale ci sono solo il pulsante di accensione e tre led, e sul retro i connettori; nient'altro.
Scansioni a 1200 dpi di diapositive 24x36, poi ridotte e compresse per il Web.
|
All'opera
Le scansioni che si ottengono con ScanWizard usando le impostazioni standard sono già mediamente buone, ma basta impratichirsi un po' con Silverfast Ai per ottenere rapidamente risultati di livello superiore, anche senza scavare troppo a fondo nelle funzionalità del programma, davvero notevoli ma certamente non alla portata di un utente alle prime armi. Tra correzione colore (globale e selettiva), curve, istogrammi e quant'altro c'è molto da approfondire.
Indipendentemente dal software di scansione prescelto, la qualità delle scansioni da originali opachi è molto elevata, così come quella delle scansioni da pellicola, ma riguardo queste ultime non bisogna dimenticare che la risoluzione è pur sempre di 1200x2400dpi: quindi il livello di ingrandimento che si riesce ad ottenere dalla scansione di un fotogramma piccolo formato è modesto. Ottimo, come detto, per archiviare elettronicamente le immagini, pubblicarle online o mostrarle agli amici, ma non di più.
Risoluzione a parte, la buona gamma dinamica e le valide funzionalità relative alla gestione del colore ed all'ottimizzazione di numerosi parametri di scansione consentono di digitalizzare efficacemente anche immagini difficili (con illuminazioni rognose, oppure piene di contrasti), ottenendo risultati piuttosto buoni anche con negativi e diapositive di piccolo formato.
In sostanza il pregio principale dell'8700, al di là della sua buona qualità complessiva, risiede nel suo essere un prodotto molto versatile, adatto sia ad un amatore esigente che ad un professionista (il quale probabilmente lo affiancherà ad uno scanner dedicato per trasparenti di piccolo formato), dal costo non proibitivo e con una dotazione software di primissimo ordine, anche dal punto di vista del supporto e degli aggiornamenti, peraltro molto frequenti. Un acquisto quindi caldamente consigliabile a chi desideri avere un solo scanner multiformato, sia piano che per pellicole, senza rinunciare alla qualità.
Agostino Maiello 04/2004
|
|