Se le vostre esigenze sono quelle di un set a luce continua leggero e dalle ridotte dimensioni, con una resa molto gradevole ed un basso consumo energetico, da usare in poco spazio e facilmente trasportabile, questo piccolo kit della Godox può essere l’ideale.
Ebbene sì, tutto il kit della Godox è contenuto in un borsone ed è trasportabile con facilità. Un insieme molto compatto che può risolvere molte situazioni fotografiche quando si deve allestire un piccolo set di luci valido sia per le foto che per il video. Per le sole foto un kit di flash può essere più che sufficiente, ma in alcuni casi la luce continua è indispensabile, in particolare se si devono realizzare anche delle riprese video. Per esempio, la brava chef taiwanese Kate Chung di GhiottaMente ha spesso la necessità di fotografare nelle cucine dei ristoranti dove la luce, al contrario di quello che ci si aspetterebbe, è sempre nei posti sbagliati, difficile da gestire e piena di dominanti. Con le due softbox della Godox si ha un’ottima luce diffusa (sono lampade fluorescenti), molto bianca e ben bilanciata, adatta sia per le foto che per girare, nello stesso tempo, un video.
L'attacco delle lampade è standard per cui, se necessario, è facile sostituire quelle in dotazione con altre lampade più potenti.
Cosa c’è nel borsone?
Il Kit Godox a luci fluorescenti comprende 2 teste TL-4, 8 lampade da 36W, 2 Soft Box 60X60cm, 2 stativi e, ovviamente, il borsone dove riporre il tutto.
Nel borsone i vari pezzi sono incastrati alla perfezione, cosa che rende un po’ laborioso rimetterli poi a posto: non è facile riprodurre il miracolo dei tecnici della Godox e c’è sempre qualcosa che resta fuori, ma dopo un po’ di pratica si diventa bravi e veloci. Dovendo fare delle piccole trasferte dallo studio alla location delle foto, spesso non è nemmeno necessario rimettere tutto nel borsone e basta staccare i softbox dagli stativi per riporli sul sedile posteriore di un’utilitaria. In questi casi i maniglioni sul retro sono comodissimi per trasportarli, vista anche la grande leggerezza.
Il montaggio del kit
La prima volta il montaggio del kit Godox TL4K senz’altro non è immediato, ma è più facile di quello che sembra ed in pochi minuti il set è pronto per l’uso. Una volta montati i due softbox con relativi stativi, si resta perplessi dall’apparente fragilità, ma - appunto - è solo apparenza dovuta alla necessità di mantenere il peso: dopo un anno di uso intenso e centinaia di trasporti, è tutto in perfette condizioni.
La brava Kate Chung di GhiottaMente, un ottimo sito di cucina italiana, asiatica e fusion, ha messo immediatamente alla prova il kit della Godox ed i risultati sono stati più che positivi. Le foto che corredano questo articolo sono pubblicate su GhiottaMente dove potete trovare le ricette complete (cliccare sulle foto per arrivare alle pagine con le ricette).
Sul campo
All’interno di ogni softbox ci sono 4 lampade a fluorescenza che si possono accendere in gruppi di due: in pratica, si possono accendere 2 o 4 lampade a seconda delle necessità (vedi foto sottostante). E’ un po’ come avere la possibilità di lavorare a mezza potenza visto che non c’è un dimmer o altro dispositivo per regolare l’intensità della luce.
La qualità della luce è bella, la potenza con le lampade di serie non è elevatissima anche se, per le riprese di food di Kate Chung, foto e video, si è rivelata più che sufficiente, ben gestibile e molto avvolgente. Volendo guadagnare uno stop di luce in più, si può togliere il pannello diffusore dalla softbox: la luce resterà molto morbida e le ombre sfumate.
Utilizzando le due softbox a diverse potenze, distanze dal soggetto e posizione, si riesce ad avere una luce meno uniforme il che è da intendersi in senso positivo per le foto di food e gli still life altrimenti si rischia di avere una luce troppo piatta. Utilizzando la stessa potenza e posizionando le luci alla stessa distanza a 45°, invece, ho effettuato delle ottime riproduzioni di quadri con una luce molto uniforme e senza riflessi indesiderati. La sorpresa è arrivata nell’uso del kit come luci di schiarita nelle foto di architettura: la luce dei due Godox TL4K si armonizza facilmente con la luce ambiente e si riesce ad evitare zone troppo scure.
Conclusioni
Nonostante l’apparente fragilità, il kit TL4K della Godox svolge bene il suo lavoro e, dopo un po’, si comincia ad adoperarlo sempre lasciando da parte le grosse e costose luci dello studio. Peccato solo per la bassa potenza d’illuminazione che non lo rende l’ideale anche per i ritratti e le foto alle modelle salvo sostituire le lampade, ma in quei casi continuo a preferire la potenza dei flash. Semplicemente perfetto per gli still life, per le foto di food e per le riprese video in ambienti di piccole dimensioni.
Rino Giardiello © 02/2018
Riproduzione Riservata
Hanno collaborato a questo articolo Paolo Iammarrone e, per le ricette, Kate Chung di GhiottaMente