HIGH KEY - SOGGETTO ED ESPOSIZIONE
Una conseguenza di quanto detto è che per realizzare una valida fotografia in high key è opportuno scegliere un soggetto adatto. E' inutile fotografare un soggetto scuro (o con una gamma tonale ampia ed omogenea, in pratica un soggetto caratterizzato da toni medi) e poi stamparlo su carta di contrasto 5 e/o con un'esposizione ridotta della stampa: non otterremo una foto in high key, ma solo una stampa pessima e slavata. Bisogna invece cercare soggetti idonei: persone bionde e dalla pelle chiara, il classico campo pieno di grano, una distesa innevata, e così via.
Soggetti del genere riflettono molta più luce del 18% che l'esposimetro si aspetta, dunque per evitare sottoesposizioni sarà opportuno utilizzare un esposimetro a luce incidente. In mancanza, ci potrà soccorrere il caro vecchio cartoncino grigio, e se non abbiamo nemmeno questo non ci resta che affidarci all'intuito e compensare l'esposizione ad occhio.
SVILUPPO E STAMPA
Rispettando queste indicazioni ci troveremo tra le mani un negativo che, sviluppato normalmente, avrà un aspetto molto denso, premessa indispensabile per una vera stampa in high key. E' sconsigliabile sovra o sottosviluppare il negativo. Nel primo caso si rischia infatti di tappare le alte luci, mentre nel secondo si appiattisce il contrasto locale tra i vari toni chiari dell'immagine, a danno della luminosità globale della foto.
Se il negativo è stato correttamente esposto e sviluppato secondo quanto finora suggerito, la stampa in high key non è nulla di particolarmente complicato. L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di esporre la stampa in modo che il tono più alto, cioè più chiaro, sia quasi bianco. Si badi bene: quasi bianco, non bianco puro. Bisogna invece evitare di ritrovarsi in stampa aree completamente bianche, che quasi sempre rovinano l'effetto finale dell'immagine.
Puntando al quasi bianco come detto, si può esporre e sviluppare la stampa senza alcuna particolarità, e ci ritroveremo con un'immagine dai toni chiari, caratterizzata da un'ampia separazione tonale anche nelle zone più luminose, e qualche area o dettaglio scuro per dare luminosità al tutto. Non è essenziale che tali aree siano del tutto nere, perché grazie al contrasto con le zone chiare sembreranno più scure di quanto siano in realtà.
LA SCELTA DELLA LUCE
La luce ideale per le foto in high key è morbida e diffusa, come in presenza di un cielo nuvoloso (purché le nuvole siano chiare!) o, in interni, usando lampade opportunamente diffuse mediante bank, ombrelli o pannelli riflettenti. Poiché bisogna evitare ombre profonde, oltre alle luci puntate sul soggetto bisogna adoperarne delle altre per rischiarare lo sfondo, in modo che entrambi (soggetto e sfondo) abbiano un livello di luminosità elevato e non troppo differente (è la differenza che genera ombre).
Luci troppo dirette, come nelle giornate soleggiate, causano ombre, e giornate di cattivo tempo (cielo coperto da nubi cariche di pioggia) portano a foto cupe: in entrambi i casi è meglio rinunciare all'idea di lavorare in high key.