Film dedicato a Vittorini, "Sicilia!" è un compiuto racconto di un viaggio ideale, quello del protagonista, a ritroso nei tempi dell'infanzia e della vita. Un lento ripercorrere di avvenimenti e situazioni mentali che sono ricordi ed emozioni passate, sentimenti e occasioni di remota memoria. Il protagonista si muove con decisione e l'incontro con svariati personaggi e poi con la madre è il fulcro di tutto il film. Tratto dal romanzo "Conversazioni in Sicilia", non si struttura su una trama ben precisa ma esce dagli schemi e sembra quasi un insieme di racconti, di episodi uniti solo dalla psicologia e dalla ricerca intellettuale del protagonista. Aldilà dell'analisi dei particolari strutturali dell'opera, aldilà dei commenti sull'originalità dell'interpretazione dei protagonisti, sulla loro recitazione e sul montaggio, è utile soffermarsi con decisione sull'aspetto che più di tutti emerge dalla visione del film. Sopra ogni cosa domina la visione di immagini volutamente e marcatamente fotografiche. Immagini meditative e fotografie in movimento, questa è l'anima del film, quello che gli regala uno spessore "intellettuale" tutto particolare. Un bianco e nero duro, contrastato e puro si unisce ad immagini statiche, ferme, delle fotografie nelle quali le uniche cose in movimento sono gli attori, attori che tuttavia dimostrano una notevole capacità di unione, grazie alla loro recitazione "teatrale" e secca, quasi spiazzante ed urlata, all'immagine, entrandone dentro con circospezione e delicata presenza. Immagini dove la voce è protagonista, dove il non senso della recitazione vive e regala emozioni forti e concentrazione, una concentrazione forzata che aiuta lo spettatore a soffermarsi principalmente sull'immagine, sui volti, sui contro luce e sui momenti di rappresentazione di una realtà siciliana, una serie di rappresentazioni attraverso racconti ma principalmente attraverso fotografie e volti che, insieme, ripercorrono le abitudini di vita e di esistenza delle genti isolane.
Quindi la fotografia è la cosa che più si nota e che più di ogni altra prende corpo e sostanza in settanta minuti di recitazione serrata e statica, una recitazione diversa dal solito, volutamente distaccata, quasi senz'anima, atta ad aiutare la concentrazione non solo sulle immagini ma, allo stesso tempo, anche sulle parole che, svuotate d'ogni emozione recitativa, acquistano un valore più accentuato, più marcato, più significativo. Un film, insomma, assolutamente diverso e alternativo, indipendente e allegorico girato con rigore e fermezza.
Vincitore del premio della critica al Festival di Cannes del 1998, "Sicilia!" è girato da Danièle Huillet e Jean-Marie Straub ed è tratto dal romanzo antifascista "Conversazioni in Sicilia" di Elio Vittorini. Durata 70' b/n
Andrea Casiraghi © 04/2000
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