È con questo simpatico gioco di parole, che richiama la città del cinema ed, insieme, l'ampio uliveto che circonda il Borgo di Terravecchia in Giffoni Valle Piana, che si è voluto dare un nome all'edizione 2006 del FEST (Festival Europeo del Teatro Studentesco).
Sopra: scorcio del Borgo di Terravecchia in Giffoni Valle Piana
Sotto: il Laboratorio di Fotografia di Nadir
Terravecchia è un antico borgo che gli antichi Romani costruirono nel 146 a. C. allo scopo di tenere sotto controllo i Piceni. È arroccato sulle colline che circondano Giffoni Valle Piana, località in provincia di Salerno famosa principalmente per il Festival del Cinema dei Ragazzi, ormai giunto alla 36esima edizione (ma ci piace segnalare anche la bontà della nocciola coltivata in loco). Dopo anni di abbandono, nel 2000 è stato avviato un progetto di recupero del borgo che ne ha consentito la parziale ristrutturazione; oggi, oltre ad essere luogo di residenza per poche famiglie, viene utilizzato per eventi sociali e culturali di buon livello, grazie all'attivismo dei privati ed alla lungimiranza della pubblica amministrazione locale.
Uno di questi eventi è per l'appunto il FEST, organizzato dall'associazione Gli Smascherati, in collaborazione con l'associazione Borgo Terravecchia e con l'appoggio dell'Università di Salerno. Inizialmente concentrato sul teatro (alla prima edizione, nel 2001, partecipò anche Dario Fo), il FEST si è via via allargato ad altre discipline. L'edizione 2006, che si è svolta dal 7 al 13 luglio, ha visto la presenza di cinque laboratori: liuteria, pittura, video, costruzione di marionette, fotografia. NADIR ha curato quest'ultimo, che aveva per tema la visione creativa in fotografia e che si è occupato anche di documentare fotograficamente l'evento, lungo tutto l'arco della settimana.
Il risultato finale del laboratorio si è concretizzato in un DVD che è stato proiettato nella serata finale del FEST, giovedì 13, nella consueta piazzetta del borgo dove ogni sera, terminati i laboratori, docenti, allievi e semplici visitatori si sono puntualmente intrattenuti a suon di musica dal vivo (per la cronaca: jazz, R&B e jam-session varie, con lo splendido picco del concerto dei Bermuda Acoustic Trio nella serata finale; se non li conoscete passate qualche minuto su Google e toglietevi la curiosità, ci ringrazierete), risate, ed alcolici (nella giusta misura più o meno), il tutto in un piacevolissimo ambiente internazionale: i responsabili degli altri laboratori, difatti, erano tutti stranieri - ungheresi, scozzesi, statunitensi e tedeschi.
Il confronto tra diverse culture, unito a quello tra diverse discipline, ha creato un clima stimolante come raramente avviene nella vita di tutti i giorni, grazie oltre che alla qualità delle persone, beninteso anche all'atmosfera, decisamente suggestiva, del borgo, che le poche foto qui pubblicate difficilmente rendono; così come è sempre difficile, in questi casi, riuscire a trasmettere la forza e l'intensità dei legami, anche casuali, che si creano grazie ad eventi del genere tra le personalità più disparate.
Questo è stato il primo anno di partecipazione di NADIR al FEST: ci auguriamo tutti che l'esperienza possa ripetersi in futuro, prendendo l'evento di quest'anno come una base di partenza per ulteriori partecipazioni, ancora più ricche e gratificanti sia per noi organizzatori che, soprattutto, per gli allievi che decideranno di parteciparvi.
Agostino Maiello © 07/2006
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Laboratorio di Liuteria
Laboratorio di Marionette
Laboratorio di Videoripresa
Laboratorio di Pittura
Laboratorio di Ceramica
I concerti... ogni sera per quasi tutta la notte!
Tutte le foto che accompagnano l'articolo sono state scattate dai docenti e dagli allievi del Laboratorio di Fotografia di Rino Giardiello / Nadir Magazine.