A Padova c'è anche un'altra Africa diversa dall'emozionante fauna proposta
da Pierluigi Rizzato. Mostra al Museo del Santo.
C'è l'Africa degli esseri umani, dove la Tanzania da libera e forte diventa schiava e fragile.
Le immagini di Enrico Bossan le conosciamo tutti, sono le stesse dei documentari, le stesse delle campagne di sensibilizzazione promosse dai mass media, per farci conoscere i reali bisogni di questi paesi, forse in certi momenti preferiamo non farne un ripasso
A differenza di molte altre, non sono immagini crude quelle di Enrico Bossan, anzi hanno un'unica caratteristica, quella di essere VERE, e se ne percepisce immediatamente l'autenticità.
VERA la contrapposizione di due realtà dello stessa terra, come il Centro Commerciale di Johannesburg Sudafrica, o i mega cartelloni pubblicitari raffiguranti cellulari e condizionatori, e dall'altra una realtà ben diversa come il campo profughi in Mozambico, l'ospedale in Uganda, i prigionieri in divisa in RWANDA (provincia di GIKONGORO).
Pensate, i prigionieri sono in divisa rosa, un colore così lieto per mascherare una sofferenza così grande.
In realtà i colori in Africa non sono una novità, la Tanzania sembra prediligere il rosso, i contrasti fra i corpi e l'ambiente sono molto forti. E' molto forte l'immagine "Mamma con bambino" (TANZANIA villaggio KIBAIGWA) addormentati entrambi per terra in un sonno che li unisce nella simbiosi madre-figlio, uguale in tutte le popolazioni del mondo.
Il potere delle immagini è anche quello di farci pensare e non soltanto quello di allietare una giornata di "ponte" primaverile, dove gli itinerari di divertimento sono davvero molti.
Ho trovato perfette e profonde le didascalie laterali presenti alla mostra, in particolare la scelta di essersi soffermati sul concetto terra. Terra intesa anche come contatto diretto e fisico alla superficie. Cosa che noi non conosciamo più
"Il punto vendita granoturco" (KIBAIGWA TANZANIA) appare arcaico ai nostri occhi, eppure non dà l'idea di "sporco", d'inquinato, ma di puro e genuino e fa meditare sulle nostre norme H.A.C.C.P, dove si vorrebbe tutto accuratamente sterilizzato.
E' una mostra che ha carattere documentaristico e informativo. Tutti conoscono la malnutrizione dei bambini in Africa, alla mostra non li vedrete in maniera così plateale, ma qualcosa vi spingerà a cercarli, scoprirete così che un ciclo di vitamine costa tre euro e un parto cesareo ne costa soltanto undici.
Scoprirete molte altre cose andando alla mostra, come la coltivazione delle rose in UGANDA.
Uno sterminato campo di rose ancora in boccio e un uomo che se ne prende cura. Mi piace quest'immagine per concludere, racchiude tanti segnali di CRESCITA e di APERTURA.
Elisabetta Canevarolo © 04/2003
Riproduzione Riservata
CUAMM medici con l'Africa
MOSTRA Palazzo del Monte di Pietà
Piazza Duomo, Padova
Dal 11.04 al 25.05.2003-04-27
Apertura: 9.30-13.00 / 15.00-19.30
Ingresso libero