Le foto di questo portfolio erano originariamente a colori: sono state successivamente trasformate in bianco e nero per rimuovere ogni ragione di disturbo e contaminazione, per spingere l'osservatore verso una maggior concentrazione sui soggetti e sul loro filo conduttore. La ragione che ha spinto l'autore ad effettuare la scelta è stata soprattutto di carattere emotivo. "Ogni qualvolta riguardo le immagini relative a persone inserite in un contesto ambientale", dice Pravettoni, "ripercorro mentalmente il momento dello scatto. Penso a cosa mi abbia spinto alla ricerca di un determinato soggetto o tipo di inquadratura. In definitiva a cosa volevo racconare con quella foto". Osservando queste immagini si potrebbe pensare che esse vogliano sottendere qualcosa di non visibile: un vecchio, un bambino, una donna che fanno o pensano qualcosa o nulla, possono avere in realtà qualcosa da raccontare, una storia interessante, avventurosa oppure assolutamente normale. Ebbene, ci dice l'autore, "nulla di più sbagliato; sono solo fotografie, forse belle forse no... ma forse potranno raccontare qualcosa a chi le guarderà ed ognuno, e questa è la vera magia, potrà immaginare ogni volta una nuova storia".