ERMINDO RICCI E IL RITRATTO
Portfolio
Rino Giardiello, gennaio 1998

Ermindo Ricci, classe '36, segno dell' ariete (ci tiene a specificarlo per spiegare la sua indomabile cocciutaggine), ha iniziato a fotografare (come tanti) con la "scatoletta" avuta in regalo alla Prima Comunione. Ha continuato a fotografare (come pochi), attraverso tutte le fasi della sua vita, abbinando sempre la fotografia a ciò che lo occupava maggiormente, per passione o per lavoro.

Abbiamo quindi la fidanzata e la fotografia, gli amici e la fotografia, la moglie e la fotografia, il figlio e la fotografia, il lavoro e la fotografia, le vacanze e la fotografia, e via di seguito, riempendo sempre più la casa di diapositive e negativi.

Oggi Ermindo è in pensione. Tutti i pensionati si annoiano perché non sanno come occupare il tempo. Ermindo, troppo giovane per essere nonno, non ha problemi: ha la fotografia.

Così continua a fotografare ed a viaggiare (le auto, possibilmente veloci, sono l'altra sua grande passione). In tutti questi anni ha usato molte macchine fotografiche diverse, ma nel 1975 provò la prima Contax RTS e da allora è rimasto fedele al marchio.

Fotografare, per Ermindo, è una passione non limitata ad un genere specifico.

Paesaggio, architettura, gite con gli amici, fotomodelle, teatro, automobili: la passione è totale e coinvolgente. Il ritratto però lo attrae particolarmente: "È quasi una sfida riuscire a congelare il carattere di una persona o una emozione in uno sguardo".

Rino Giardiello © 01/1998
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