Un maggio afoso, un matrimonio dell'alta borghesia, un mucchio di gente ricca e ben vestita.
Ai margini, passanti e curiosi si fermano ad assistere allo spettacolo: belle donne ingioiellate, belle macchine, tanta allegria.
Alle mie spalle ci sono un prete ed un bambino, anch'essi fermi ad assistere alla cerimonia. Li osservo: sono un quadretto indimenticabile e spontaneo.
Il tempo di puntare che già il bambino mi ha notato. La pellicola che ho in macchina è sbagliata, l'obiettivo è sbagliato, tutto è sbagliato tranne loro.
Scatto ugualmente senza stare a pormi troppi problemi: me li porrò dopo, in camera oscura.
La foto è questa. Dopo una frazione di secondo l'incanto non c'era più.
Rino Giardiello © 07/2002
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