FOTO NON SCATTATE
Tra le mie foto più belle sono quelle che non ho voluto fare
Romano Sansone, febbraio 2012

Passeggio lentamente in un parco giapponese, quando sento davanti a me una vocina. Guardo avanti incuriosito e vedo una bambina di tre o quattro anni, bellissima, che canta e balla mentre la mamma, seduta su una panchina dall'altro lato del vialetto, le suggerisce le parole e le porta il tempo. Il papà, da buon giapponese, non vorrebbe tradire emozioni, ma si vede che è raggiante. Il primo pensiero è di aggirare la panchina e fotografare la bambina con i genitori di spalle, ma è un momento magico di pura felicità che non voglio interrompere neanche col pensiero. Mi siedo su una panchina a qualche metro di distanza, e la mamma fa segno di aver notato la mia presenza e la mia attenzione con un leggero cenno della testa ed un sorriso. Siamo in pieno inverno e dopo qualche minuto il sole tramonta. La famigliola si alza per andarsene e la mamma manda la bimba a salutarmi. È il caso in cui il ricordo vale più di qualunque foto.

Romano Sansone © 02/2012
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