"State vicini a Francesca che io sono una roccia..."
L'ha detto dal suo letto d'ospedale il giorno di Pasqua, senza neanche avere la forza di tirarsi su a sedere, già paralizzato alle gambe e con le braccia che iniziavano a formicolare.
E l'ha detto sorridendo, col suo sguardo sincero e timido, dopo aver chiacchierato e scherzato con gli amici che lo circondavano ormai da giorni, chiedendo scusa per il disagio arrecato e vergognandosi di aver provato a mangiare ed aver rimesso dopo pochi secondi.
E' entrato in ospedale a marzo per i primi, inaspettati cenni di paralisi alle gambe, quando iniziavamo tutti a sperare per il meglio: la brutta bestia nel cervello era sempre lì, ma non cresceva e pareva sotto controllo grazie alla chemio ed alle cure.
Il mostro, invece, aveva tramato nell'ombra, inviando cellule nella spina dorsale, distruggendo in meno di un mese un ragazzo forte che avrebbe compiuto 23 anni a settembre ed aveva tutti i progetti ed i sogni della sua età.
Cristian, 12 settembre 1991 - 22 maggio 2014
Rino Giardiello © 05/2014
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