La Super Technika 23 (che sta per 2x3 pollici) è la sorella minore delle Master Technika, delle quali condivide la robustezza e l'accuratezza costruttiva. E' equipaggiata con un mirino a telemetro accoppiato e - al pari delle sorelle maggiori - ha un soffietto a tripla estensione che raggiunge i 300 mm: un record in questo formato. Può montare un mirino ottico zoom (da 53 a 240 mm). Come per la Master Technika sono disponibili le camme di accoppiamento tra mirino a telemetro e obiettivi (fino a un massimo di 180 mm). L'impugnatura anatomica, generosamente dimensionata e completa di pulsante di scatto collegato al flessibile, permette di usare l'apparecchio a mano libera, cosa che comunque noi sconsigliamo caldamente, almeno in luce disponibile (con il flash è un'altra faccenda). Ovviamente il dorso può ruotare consentendo di passare agevolmente dalle inquadrature orizzontali a quelle verticali e viceversa. Il vetro smerigliato è protetto da un paraluce pieghevole. Viene fornita con cinghia a tracolla.
Caratteristiche tecniche
- Basculaggio lungo l'asse orizzontale (anteriore): 15 gradi in avanti (più altri 15 gradi con l'inclinazione del frontalino); 15 gradi all'indietro.
- Basculaggio lungo l'asse orizzontale (posteriore): 15 gradi in avanti; 15 gradi all'indietro.
- Basculaggio lungo l'asse verticale (solo posteriore): 15 gradi a destra; 15 gradi a sinistra.
- Decentramento verticale (solo anteriore): 32 mm verso l'alto.
- Decentramento orizzontale (solo anteriore): 24 mm a destra; 24 mm a sinistra.
- Dorso: tipo "revolving back". Accetta lastre 6x9, caricatore per pellicola in rullo Linhof Super Rollex 6x6, 6x7 e 6x9 con pellicola 120 e 6x7 con pellicola 220, Linhof Cine Rollex per pellicola in rullo 70 mm e Linhof 23 Polaroid Film Back. Non accetta caricatori per pellicola in rullo tipo Graphic, Horseman o Mamiya.
- Schermo di messa a fuoco: vetro smerigliato 6x9 cm con quadrettatura di 1 cm e marcature per il formato 6x7.
- Estensione minima del soffietto: 47 mm.
- Estensione massima del soffietto: 300 mm.
- Obiettivi: tutti gli obiettivi fra i 58 e i 180 mm possono essere accoppiati al telemetro mediante camme. Teoricamente possono essere montate ottiche fino ai 360 mm (con schema a teleobiettivo!), anche se per ragioni meccaniche il diametro dell'elemento posteriore non può superare i 62 mm.
- Piastra portaottica: Linhof Technika 23 74x81 mm.
- Dimensioni: 17x14x9 cm.
- Peso: 1800 g senza impugnatura, obiettivo e mirino.
PROVA SUL CAMPO
C'è una cosa che personalmente non sopporto, ed è quella di utilizzare la pellicola in rullo nei caricatori tipo Linhof, Graphic, Mamiya, Horseman e quant'altri. Bisogna fare tutta la cerimonia dell'inquadratura e della messa a fuoco sul vetro smerigliato, poi applicare il caricatore e scattare. Chi pensa di poter lavorare a mano libera in queste condizioni è un illuso. A me piacciono i caricatori per pellicola in rullo fatti da Cambo e Calumet, che si inseriscono come un normale chassis. Peccato che questo sia possibile solo sulle macchine 4x5 pollici.
Uso a mano libera. Già che ci siamo, parliamone. Usare una macchina del genere a mano libera significa lasciare il caricatore per pellicola in rullo sempre montato e traguardare sempre e soltanto attraverso il mirino. Il quale sarà accoppiato finché volete, ma l'errore di parallasse nessuno ve lo toglie. Ergo, le riprese ravvicinate sono decisamente off limits, le riprese a distanza media sono un rischio e soltanto i paesaggi all'infinito hanno una qualche probabilità di successo. Altro problema: il tempo di otturazione. Con un sole che spacca le pietre e una pellicola da 100 ISO potete permettervi f/16 con 1/125 di secondo. Un tempo decisamente troppo lento per le focali normalmente utilizzate in questo formato, a meno che non si vogliano stampe formato cartolina (ma allora a che mi serve il 6x9?). Si possono usare tempi più rapidi, ad esempio 1/250 di secondo: ma f/11 incomincia ad essere un diaframma non troppo favorevole per un obiettivo di grande formato, e non solo per ragioni di profondità di campo. Quando poi le condizioni di luminosità ambientale sono meno che estive, allora la faccenda si aggrava non poco. Insomma, è vero che Weegee adoperava la Speed Graphic a mano libera, ma lui faceva il fotoreporter e non rinunciava mai al flash.
La seconda cosa che non sopporto è l'incompatibilità dei sistemi. Tutte le folding con dorso Graflock accettano qualunque caricatore per pellicola in rullo. Lei no: lei, aristocratica e spocchiosetta, accetta solo i caricatori Linhof, che ovviamente costano uno sproposito.
Infine, tanto per concludere le critiche, non capisco perché dovrei adoperare una field camera limitata al formato 6x9 (e ai formati inferiori) quando con un costo di gran lunga più contenuto e un peso del tutto paragonabile posso utilizzare una field camera 4x5" che accetta (oltre ai miei beneamati caricatori per pellicola in rullo Cambo e Calumet) anche i normali chassis per pellicole piane. La mia Wista DX 45 pesa (senza obiettivo) 130 grammi meno che la Linhof Super Technika 23, ha una gamma di movimenti decisamente più completa e una versatilità operativa di fatto superiore.
Tutto ciò premesso, passiamo alla prova sul campo vera e propria. Che dire? La macchina è una gran bella macchina, la precisione e la robustezza Linhof si toccano, si annusano, si apprezzano a livello sensoriale. Una volta montata sul cavalletto funziona come una piccola folding, anzi meglio: non c'è nulla da assemblare, la apri e lavori. Devo dire che - abituato come sono ai movimenti delle macchine 4x5 - i basculaggi e i decentramenti della piccola Linhof mi sembrano un po' limitati, ma bisogna sempre tenere presente che il paragone andrebbe fatto con le medio formato, non con gli apparecchi a lastre. E come macchina di medio formato la Super Technika non ha rivali in termini di versatilità. L'unica cosa che mi lascia decisamente perplesso è il prezzo: ancora una volta non capisco chi possa essere interessato a un oggetto del genere, quando con una cifra decisamente inferiore diventa possibile godere dei vantaggi e della maggiore operatività di una folding 4x5.
Michele Vacchiano © 01/2002
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