UNA FOLDING FATTA IN CASA Come divertirsi, risparmiare e... essere creativi. |
Costruirsi una folding in casa? Il sogno di molti. Alessandro Pianalto ci è riuscito. Pubblichiamo qui il suo resoconto e le immagini della sua "creatura" |
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L'idea di costruirmi una folding in legno mi venne un giorno in cui il bancomat mi aveva appena stampato l'estratto conto... 1. Progettazione di massima di tutte le varie parti, sia quelle in legno che quelle in metallo. Chiaramente durante la costruzione sono state apportate piccole modifiche, ma ritengo sia importante partire con un progetto il più possibile dettagliato. Per testare preventivamente alcuni movimenti io realizzavo dei modelli in scala 1:1 delle parti in metallo con del cartoncino, li fermavo su un pannello in legno con le puntine e poi li provavo. E' un metodo semplice ma sicuro per non trovarsi con una macchina che non si chiude. 2. Realizzazione delle parti in legno, poi montate e verniciate. 3. Realizzazione e montaggio degli elementi per i movimenti del dorso, compreso il sistema per la messa a fuoco. La macchina cominciava a prendere forma e addirittura si muoveva! 4. Realizzazione delle parti in metallo per la stardarta anteriore, il blocchetto per il fissaggio al cavalletto e altre piccole finiture. Infine abbiamo montato il dorso a scamotaggio e la stardata anteriore con l'ottica. La macchina funzionava in tutte le sue parti! Il gioco era fatto! Come si vede dalle illustrazioni che accompagnano questo articolo, ho montato un soffietto standard (fatto fare da Camera Bellows, England), mentre all'inizio usavo un soffietto grandangolare che mi ero costruito con un pezzo di pelle. Effettivamente realizzare in proprio un soffietto grandangolare è piuttosto semplice: dopotutto non si tratta d'altro che di due tagli di pelle di forma quasi circolare, cuciti ai bordi e con un'apertura quadrata al centro. Una volta cuciti, lasciando la cucitura all'esterno, si incollano le due cornici sul foro quadrato e il gioco è fatto. Adesso sono contento e - lasciatemelo dire - orgoglioso della mia macchina. E' vero, durante la costruzione sono arrivato a odiarla, certe volte avrei desiderato darle fuoco; ma la sera in cui tutti i pezzi sono stati al loro posto, quando ho montato, tremando per l'emozione, la piastra portaottica ed il vetro smerigliato, avrei voluto piangere di gioia e di soddisfazione: la mia "creatura" era là, montata sul cavalletto semplice ed austera, splendida e soprattutto unica. Alessandro Pianalto © 03/2003 |