ANCORA SUI BASCULAGGI |
La
tecnica dei basculaggi può apparire semplice quando si tratta di
applicare un solo movimento alla volta.
Ma quando il soggetto richiede di applicare più di un movimento
ad una singola immagine, spesso le cose si complicano e il principiante
si trova in serio imbarazzo. In questo articolo illustreremo un semplice
caso di movimento complesso. |
Iniziamo pubblicando la fotografia effettuata senza applicare movimenti.
Come si vede, l'inclinazione verso il basso, effettuata allo scopo di registrare l'acqua spumeggiante e i fiori in primo piano, ha causato un'evidente deformazione prospettica delle case a sinistra, che mostrano una sensibile convergenza delle loro linee verticali verso il basso. Questo è l'effetto che si otterrebbe con una machina a corpi fissi. Proviamo ora a rimettere la camera in bolla, basculando verso il basso la piastra portaottica.
Le verticali convergenti sono scomparse e il primo piano viene egualmente registrato. Ovviamente è stato necessario rifocheggiare la macchina per compensare lo spostamento del fuoco. Ma c'è ancora un problema: la linea della cascata appare storta, in quanto apparentemente sale verso sinistra. Ancora una volta si pone un problema di correzione prospettica. Proviamo allora a basculare il dorso della camera portandolo parallelo alla linea della cascata.
Ovviamente anche in questo caso è stato necessario rifocheggiare. Inoltre il diaframma è stato chiuso per incrementare la profondità di campo apparente. Ora l'immagine appare equilibrata e prospetticamente "giusta". Il segreto per applicare movimenti complessi senza entrare in confusione mentale (rischio sempre presente in questi casi) è di procedere un passo alla volta, come abbiamo cercato di fare in questi esempi. Michele Vacchiano © 3/2004 |