Innanzitutto perdonateci l'orrido neologismo, ma ci sta tutto. Quell'antina scorrevole non fa altro che farci accendere e spegnere la fotocamera come dei giulivi babbei, ed a quell'ampio monitor da tre pollici manca solo l'essere un touch-screen…
La T100 accanto alla W90, oggetto di un nostro prossimo test.
Il corpo macchina della T100, davvero compatto e maneggevole.
Dunque l'esito dei primi due giorni con la T100 è il seguente: batteria semiscarica, non più di tre foto scattate, e schermo pieno di orride ditate. A quel punto ci ricordiamo di essere, si spera, una rivista di fotografia, e dopo esserci moralmente ricomposti ci dedichiamo al test vero e proprio.
La Sony T100 è stata annunciata a fine febbraio ed è disponibile nera, rossa oppure argentata. L'esemplare che abbiamo utilizzato per la prova è argentato. Arriva in una graziosa confezione bianca e blu dalla quale, oltre alla fotocamera, escono: un CD, la batteria (con una custodia) ed il relativo caricatore, un laccetto per il polso, un cavo USB ed AV, ed i manuali in varie lingue - tra cui non manca l'italiano. Il CD contiene un manuale molto dettagliato (quello cartaceo è poco più che una guida rapida), il software Music Transfer (per gestire la musica caricata sulla fotocamera, musica che può essere utilizzata come sottofondo degli slideshow), Picture Motion Browser (un applicativo, solo per Windows, per la gestione e la visualizzazione di foto e filmati) ed un simpatico filmato in Flash con dei pratici consigli di ripresa.
La T100 supporta schede di memoria Memory Stick Duo, ed è dotata di 31 MB di memoria interna, grazie ai quali si possono memorizzare circa dieci foto. Il sensore è un CCD da 1/2,5", ovvero circa 5,76x4,3mm, ed ha 8 megapixel effettivi. L'obiettivo, piccolissimo ed incastonato nell'angolo superiore destro (guardando il frontale della fotocamera), è un Vario-Tessar di luminosità F/3.5-4.4 che, rapportato al 35mm, ha l'angolo di campo di un 35-175mm.
Aspetto e comandi
Tascabile, piccola e relativamente leggera, è la classica compatta che messa in una tasca del soprabito si dimentica di avere indosso. Il frontale è sgombro e pulito: c'è un'antina scorrevole che, una volta fatta scivolare verso il basso, accende la fotocamera e rivela l'obiettivo, il flash, il microfono e la spia dell'autoscatto (che funge anche da illuminatore ausiliario per l'autofocus). Richiudendo l'antina la T100 si spegne, ma si può anche accenderla e spegnerla usando il tasto Power sulla parte superiore del corpo, alla cui destra c'è il tasto Play e, ancora più a destra, il pulsante di scatto. Sul fondello ci sono solo l'attacco per il treppiede e la presa multifunzione a cui si collega il cavo, che dall'altra parte ha un attacco USB per trasferire la immagini ad un computer, e due prese audio e video per collegare la T100 ad un televisore (anche HD). Il fianco sinistro è sgombro, quello destro ospita l'alloggiamento per la batteria e la scheda di memoria.
Il grosso dei comandi, dunque, è raggruppato sul dorso, che è in gran parte occupato dallo schermo da tre pollici, ampio e luminoso (anche in pieno sole la visibilità è molto buona).
Poiché il manuale cartaceo della T100, tolti i fronzoli, alla fine consta di sole otto pagine, si può dedurre che il funzionamento è molto semplice ed i comandi davvero ridotti.
In alto a destra c'è il tasto che governa lo zoom, che in modalità Play consente di ingrandire e rimpicciolire le immagini, e nell'angolo inferiore destro c'è il classico pulsante circolare a quattro vie, con un tastino centrale; due ultimi pulsanti, Menu ed Home, completano il giro. Il tasto Home richiama il menu principale, dal quale si sceglie la modalità di ripresa e si impostano tutti i parametri della fotocamera (come visualizzare le immagini, formattare la Memory Stick, regolare ora, data, lingua, ecc.). Il tasto Menu invece richiama i soli parametri di ripresa (ISO, risoluzione, bilanciamento del bianco, ecc.) ed offre più o meno opzioni a seconda della modalità di ripresa impostata (e cambia se si è in modalità Play).
Con la T100 si può scattare infatti in quattro modalità: Filmato, Selezione Scena (Neve, Panorama, Spiaggia, Crepuscolo, ecc.), Regolazione Automatica e Programmata Automatica. La Regolazione Automatica è un automatismo totale, che consente di personalizzare pochi aspetti della ripresa (risoluzione, scatto singolo o continuo, e poco altro) mentre la Programmata consente di intervenire anche su ISO, bilanciamento del bianco, modo colore, modalità di lettura esposimetrica, bracketing, e così via. In entrambi i modi, comunque, è disponibile la compensazione dell'esposizione, la qual cosa basta in molti casi.
Attraverso apposite voci nei menu, infine, è possibile attivare o meno la visualizzazione di una griglia sul display (un'ottima cosa che vorremmo in tutte le fotocamere di qualunque prezzo), la funzionalità di Face Detection (se si sta riprendendo un volto la T100 se ne accorge e regola di conseguenza la messa a fuoco, l'esposizione, il bilanciamento del bianco ed altri parametri).
Il pulsante circolare con le sue quattro direzioni comanda l'autoscatto, i vari modi flash, la modalità macro e quante informazioni visualizzare sul display; esiste anche una modalità più luminosa, utile per schiarire il monitor quando serve.
Sul campo
La T100 è molto piacevole da utilizzare: è veloce ad accendersi, piuttosto pronta nello scatto e nella messa a fuoco (tenendo conto che si tratta di una compatta); il display è nitido anche in pieno sole e, come poi la successiva visione al computer ci ha confermato, l'esposimetro è molto affidabile: anche le classiche situazioni rognose - scene in controluce, o con forti differenze di luminosità tra una porzione e l'altra - sono state ben gestite. Anche se sul monitor LCD può apparire uno sfascio di raggi violacei, poi nelle foto quasi mai se ne trova traccia: il risultato è davvero buono, con un'ottima tenuta generale del contrasto ed un purple fringing nella media della categoria.
La resa, nella sua globalità, è quella classica Sony: immagini molto pulite con colori pieni e brillanti, che anche in situazioni di luminosità particolari non richiedono quasi mai grossi interventi di postproduzione. Chi ha le mani grandi presti attenzione: l'indice della sinistra può talvolta andare a finire davanti all'obiettivo, che è veramente a filo del bordo superiore della T100. Ci siamo divertiti a scattare anche in bianconero, ottenendo buoni risultati e, come anche con altre compatte, notiamo che il BN impostato in ripresa è migliore di quello ottenuto convertendo immagini scattate a colori. Simpatici anche gli effetti disponibili dal menu, specie quelli che consentono una sfocatura o una decolorazione di tutta l'immagine salvo un'area selezionata.
La risolvenza dell'obiettivo è piuttosto buona anche alla focale più lunga, mentre per quanto riguarda la distorsione siamo nella media di questa categoria di fotocamere. In situazioni di buona luminosità, dunque, c'è davvero poco di cui lamentarsi: si ottengono mediamente ottime immagini sia come colori che come nitidezza ed esposizione. Quando c'è la necessità di scattare a sensibilità maggiori le dimensioni del sensore entrano in gioco, per cui è inutile aspettarsi miracoli a ISO 1600 o addirittura ISO 3200; per fortuna c'è lo stabilizzatore che consente di guadagnare un paio di stop, il che soprattutto alle focali più corte aiuta davvero: potendo scattare abbastanza agevolmente a 1/5 di secondo alla focale minima, in diverse situazioni di ripresa in interni siamo riusciti a lavorare senza flash, il che è sempre una bella cosa (il flash incorporato fa il suo dovere, comunque). Nel complesso, da ISO 80 a ISO 200 la resa è davvero buona, ed è ancora più che discreta a ISO 400; gli ISO 800 è bene averli per le situazioni di reale necessità ma ci andremmo cauti nel tirarne fuori chissà quali ingrandimenti. In effetti alle alte sensibilità nessuna compatta fa grandi cose, ma d'altra parte se si vuol andare in giro con un 35-175mm in un taschino si deve accettare qualche compromesso; altrimenti nessuno spenderebbe quattro volte tanto per i corredi reflex.
Ciò detto?
Concludendo, questa Sony T100 è, nella sua categoria, una fotocamera molto valida. Oltre ad essere un bell'oggetto - la qual cosa non dà fastidio: come si dice, anche l'occhio vuole la sua parte - è una compatta che soddisfa ampiamente le necessità del fotografo occasionale, ma che quando utilizzata in maniera consapevole può anche tirar fuori delle piacevoli sorprese, grazie ad una buona dotazione di funzioni e, soprattutto, ad un'interfaccia utente ben fatta che consente di utillizzarle in maniera rapida: inutile avere i comandi del bilanciamento del bianco o del bracketing se poi per attivarli bisogna impelagarsi in menu e sottomenu. La qualità del binomio obiettivo-software di elaborazione è piuttosto buona e, fino a ISO 400, si può star tranquilli di poter tirare fuori anche delle stampe di dimensioni generose.
Agostino Maiello © 04/2007
Riproduzione Riservata
Il monitor LCD è ampio, luminoso e con un eccellente trattamento antiriflesso.
Il BN ottenuto direttamente in fase di ripresa (a destra) è mediamente più pulito e nitido di quello ottenuto in postproduzione.
In totale automatismo (sia di esposizione che di bilanciamento del bianco) la T100 è davvero raro che sbagli. La foto originale, non ridotta per il Web, è molto pulita e brillante.
Molto valido il trattamento antiriflesso. C'è del purple fringing, ma ampiamente nella media della categoria.
Uno scatto classico: buone sia la nitidezza che la resa cromatica.
Una foto in posizione macro (la T100 riflessa in un cellulare): ci si può divertire!
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