SONY NEX 16/2.8 AF PANCAKE
Ottica economica, ma da non sottovalutare

Rino Giardiello, febbraio 2012

Il pancake da 16mm sul corpo della NEX 5 è un insieme davvero piccolo e compatto anche se ben lontano dall'essere "da taschino" (al massimo nella tasca del cappotto!).

Premessa.
Utilizzo il corredo Sony NEX personalmente e mi è piaciuto subito sin dall'inizio anche se sono rimasto deluso (e lo sono ancora) per la scarsezza del parco ottiche e, soprattutto, per l'assenza di ottiche Zeiss nel corredo (solo da poco è disponibile un ottimo, ma costoso e non certo tascabile Zeiss 24mm).
Se, da una parte, vedevo la NEX come l'ultima erede della gloriosa dinastia dei "piselloni" (vedi Sony 707, 828 e R1 già provate su Nadir), l'assenza di un'ottica di gran pregio frenava non poco i miei entusiasmi. A che pro infatti avere un corpo in grado di compiere piccoli miracoli ed in grado di offrire una qualità pari a quella delle migliori reflex APS-C se poi il tutto viene mortificato dallo zoomettino Sony 18-55? E' vero che il piccolo 18-55 vale più di quello che costa, ma, tra la ridotta escursione focale e la qualità buona ma non eccelsa (senza avere un'alternativa d'acquisto), di sicuro non basta ad appagare del tutto chi è abituato ad avere qualcosa di più.

Nei primi test delle NEX, anche su Nadir, non sono mancate le prove della piccola ottica fissa da 16mm F/2.8. Credo che tutti abbiano sognato di portare la NEX nel taschino corredata dal piccolo pancake che, tra l'essere un'ottica fissa, la luminosità massima e il prezzo non bassissimo, faceva ben sperare. Invece, tutti i test sono stati alquanto deludenti e tutte le riviste, anche la nostra, hanno consigliato di acquistare lo zoom standard 18-55, ottimo per il prezzo.

Altra critica generale, la focale troppo corta: tutti avrebbero preferito, per un uso generale, un'ottica equivalente ad un 35mm e non ad un 24mm, davvero troppo grandangolare, ma le intenzioni di Sony non erano di offrire un "compatto 35mm da passeggio" (sovrapposto alle focali già coperte dallo zoom), bensì una focale grandangolare non disponibile nelle altre ottiche. Certo che se avessero reso disponibile uno zoom 16-80 Zeiss come nel corredo reflex, saremmo stati tutti felici e soddisfatti...

La realtà dei fatti.
Forse ci aspettavamo tanto di più da un'ottica fissa e da Sony, ma il 16mm F/2.8, col senno del poi, non è affatto da buttar via e non sfigura se confrontato con ottiche similari di altri corredi, né come prezzo né come prestazioni; anzi, talvolta può uscire vincente. Come scrivemmo nell'articolo pubblicato il 3/2011 "La qualità di questo vetro è media e migliora da F/5.6 in su, con una distorsione visibile, ma comunque nella media delle lenti equivalenti per questo tipo di sistemi. Ben corrette le aberrazioni cromatiche (a scapito della nitidezza) e ottima la tenuta ai controluce. Non può essere definito un vetro nitidissimo, ma fa il suo dovere in maniera adeguata al prezzo".

In quanto alla lunghezza focale troppo corta, il recente 10mm F/2.8 pancake che correda la Nikon J1 equivale ad un 27mm che non è poi troppo lontano da un 24mm, ed anche in questo caso abbiamo un picco di nitidezza intorno ad F/5.6. Anche il prezzo non è molto diverso, cosa non giustificata se si pensa alla grossa differenza di formato; siamo comunque sui 230-250 Euro, in ogni caso più economici dei pancake Samsung 30mm F/2, Panasonic Lumix G 20mm F/1.7 e Olympus Zuiko 17mm F/2.8, tutti oltre i 300 Euro - per non parlare dell’ottimo Pentax 15mm F/4 che però costa quanto il 16mm con il corpo NEX insieme.

Anche la bistrattata nitidezza del Sony, alla prova dei fatti, risulta pari o superiore a quella dei concorrenti, con in più un'ottima correzione dell'aberrazione cromatica e tenuta al controluce. La distorsione è nella media delle ottiche di questo tipo anche se, stranamente, non è a barilotto come sempre, ma a cuscinetto con andamento anomalo (mi ricorda la distorsione della Sony R1 alla stessa focale); per rendere l’idea, è come se si trattasse di un 28mm ben corretto con una brusca convergenza dei bordi a 24mm. Il difetto oggi è meno grave di diversi anni fa, essendo facilmente correggibile con un click in un qualsiasi programma di fotoritocco - o addirittura stesso nel corpo macchina come la più recente Sony NEX-5N e la Olympus E-P1. La vignettatura è di circa uno stop, nella norma per un’ottica di questa lunghezza focale.

A tutt'apertura la resa dei bordi è nettamente inferiore a quella del centro, ma lo si nota soprattutto nei dettagli al 100%. Su stampe 20x30cm o in situazioni come questa (con l'aggiunta di un po' di maschera di contrasto) si ottengono comunque immagini a cui non si può contestare nulla.

Sul campo.
Togliendoci dalla testa l'ottimo zoom 16-80 della Zeiss per le reflex Alpha, ci ritroviamo ad apprezzare molto di più questo piccolo pancake che, se proprio mantiene un difetto (opinione del tutto personale) è nella lunghezza focale, troppo corta per essere un obiettivo tuttofare: sarà una vecchia abitudine legata al piccolo formato a pellicola, ma per me il 35mm (specialmente se luminoso) era l'obiettivo perfetto per il reportage ed un uso generico. Ciò detto, la nitidezza al centro è elevata a tutti i diaframmi sin dalla massima apertura con un picco notevole ad F/5.6 e, anche diaframmando di più, le cose non migliorano di molto. I bordi sono mediocri a tutta apertura (molto morbidi e con residui di aberrazione cromatica), ma diventano buoni ad F/5.6, diaframma che si può reputare ottimale per l'utilizzo di quest'obiettivo. Ad F/5.6 scompaiono o si ottimizzano anche tutte le altre aberrazioni e l'obiettivo è in grado di fornire ottime immagini che non necessitano di essere migliorate in fase di post produzione tra F/5.6 e F/11. Ad F/16 la qualità decade per colpa della diffrazione.
Apprezzabile (o disprezzabile, dipende dalle situazioni), l'elevata profondità di campo anche a tutta apertura, cosa che permette di ottenere immagini sempre "tutto a fuoco". Io rientro tra quelli che gradirebbero la possibilità di ottenere un maggiore sfocato a tutta apertura, ma 16mm sono davvero pochi per questo tipo di utilizzo salvo ricorrere a maggiori luminosità - che però avrebbero aumentato peso, ingombro e prezzo. Continuo a sperare che la Sony metta in commercio l’equivalente di un 35mm (possibilmente F/2) per il corredo NEX più piccolo del pregiato e costoso Zeiss 24mm F/1.8 attualmente disponibile.

Usando il piccolo 16/2.8 in un range di diaframmi tra F/5.6 e 11 si ottengono sempre immagini gradevoli e brillanti che non necessitano di eccessiva postproduzione (in queste foto ho applicato sempre una leggera maschera di contrasto per compensare la sfocatura dovuta alla riduzione delle foto per il web).

Conclusioni.
Aldilà dei confronti con la concorrenza (un'ottica non adeguata come livello qualitativo tale resta, poco importa quanto peggio o meglio facciano altri marchi), questo 16mm, anche considerato il basso prezzo e le dimensioni ridottissime, se la cava piuttosto bene. Chi volesse un'ottica di qualità elevata e costante, al centro come ai bordi ed a tutti i diaframmi, dovrebbe decisamente rivolgersi altrove (e prepararsi a spendere ben altre cifre, beninteso). Chi invece può rinunciare a qualche linea/mm ai bordi ed a lavorare a tutta apertura farebbe bene a non disprezzare questo minuscolo grandangolare, che come detto è in grado di restituire immagini piacevolissime e dalla resa molto naturale. Al momento della stesura dell'articolo il 16mm risulta non disponibile nel sito ufficiale e sembra che la Sony stia per presentare un nuovo 16mm rinnovato e migliorato. L'obiettivo usato per il test è della prima serie, provato su corpi NEX-5 e NEX-5N (giusto per verificare la correzione della distorsione "in camera"). Se la nuova progettazione servirà a migliorare un obiettivo niente affatto disprezzabile che gode di immeritata fama negativa, non possiamo che esserne lieti, ma forse potrebbe anche essere la buona occasione per comprare un 16mm d'occasione a buon prezzo ed usarlo senza troppi patemi d'animo: c'è chi si contenta di meno e paga di più, ed il piccolo pancake della Sony, con tutti i suoi limiti, vale senz’altro di più di quello che costa.

Rino Giardiello © 02/2012
Riproduzione Riservata


Specifiche tecniche.
Nome prodotto: E 16 mm F/2,8
Lunghezza focale equiv. sul 35mm: 24 mm
Gruppi-elementi obiettivo: 5 - 5
Distanza minima di messa a fuoco: 24 cm
Angolo di campo sul sensore formato APSc: 83°
Lamelle di apertura: 7
Apertura min. F/22
Diametro filtro: 49 mm
Dimensioni: 62 x 22,5 mm
Peso: 67 g
Accessori in dotazione: Copriobiettivo anteriore e posteriore

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