Alla fine è arrivata. Quattro anni dopo la A700, un valido ingresso di Sony nel settore delle reflex "evolute" ("semi-pro", "enthusiast", "prosumer"… scegliete l'etichetta che preferite) rimasto però senza seguiti, arriva finalmente la A77, che come la sigla di due cifre fa intuire fa parte della gamma SLT (fotocamere con specchio fisso semitrasparente) come le precedenti A33/A35/A55.
Niente più mirini ottici, dunque, ma un mirino elettronico, con ben 2.4 milioni di punti, grande da guardare e fedele nel trasmettere un’anteprima dell’immagine finale. I primi pareri raccolti in giro per il web parlano di un mirino di alta qualità, di gran lunga migliore dei mirini ottici in ambito APS-C visti finora, anche se ancora non al livello di un bel mirino ottico di una reflex full frame - nei confronti del quale però offre appunto le comodità del mirino elettronico, ovvero principalmente una anteprima fedele dello scatto finale.
La A77 è costruita attorno ad un sensore CMOS da 24 megapixel; ci si prepari dunque a dotarla di obiettivi all’altezza, pena grosse delusioni. Non a caso insieme alla fotocamera è stato presentato un solido 16-50mm F/2.8. Il corpo della fotocamera è in lega di magnesio, a tenuta di polvere e schizzi; accetta schede SD e Memory Stick in un unico slot bivalente (niente più CF, dunque) ed usa la stessa batteria della A700. La velocità di scatto di 12 fotogrammi al secondo, la capacità di girare video in HD (1980x1080 a 50 fotogrammi progressivi, non interlacciati), un autofocus che promette assai bene (19 punti, con 11 sensori a croce) ed il monitor LCD da 3 pollici orientabile rendono la dotazione della A77 decisamente interessante. Ovviamente il corpo macchina è stabilizzato; la presenza del GPS costituisce inoltre un comodo plus. Insieme al corpo macchina è stata presentata anche l’impugnatura verticale (VG-C77AM). E sempre insieme alla A77 è stata presentata una macchina con lo stesso sensore ma con qualcosina in meno qua e là, più leggera e più economica: la A65.
I comunicati stampa delle due fotocamere si trovano qui.
Le novità Sony non finiscono qui. Dopo la NEX 3, aggiornata a giugno con il modello C3 (sensore da 16mpx, piccolo restyling estetico, ed altri dettagli), anche la 5 viene aggiornata con il modello 5N: stesso sensore da 16mpx della C3, 10 fotogrammi al secondo, e video a 50 fotogrammi progressivi anziché interlacciati come in precedenza. Ma il succo della giornata in ambito NEX è sicuramente la NEX 7, ammiraglia della gamma. Se la 3 e la 5 sono senza dubbio pensate per un uso rapido ed immediato, affidandosi il più possibile agli automatismi (anche se in seguito, accogliendo le richieste del pubblico scontento di un’interfaccia utente troppo semplificata, Sony ha rilasciato due firmware che hanno notevolmente migliorato le cose), la NEX 7 invece si rivolge chiaramente ad un pubblico di fotografi più esigenti. Nera ed elegante, la 7 ha un mirino elettronico da 2.4 milioni di punti, lo stesso sensore da 24mpx delle A77/A65, una interfaccia utente ridisegnata, e ghiere e pulsanti che sicuramente faranno la felicità di chi ama scattare potendo controllare in maniera rapida e diretta i vari parametri di ripresa. Il tutto in 291 grammi di peso (solo corpo; la 5N ne pesa 210); nel corpo è integrato un piccolo flash con NG6. La NEX 7 sarà disponibile a novembre.
Il comunicato stampa della NEX-7 è disponibile qui.
Insieme ai due corpi sono stati annunciati tre nuovi obiettivi per il sistema NEX: uno Zeiss 24mm F/1.8, un Sony 50mm F/1.8, ed un Sony 55-210mm F/4.5-6.3. I due Sony sono stabilizzati.
Le immagini sono prese dal sito di Sony Europe pagina dedicata ai comunicati stampa.
La Redazione di Nadir Magazine © 08/2011