Il 75-300 f/4,5-5,6 di Sony per il sistema Alpha è l'ideale complemento del 18-70mm acquistabile in kit con la fotocamera; infatti, oltre che solo corpo e con appunto il 18-70, la Sony Alpha può essere fornita in un kit con entrambi gli zoom (18-70 e 75-300, appunto) oppure con un tuttofare 18-200 f/3,5-6,3.
Il 75-300, con paraluce smontato, accanto alla Sony con il 18-70 di serie.
Il 75-300 alla massima estensione e con il paraluce.
Il 75-300 montato sulla Sony Alpha.
ISO 250, focale di 140mm (210mm equiv.). Già buona la resa di partenza, ma siamo intervenuti sulle curve per creare un'immagine più d'impatto.
Scatto a ISO 200 a 200mm (300mm equiv.), in una giornata di cielo velato.
Ma torniamo nel mondo reale: leggero e relativamente compatto a meno di non impostare i 300mm, magari col paraluce innestato -, questo 75-300 ha un angolo di campo che sul formato 24x36mm equivale a quello coperto da un 112,5-450mm. Si copre dunque una lunghezza focale che può gestire dal ritratto al paesaggio alla foto sportiva o naturalistica (fatti salvi i limiti di luminosità, beninteso).
In generale peso e dimensioni si sposano bene con la fotocamera, facendo sì che l'insieme rimanga pratico ed usabile; la ghiera per la messa a fuoco manuale è scorrevole ma non troppo, e consente dunque di focheggiare con sufficiente accuratezza; viceversa è più resistente la ghiera per l'impostazione della focale, che richiede una certa energia per essere azionata. Nell'insieme, pur tradendo esplicitamente una vocazione amatoriale, lo zoom non appare troppo giocattoloso, cosa che invece avviene con il 18-70; ma naturalmente si tratta di una sensazione a pelle, influenzata anche dalle maggiori dimensioni del tele.
Come già il 18-70, anche il 75-300 fatica a soffrire di purple fringing, problema che ha caratterizzato diverse fotocamere Sony precedenti; siamo riusciti a farne apparire un po' alle focali più spinte, ovviamente solo nelle zone di stacco tra ombre ed alte luci, ma nulla che pregiudichi la qualità finale delle stampe (a meno di voler tirar fuori dei 70x140). Stesso dicasi per la nitidezza, molto buona fino a 200mm anche ai bordi, ed ancora più che discreta alla focale più spinta, come testimonia la foto dell'autobus turistico.
Una foto alla focale massima, a ISO 250 ed f/5.6. Buoni il livello di dettaglio e la pulizia dell'insieme.
La distorsione è molto contenuta, com'è normale che sia date le lunghezze focali in gioco; più che discreto anche il trattamento antiriflesso, che non fa miracoli ma consente di salvare la foto anche in situazioni relativamente difficili. Il paraluce non è una bacchetta magica ma aiuta in caso di luci laterali molto forti, ma per onestà riferiamo che una volta davanti al monitor abbiamo avuto forti difficoltà a distinguere le foto scattate col paraluce da quelle senza.
La relativa scarsa luminosità dello zoom non ostacola più di tanto il funzionamento dell'autofocus, che solo talvolta ha avuto qualche esitazione alla focale massima.
A sinistra: una foto scattata alla minima focale (75mm), ISO 160.
La resa cromatica di quest'obiettivo è perfettamente allineata a quella del 18-70 ed in generale a quella Sony; del resto, rispetto ai tempi della pellicola si ha la sensazione che non sia più l'obiettivo a fare più di tanto l'immagine, quanto l'accoppiata sensore+software, relegando l'ottica ad un ruolo non certo marginale, ma sicuramente meno di primo piano rispetto al passato. Siamo noi per primi a stupirci delle belle stampe che si possono tirar fuori da ottiche amatoriali, plasticose e che costano cento o duecento Euro: insomma, proprio quelle che anni fa avevamo battezzato Ciofagon e che oggi, grazie al digitale, all'atto pratico risultano molto più utilizzabili rispetto a prima.
Questo 75-300 non fa eccezione: sarà plasticoso e buio quanto si vuole, ma è capace di rendere immagini di buona qualità anche in situazioni non di luce piena, pulite e sufficientemente tridimensionali; cromaticamente brillanti e piacevoli senza risultare esasperate. Certo, per chi ha bisogno quasi sempre della focale più spinta lavorare a f/5,6 non è una festa né per l'AF né per chi guarda nel mirino, ma se le esigenze sono più generiche questo tele è un buon acquisto. Se poi le necessità del fotografo evolveranno verso una qualità senza compromessi, c'è sempre quel discorso della Fiat Seicento…
Agostino Maiello © 11/2006
Riproduzione Riservata
Dettaglio di uno scatto a ISO 1600, a 160mm.
COME SONO FATTI I TEST DI NADIR
Scheda Tecnica
Obiettivo 75-300 F/4,5-5,6
Modello: SAL75300
Equivalenza sul 35mm: 112,5-450mm (angolo di campo: 32°-8° 10')
Composizione: 13 lenti in 10 gruppi
Distanza minima di messa a fuoco: 1,5 metri
Diametro filtri: 55mm
Peso: 460 grammi
Dimensioni (diametro x lunghezza): 71x122mm