PENTAX A10
BELLE FOTO MA QUALCHE LIMITE DI TROPPO

All'inizio del 2006 Pentax ha presentato la Optio A10, una fotocamera piccola e dal prezzo assai competitivo dotata di caratteristiche di tutto rispetto; da segnalare, a parte il sensore CCD da 8 megapixel, la presenza di un sistema di riduzione delle vibrazioni, e la capacità di registrare filmati in formato MPEG-4 DivX.

Ma andiamo con ordine. La A10 è davvero compatta (è larga 9cm e profonda 2,3) e leggera; quando l'obiettivo è ritratto il frontale della fotocamera è del tutto liscio, e tutto il corpo sta davvero comodamente in una tasca anche piccola. Una volta tra le mani, bisogna ragionare un po' per capire la propria impugnatura ideale, soprattutto se si hanno le mani di dimensioni generose, ma una volta fatto non si potrà che apprezzarne il design pulito, semplice ma non privo di eleganza, unito ad una buona disposizione dei comandi.
Nella confezione, oltre alla camera ed alla batteria, si trovano una cinghia, una base per la ricarica, un CD con il software e due cavi. Non vi sono schede di memoria incluse: la A10 dispone di 24 MB di memoria interna, per il resto bisogna dotarsi di una scheda SD. Curiosa la base per la ricarica: è un oggetto dal design piacevole che serve a ricaricare la batteria (anche senza la fotocamera, quindi con due batterie si può caricarne una e nel contempo usare la A10 con l'altra)… e null'altro: non ha prese USB né di altro tipo, ed a nostro avviso Pentax avrebbe potuto sfruttarla un po' meglio. È comunque possibile acquistare, a parte, il canonico alimentatore di rete.

I comandi sono concentrati sulla destra del dorso della fotocamera, mentre la parte sinistra è occupata dal generoso display da 2,5 pollici; saggiamente la A10 è priva del consueto quanto inutile mirino ottico. Il display è di buona qualità, ma in pieno sole diventa difficilissimo da leggere: peccato.
Un'altra nota negativa è il comando di controllo dello zoom, lento a rispondere alla pressione; perdipiù la variazione di lunghezza focale non è continua, ma procede lungo una serie di passi intermedi preimpostati. Molto intelligente, invece, un pulsantino verde presente in basso: può essere impostato per richiamare al volo una serie di parametri, ed in pratica consente con una sola pressione di cambiare al volo i settaggi ritenuti più importanti (sensibilità, bilanciamento del bianco, esposizione, riduzione delle vibrazioni, ecc.), senza dover mettersi a navigare tra i vari menu e sottomenu.

La A10 onora la propria reputazione di compatta non consentendo un controllo diretto del tempo e del diaframma di esposizione, ma a parte questo il fotografo può davvero agire su ogni aspetto della ripresa. A parte il pulsante verde appena citato, l'interfaccia di gestione della fotocamera consente facilmente di intervenire su ISO, flash, autofocus, programmi di esposizione, parametri di immagine vari (tutti i soliti: saturazione, contrasto…); è possibile far apparire sul display una griglia, così non si avranno più scuse per le foto storte, così come sono disponibili diversi filtri ed effetti vari applicabili alle foto. Con un apposito menu, infine, è possibile indicare alla camera quali settaggi vanno memorizzati in maniera permanente (così da ritrovarseli immutati quando si riaccende la fotocamera) e quali no.

Un primo giro di prova con la A10 ci ha soddisfatti, una volta riversate le foto sul computer abbiamo riscontrato una notevole qualità: colori pieni ma naturali, una bella resa nitida e pulita, ed in generale immagini molto gradevoli ed equilibrate, senza "inganni" dovuti a maschere di contrasto eccessive o colori troppo saturi. Com'era prevedibile, a 38mm la distorsione (a barilotto) è abbastanza avvertibile, ma è comunque nella media di questa categoria di fotocamere.
Poiché questa Pentax tende a moderare il contrasto delle immagini, è più raro ritrovarsi le classiche alte luci bruciate tipiche del digitale; né abbiamo riscontrato particolari segni di purple-fringing. In sostanza, diremmo quasi che dal punto di vista della resa ottica la A10 rispecchia la tradizionale filosofia Pentax, e la cosa non può che farci piacere.
Le uniche delusioni arrivano una dalla batteria, con la quale siamo riusciti a superare di poco i cento scatti, facendo un uso normale della fotocamera (focheggiature qua e là, scatto, ricontrollo dell'immagine sul display, eventuale cancellazione e nuovo scatto, e così via: insomma, come in realtà si usa una fotocamera digitale), e l'altra dal ritardo di scatto, che sembra quello delle fotocamere digitali di tre anni fa e che rende la A10 del tutto inadatta a catturare immagini "al volo".
Il bilanciamento del bianco ha funzionato bene - abbiamo riscontrato solo qualche difficoltà nel gestire la classica illuminazione domestica -, così come il flash, sempre bilanciato (da notare che la A10 dispone di una funzione per la riduzione dell'effetto occhi rossi), anche se un po' lento a ricaricarsi.

Dopo la ricarica della batteria abbiamo ripreso la A10 per una passeggiata serale, il che ci ha consentito di scovare un altro difetto: la lentezza dell'AF in situazioni di poca luce. Non che in pieno sole fosse un fulmine di guerra, ma a pelle ci era parso più o meno nella media delle compatte di questa categoria; al crepuscolo, invece, si è mostrato di una lentezza irritante. Ciò, unito ad un esposimetro che ci ha ingannato in qualche caso di troppo, ha prodotto a fine giornata un risultato strano: da un lato molte foto di ottima qualità, dall'altro un certo numero, un po' sopra la media, di foto sfocate e/o sovraesposte.
Il sistema di riduzione del rumore si è rivelato efficace ma non affidabile al 100%. Il sensore della A10 è posto su una piccola superficie mobile, collegata a due sensori che analizzano il movimento della fotocamera e lo compensano facendo scorrere la superficie (e quindi il sensore) in direzione opposta. Il sistema ci è parso piuttosto efficace salvo alle focali più estese, specie quando il movimento da compensare andava in un solo verso; insomma, non è una bacchetta magica che consenta di fotografare con tranquillità con tempi lunghi, ma in generale dà un buon aiuto in molte situazioni di ripresa.
L'analisi delle foto serali ci ha consentito di valutare la resa della A10 alle sensibilità più elevate (a ISO 50 le foto sono davvero nitide e pulite): qui la Pentax si è comportata piuttosto bene, mantenendo una buona qualità fino ad ISO 400, segno che il sistema di riduzione del rumore lavora con intelligenza - laddove in altre fotocamere capita che per ridurre il rumore il software finisca con lo spappolare i dettagli più fini.
Sulla carta la A10 opera fino ad ISO 400, ma in realtà esiste un "Candlelight mode" che consente di scattare ad ISO 800 e con 4 megapixel di risoluzione: il risultato è più che dignitoso e, sebbene qui il sistema di riduzione del rumore renda le foto un po' morbide, alla fine la qualità è più che accettabile (e migliore di molte concorrenti).

Che dire, infine, di questa A10? Probabilmente, passateci il paradosso, se fosse stata peggiore saremmo meno irritati. Invece, proprio i suoi punti di forza (è graziosa e ben fatta, i comandi sono completi e razionali da usare, e le foto sono di ottima qualità: hai detto niente!) finiscono con il rendere ancor più fastidiosi i pochi ma non banali difetti (lentezza di scatto e dell'AF, batteria poco duratura, display pessimo in pieno sole). Un po' come quando a scuola si è più severi con un alunno intelligente ma che non si applica, e più teneri con un altro non brillante e che fa semplicemente quel che può…
In buona sostanza diremmo che la Pentax Optio A10 non è certo la compatta da usare per cogliere foto al volo (e non parliamo certo di congelare la schiacciata vincente di una partita di basket: non si riesce ad immortalare neanche l'espressione buffa di un commensale durante una pizza), e magari nel comprarla è meglio dotarsi subito di una seconda batteria; ciò premesso, se per il vostro modo di fotografare i limiti che abbiamo elencato non sono critici, allora ne apprezzerete gli aspetti positivi, soprattutto quello, mai secondario, della buona qualità finale delle foto.

Agostino Maiello © 06/2006

Nadir Magazine ©

Uno scatto in interni, in leggero controluce.
Buona la resa generale, anche nelle alte luci

Nadir Magazine ©

Uno scatto in esterni in una giornata di cielo coperto e luce piatta

Nadir Magazine ©

In pieno crepuscolo, a mano libera.
C'è un po' di rumore (nella piccola JPEG ottimizzata per il web si nota appena),
ma la resa globale è piacevolissima a parte il leggero purple fringing

Nadir Magazine ©

Uno dei pochi scatti rubati che la A10 ci ha consentito di cogliere!
Notare la pulizia dell'immagine nel suo insieme

Nadir Magazine ©

Uno scatto senza pretese che però si fa guardare proprio
per la piacevole resa globale