OLYMPUS SP-550 UZ
Non sono molte, sul mercato, le fotocamere in grado di coprire una gamma di focali che vada dal grandangolare al supertele. Questa Olympus è una delle più interessanti
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In effetti non è un caso che lo sia, perché Olympus ha sempre avuto una buona tradizione nel settore delle fotocamere con obiettivi zoom dall'escursione focale molto ampia. Oggi la concorrenza è agguerrita - Sony, Panasonic e Canon offrono vari modelli - ma questa SP-550 UZ ha qualcosa che le altre non hanno: un'escursione focale di 18x, che parte da 28mm ed arriva fino a 504mm (come al solito ci esprimiamo in termini di equivalenza dell'angolo di campo sul formato 24x36mm). Nessuno dei modelli della concorrenza arriva a tanto: le Sony H7 ed H9, appena annunciate, coprono "solo" da 31 a 465mm (zoom 15x), mentre Canon e Panasonic si fermano a 12x (partendo da 35 o da 36mm). Si vede subito che il vero vantaggio della Olympus non è tanto la lunghezza focale massima (in termini pratici la differenza tra 465 e 504mm è davvero poca), quanto quella minima, perché con un 28mm si può davvero cominciare a parlare di grandangolare - solo alcuni modelli di Fuji offrono i 28mm, ma dal lato tele si fermano a 300mm.
Tra le altre caratteristiche merita di essere menzionato lo stabilizzatore d'immagine, che è un vero stabilizzatore, basato sul movimento del sensore, e non la truffaldina trovata pubblicitaria che, purtroppo, ravvisiamo nelle schede tecniche di alcune compatte in commercio, quando viene spacciata per "sistema di stabilizzazione" la semplice presenza di una modalità ad alta sensibilità (di solito ISO 1000 ed oltre: bella scoperta, è come se pubblicizzassero un'automobile dicendo che da spenta consuma pochissimo).

La SP-550 ha 7 megapixel, uno schermo da 2,5 pollici e viene alimentata con batterie stilo (una scelta intelligente data la loro facile reperibilità). Può usare schede di memoria xD Picture Card, ed è dotata di 20 MB di memoria interna. Sono pochini, certo (ci stanno 4/5 foto in JPG) ma meglio averli che no. Relativamente compatta, la SP-550 ha un design gradevole grazie ai suoi angoli smussati e risulta piacevole da impugnare. Il corpo macchina è in plastica e trasmette una buona impressione di solidità. I comandi non sono né troppi né pochi, diremmo nella media di questa classe di fotocamere, così come lo sono peso e dimensioni. Siamo riusciti a lavorarci comodamente tenendola quasi sempre con una mano sola. Nessuno si aspetta che sia una compatta da taschino, ma in ogni caso è ben più piccola di una reflex corredata di zoom. Sul frontale, a parte l'obiettivo (particolarmente vistoso quando esteso al massimo), ci sono la lampada di assistenza dell'autofocus ed il microfono (perché la SP-550 registra anche filmati, con audio).
Sulla parte superiore della fotocamera si trova la manopola dei modi di esposizione, alla portata della mano destra. Oltre al quartetto classico (program, manuale, priorità dei tempi, priorità dei diaframmi) la SP-550 offre una valanga di scene preimpostate (ce n'è anche una per le riprese attraverso i vetri!). E' anche possibile, grazie alla funzione My Mode, memorizzare delle impostazioni personali, così da poterle riutilizzare in futuro. Come in altre fotocamere Olympus, un'apposita funzione dei menu consente all'utente di arrivare alle impostazioni desiderate rispondendo a delle domande che appaiono proprio sullo schermo. In pratica, il software chiede all'utente qual è il risultato che si desidera (ad esempio: non avere una foto mossa) e, di conseguenza, indica il parametro su cui intervenire (ISO o tempo di scatto).

Il dorso della SP-550 è occupato dal display, piuttosto nitido (230mila pixel, ormai lo standard) ed abbastanza visibile in situazioni di forte luminosità; intelligente la funzione di rischiaramento automatico quando c'è poca luce: ne aumenta la leggibilità. Questa funzione c'è anche nel mirino elettronico, dotato di correzione diottrica. I comandi sono in pratica tutti alla destra del display: quattro pulsanti disposti a rettangolo, ed un controller multifunzionale all'interno di tale rettangolo. I pulsanti assolvono alle classiche funzioni (richiamo del menu, modo riproduzione, cancellazione di una foto… ah, bisogna stare in Play Mode, non si può cancellare una foto appena ripresa) mentre il controller centrale dà accesso a tutti i comandi sia relativi alla ripresa (compensazione esposizione, flash, autoscatto, ISO, ecc.) che alle impostazioni della fotocamera.
Nell'uso pratico la SP-550 si è rivelata sufficientemente reattiva. L'AF ed il ritardo di scatto non sono certo comparabili a quelli di una reflex (l'AF soffre, alla massima focale, non appena la luce cala un po'), ma per questa categoria di fotocamere sono ampiamente nella media. I lati positivi, nel complesso, sono assai più di quelli negativi. Innanzitutto, le batterie durano tanto (abbiamo usato delle normali Varta ricaricabili NiMH da 2100 mAh); il bilanciamento del bianco funziona piuttosto bene (e va quasi sempre bene in automatico, soffre solo con l'illuminazione domestica); le funzioni sia di ritocco che di playback delle immagini sono tante e facilmente utilizzabili.

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Impressionante l'escursione focale da 28 a 550mm (Foto d'archivio per esempio)

Fermo restando che da uno zoom 18x non ci si può aspettare miracoli, la qualità delle immagini è mediamente buona considerando la classe della fotocamera ed il piccolo sensore impiegato; i modelli della concorrenza, insomma, non fanno di meglio. Già da ISO 400 il rumore inizia ad essere visibile nelle aree più scure, ma la foto è ampiamente utilizzabile anche per delle stampe non piccole, così come è ancora più che decente a ISO 800. E' da ISO 1600 che c'è il calo, ma non si compra una compatta con uno zoom 18x per lavorare a ISO 1600… Alle focali più lunghe il calo di nitidezza dell'obiettivo è avvertibile, ma si tratta di limiti fisiologici che bisogna accettare data la classe ed il prezzo di queste fotocamere: l'alternativa è una reflex con un paio di zoom dal grandangolare al supertele, con una spesa totale pari a quella di una mezza dozzina di SP550…
L'esposimetro, infine, si è rivelato affidabile: nella quasi totalità dei casi ha esposto correttamente senza nessun errore clamoroso.
Le note negative sono davvero poche: la connessione USB è una Full Speed e non una High Speed; in pratica è una USB 1.1, molto lenta. La SP-550 è un po' lentina ad accendersi e la sua velocità di scatto (in pratica una foto al secondo) non è certo da primato. Altri difetti veri e propri non ne ravvisiamo, ferme restando naturalmente le considerazioni sulla qualità ottica appena fatte.
Qualche nota sulla velocità di scatto. La SP-550 può scattare anche in RAW, il che rallenta un bel po' la velocità di scatto (nonché la velocità di riproduzione). E' anche possibile lavorare in RAW+JPG, e saggiamente Olympus dà la possibilità di decidere quanto deve essere grande il JPG. Inoltre, sacrificando la risoluzione la SP-550 consente di scattare addirittura a ISO 5000, a 3mpx (risoluzione a parte, il rumore in questi casi è davvero elevato); e se 3mpx bastano, si può impostare uno scatto a raffica di 7 fps (fino a 15 foto: in pratica un paio di secondi). Addirittura, scendendo a 1,2mpx si può scattare a 15 fps. Quanto serviranno queste opzioni dipende dalle esigenze, comunque non fa male sapere che ci sono.

Concludendo, il giudizio su questa Olympus SP-550 UZ è positivo. I suoi pochi limiti sono quelli che caratterizzano tutte le fotocamere di questa fascia. Ben costruita, dal prezzo competitivo rispetto alla concorrenza, con una buona autonomia, ricca di funzioni e con uno zoom 18x esclusivo sul mercato, è sicuramente un acquisto consigliabile per chi stia cercando una compatta tuttofare dotata di grande escursione focale.

Adriano Nolvica © 05/2007
Riproduzione Riservata

Alcuni scatti

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I riflessi sono abbastanza contenuti per uno zoom dalla così estesa escursione focale,
comunque è bene evitare situazioni esasperate di controluce

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A 28mm la distorsione è evidente, ma è più che normale per un'ottica di questo tipo

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Notevole la sensazione di pulizia delle immagini anche a tutta apertura.
Privilegiata la resa al centro

Come sono fatti i test di Nadir

Scheda Tecnica

Sensore: CCD da 1/2,5", risoluzione di 7,1 mpx
Obiettivo zoom ottico 18x, focale 4,7-84,2mm (equivalenza sul 35mm: 28-504mm), luminosità 2,8-4,5
LCD da 2,5 pollici, 230mila pixel
AF: sì, disattivabile
Modalità Super macro: Minima distanza di messa a fuoco 1 cm
Esposimetro: multizona, spot, media a prevalenza centrale
Esposizione: automatica, automatica programmata, priorità di tempi, priorità di diaframmi, più 23 programmi di ripresa preimpostati
Otturatore: da 15s a 1/2000 di secondo; posa B
Compensazione dell'esposizione: +/- 2 EV / a passi di 1/3 di EV
Bracketing dell'esposizione: 5 fotogrammi / a passi di +/- 1/3 di EV
Sensibilità: auto, o da ISO 50 a ISO 1600 (fino a ISO 5000 scattando a 3mpx)
Bilanciamento del bianco: automatico, manuale, preset
Flash integrato: sì, con effetto riduzione occhi rossi
Velocità di scatto: 1,2 fps per 7 fotogrammi (a 7mpx)
Memoria interna di 20 MB
Formati file: JPEG e RAW
Registrazione video: in QuickTime Motion JPEG®, con audio, 640 x 480 / 30 fps, fino alla capacità della scheda
Autoscatto: sì
Connessione: USB 2.0 Full Speed
Dimensioni (L x A x P): 116 x 78,5 x 78 mm
Peso: 365 g (senza batterie e scheda di memoria)