DUE MACRO DI GRAN CLASSE PER NIKON
Nikon Micro-Nikkor AF 60/2.8 e Zeiss ZF Makro-Planar T* 50/2 a confronto
Rino Giardiello, febbraio 2008

Un obiettivo che non necessita presentazioni, il mitico Micro-Nikkor 60/2.8, contro il recente Zeiss 50/2 con attacco Nikon. Quale scegliere?

Rino Giardiello 60 Micro Nikkor

Su una reflex digitale Nikon, c'è poco da stare a discutere: la praticità operativa del 60 Micro-Nikkor è imbattibile con l'indubbio vantaggio di arrivare sino al rapporto di 1:1

Zeiss Nikon Macro a confronto

Nessuno dei due obiettivi è particolarmente leggero e compatto, ma il Nikon riesce a risparmiare ben 90 grammi grazie alla realizzazione in policarbonato

Rino Giardiello © 2008

La lente frontale profondamente incassata nel barilotto dell'obiettivo rende inutile il paraluce che, comunque, è fornito a corredo con lo Zeiss

Ho posseduto diverse generazioni di Micro-Nikkor, dal piccolo 50/3.5 che si guadagnò la meritata fama grazie all'elevatissima resa costante a tutti i diaframmi ed a tutte le aperture, al più recente AF 60/2.8 (il modello oggetto del test non è "D").
Sono sempre stati obiettivi superbi, sicuramente tra i migliori della categoria, ed il 60mm, pur perdendo compattezza e leggerezza rispetto ai 50mm precedenti, è in grado di arrivare anche al rapporto di 1:1 senza bisogno di aggiuntivi.
Di recente la Zeiss ha introdotto la sua linea di obiettivi denominati ZF dotati di baionetta Nikon: un'importante alternativa di qualità alle ottiche originali sebbene funzionanti solo manual focus (l'attacco è Nikon F Ai-S; è comunque possibile montarli anche sui corpi digitali). Altro limite di queste ottiche è la mancanza di controllo elettronico del diaframma e, in pratica, funzionano solo stop down (vale a dire che l'immagine nel mirino si oscura man mano che si chiude il diaframma). Facile, tuttavia, utilizzarli in modalità "priorità dei diaframmi" così come si faceva una volta adattando le ottiche a vite sui corpi Pentax o Contax a baionetta. Questo, però, solo sui corpi di fascia medioalta e alta: purtroppo non è possibile montarli sulle Nikon entry level come la D40 o la D70.

Lo Zeiss
Indubbiamente un bel pezzo già solo da vedere e tenere in mano. Solido e ben costruito, tutto in metallo, esente da giochi, è un obiettivo "di quelli di una volta". Le finiture sono superbe e la messa a fuoco manuale è morbida e precisa. Nella confezione c'è anche un paraluce del quale non si sente troppo la necessità sia per l'ottimo trattamento antiriflessi che per la lente molto incassata nella montatura. Le capacità macro si ottengono sia grazie al solito allungamento dell'elicoide che grazie allo spostamento di alcuni gruppi di lenti. In tal modo si arriva ad una distanza minima di messa a fuoco di 24 cm che, purtroppo, corrispondono "solo" al rapporto 1:2. Grazie alle lenti flottanti, le prestazioni vengono mantenute costanti a tutte le distanze di messa a fuoco.

Il Nikon
Il 50 micro ha spesso sostituito l'obiettivo standard nella borsa dei nikonisti, ma l'attuale 60/2.8 per peso, ingombro e luminosità si presta un po' meno. La qualità costruttiva è buona anche se nulla di spettacolare visto che pur sempre di policarbonato si tratta, ma è allineata a quella della recente produzione Nikon. La ghiera di messa a fuoco è comoda ed è consigliabile adoperarla in macro al posto dell'AF visto che l'obiettivo, sprovvisto di motore AF interno, spesso va in crisi e non riesce a focheggiare. Anche per questo problema sul barilotto c'è un'interruttorino che, almeno, limita l'intervallo di messa a fuoco alle distanze ravvicinate, ma spesso l'unica soluzione è quella di passare in modalità manuale. Il rapporto d'ingrandimento è 1:1.

Prestazioni a confronto
Distorsione: assente in entrambi. A voler essere pignoli, per lo Zeiss è rilevabile con gli strumenti uno 0,35% (non avvertibile nell'uso pratico) mentre quella del Nikon è virtualmente assente.
Vignettatura: nello Zeiss è appena rilevabile a F/2, nulla da F/2.8 in poi. Nel Nikon è nulla fin dalla massima apertura (F/2.8).
Risolvenza: sia al centro che ai bordi, lo Zeiss ha prestazioni sempre leggermente più elevate, ma anche qui si tratta di differenze minime non rilevabili nell'uso pratico. Pregevoli le prestazioni dello Zeiss persino ad F/2 con un'elevata risolvenza inficiata solo da una leggera morbidezza che scompare del tutto ad F/2.8 (ed avere uno stop in più spesso può far comodo).
Aberrazione cromatica: quasi nulla per lo Zeiss, sorprendentemente elevata per il Nikon e resta al di sopra dei livelli di guardia anche ad F/8.

Conclusioni
Entrambi abbastanza grossi e pesanti (lo Zeiss un po' di più, ma è in metallo), sono due pezzi di prestigio. Valutando le numerose immagini scattate durante il test, notiamo subito che entrambi gli obiettivi hanno una resa identica (molto elevata) sia in macro che all'infinito. Direte "E che c'è di strano? Non doveva essere così?" ed invece questo non è assolutamente scontato, visto che molti macro economici (nati in buona sostanza per sostituire il normale e fotografare di tanto in tanto un fiorellino) vanno bene all'infinito ed alle medie distanze, ma peggiorano di molto alle distanze ravvicinate. Anzi, a dire il vero questo limite non riguarda solo i macro economici, perché persino il glorioso Leitz 60/2.8 - preferito dagli utenti Leica proprio come sostituto del normale - ne soffre. Tra i pochi ad esserne immuni ci sono proprio il Nikon, il vecchio Zeiss 60mm macro per Contax e, tra gli universali, il Tamron 90 SP. Ciò premesso, lo Zeiss - come tutti quelli della serie ZF - non è nato per essere adoperato sulle moderne reflex digitali ed il suo uso può essere scomodo e lento; forse un po' meno proprio nel caso della macrofotografia nel quale è più facile che si fotografi in manuale. La qualità delle immagini, al di là della risolvenza e delle misurazioni strumentali, è eccellente con uno sfocato molto gradevole come è tradizione per questo marchio. Ottimi colori, brillanti ma molto naturali. Il Micro-Nikkor, dal canto suo, non sfigura e ci ripaga della minore bellezza delle immagini con una maggiore versatilità e facilità operativa. Altro punto a favore dello Zeiss è il trattamento antiriflessi che è sempre più efficace di quello Nikon. A parità di bilanciamento del bianco sullo stesso corpo (Nikon D200), le foto scattate con lo Zeiss sono sempre più calde. Nulla che oggi non sia risolvibile in un istante in postproduzione, ma devo dire che notai già con le diapositive come la resa del 60 Micro-Nikkor fosse più fredda di quella degli altri obiettivi Nikon in mio possesso e la cosa, in una proiezione, mi creava un certo fastidio.
Difficile scegliere vista la grande praticità del Nikon che dialoga in tutto e per tutto con (quasi) qualsiasi corpo Nikon, ma è anche difficile rinunciare allo Zeiss dopo averne vista la limpidezza e la resa generale nonostante il funzionamento stop down. Il fattore determinante, alla fine, può essere quello del prezzo che, nel caso del Nikon, è quasi della metà.

Rino Giardiello © 02/2008
Riproduzione Riservata

Test pratico
Molto difficile mettere a confronto i due obiettivi con delle immagini reali: le diverse lunghezze focali, anche se di soli 10mm, restituiscono immagini abbastanza diverse per quanto riguarda la resa dello sfondo e la profondità di campo nonostante la cura nel cercare di inquadrare la stessa porzione di soggetto con gli stessi valori di diaframma. Anche la focheggiatura manuale e lo stop down hanno portato ad alcune lievi differenze che, tuttavia, non sono determinanti alla fine del giudizio globale. Le foto che seguono, quindi, vanno valutate giusto per farsi un'idea. Non abbiamo volutamente corretto la diversa resa cromatica o le leggere differenze di esposizione (non dimentichiamo che lo Zeiss non dialoga col corpo e va usato in stop down.

Differenza di colore
Come dicevo nell'articolo, il 60 Micro-Nikkor è un po' più freddo rispetto agli altri obiettivi Nikon in mio possesso e questa caratteristica si nota in maniera eclatante in queste foto visto che lo Zeiss, da parte sua, è leggermente più caldo. Tenendo presente che questa foto è stata scattata nel dopopranzo di una bella giornata di sole, la resa Zeiss è senz'altro la più vicina alla realtà anche se è facile pareggiare questa e altre differenze grazie a Photoshop.

Rino Giardiello © 2008

Trattamento antiriflessi
Il sole è appena fuori dall'inquadratura in alto a sinistra. La lente incassata nel barilotto è risultata ben protetta e non si vedono riflessi, però il Nikon (foto in basso) si è leggermente desaturato perdendo brillantezza e vivacità. La differenza si nota soprattutto nella resa del secondo piano (il tetto con le tegole).

Rino Giardiello © 2007

Rino Giardiello

In basso: ancora una volta in evidenza la differenza resa cromatica tra Zeiss (a sinistra) e Nikon, ma da questa foto traspare anche il senso di tridimensionalità caratteristico dell'ottica tedesca.

Rino Giardiello © 2008

In basso: in piena luce le differenze sono minime e si riducono essenzialmente alla sola resa cromatica, più calda, dello Zeiss. Per questo ho ritenuto inutile pubblicare entrambi gli scatti visto che, ridotti per il web, diventavano indistinguibili.

Rino Giardiello © 2008

Per un diaframma in più
Il macro della Zeiss apre di uno stop in più rispetto al Nikon. Questo comporta, oltre ad avere un tempo di scatto più veloce, anche il poter giocare di più con lo sfocato scegliendo con cura il piano di messa a fuoco per isolare il soggetto che interessa dal resto dell'immagine. Nonostante la buona volontà, la messa a fuoco sul bordo della ghiera non è esattamente la stessa per entrambe le foto (come dicevo, la focheggiatura manuale mi ha dato qualche problema), ma le foto a confronto servono giusto per dare un'idea di quanto possa cambiare la profondità di campo in macro anche con un solo diaframma di differenza.

Rino Giardiello © 2008


CARATTERISTICHE TECNICHE A CONFRONTO
  Zeiss Nikon
Elementi e gruppi 8-6 con elementi flottanti 8-7 senza elementi flottanti
Diaframma, numero lamelle 9 7
Distanza minima di messa a fuoco (in metri) 0.24 0.22
Rapporto d'ingrandimento 1:2 1:1
Dimensioni in mm 89x72 70x75
Peso in grammi 530 440
Diametro filtri in mm 67 62
Paraluce incluso optional
Prezzo indicativo in Italia (in Euro) 900 500

Come sono fatti i test di Nadir

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