FOLIAGE: IN QUEBEC CON GLI ASFERICI LEICA
Leica M7, Summicron 35/2 e 90/2 ASPH
Pierpaolo Ghisetti, agosto 2013

Girovagare in macchina nel Quebec, la regione canadese di origini francesi, è un’esperienza rilassante e allo stesso tempo sorprendente. Gli spazi infiniti, la grandiosità del fiume San Lorenzo, largo oltre sessanta chilometri, i pittoreschi paesini di stile francese, le immense foreste, portano il visitatore a contatto con un mondo sospeso tra la grandiosità di dimensioni nordamericane ed i continui richiami al paese transalpino, dalla lingua al cibo, dall’architettura sino alla bandiera azzurra e bianca dove spiccano i gigli borbonici. Se poi, come nel nostro caso, il viaggio si svolge nel tardo autunno, nel bel mezzo di quel fenomeno glorioso che viene definito foliage, ovvero il mutare delle foglie  degli aceri, che si tingono di giallo, rosso, arancio e porpora, l’esperienza si trasforma in qualcosa di memorabile.

Una ulteriore caratteristica delle regioni a nord del San Lorenzo è la possibilità di avvistare una gran numero di animali: varie specie di balene,  sule in grandi quantità,  oche delle nevi. Questa fauna è  così confidente che basta un medio tele o solo un 35mm per riprenderla, anche perché le concentrazioni degli uccelli in autunno, prima delle migrazioni, permettono foto di gruppo di straordinaria intensità.
Quindi niente teleobiettivi super pesanti, ingombranti e faticosi, ma Leica M con ottiche asferiche che, grazie alla loro saturazione dei colori, permettono di esaltare l’incredibile ricchezza cromatica delle foreste canadesi, che raggiunge il suo apice nelle prime settimane di ottobre, prima che le gelide correnti alaskiane portino le inevitabili tempeste nevose.

Gli obiettivi da me più usati in questa esperienza sono stati i Summicron 35/2 e 90/2, entrambi della serie Asferica, ovvero dotati di vetri speciali che, grazie a una speciale curvatura, appunto non sferica, non solo sono particolarmente incisi e corretti, ma possiedono una saturazione cromatica superiore, che tanto ha fatto storcere il naso ai puristi di Casa Leitz, ma dalla resa spettacolare in diaproiezione.

Il Summicron 35/2 ASPH risale al 1996 ed è composto di 7 lenti, di cui appunto una asferica, e presenta già a tutta apertura una resa eccezionale, con una saturazione cromatica che a f/8 fa esplodere i soggetti fuori dallo schermo di proiezione. Usato anche per fotografare stormi di sule a circa 10 metri di distanza, rende i soggetti veramente tridimensionali. Il paraluce è separato ma deve essere sempre inserito, come protezione antiriflesso e contro gli spruzzi d’acqua, sia per quanto riguarda improvvisi acquazzoni che per crociere sul San Lorenzo.

L’Apo Summicron 90/2 ASPH risale invece al 1998, e rappresenta un vero concentrato di tecnologia con una lente asferica, due ad alta rifrazione e due a dispersione anomala. In più è presente, per la prima volta in un’ottica Leica, contemporaneamente anche la correzione Apocromatica, che permette pertanto un’incisione e un contrasto tra i più elevati della categoria anche a tutta apertura. Non è proprio un obiettivo leggero, visto che pesa ben mezzo chilo, ma il suo rendimento nel paesaggio è di ottimo livello, con una resa  scalpellata nell’intricata vegetazione di abeti e aceri, con passaggi tonali perfetti. Il paraluce telescopico, visto il grande diametro della lente frontale, va sempre inserito.

Tra il gran numero di 90mm prodotti nel tempo per apparecchi Leica, l’Apo Summicron non è probabilmente l’obiettivo più adatto per il ritratto, troppo inciso e contrastato, ma sicuramente in altri settori, come in questa occasione, la sua resa è perfetta per tirare fuori ogni colore possibile, anche in presenza di nuvolosità o nebbie, spesso presenti al mattino nelle vicinanze del grande San Lorenzo, talvolta più simile al mare che ad un fiume come noi lo concepiamo. Quelle giornate di viaggio e quel caleidoscopio di inverosimili colori ora sono imprigionati nelle mie dia, a ricordo che anche i freddi obiettivi asferici, in base ad un luogo comune consolidato, possono regalare emozioni e ricordi.

Pierpaolo Ghisetti © 08/2013
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