Se non sopportate più traffico, rumore e sovraffollamento, le isole Faroe sono la vostra meta ideale..
Situate a metà strada fra la Norvegia e l'Islanda, questi suggestivi basalti di origine vulcanica sorgono in un mare di un blu profondo e sono popolate da pacifici greggi di pecore e vaste colonie di uccelli, tra i quali i variopinti pulcinella di mare, che nidificano sulle spettacolari scogliere a picco sulle onde.
I villaggi, a volte costituiti solo da una decina di case dai vivaci colori e dai tetti ricoperti di erba, si adagiano in fondo a fiordi pittoreschi e verdissimi o, come a Sandur, su una piatta spiaggia di dune di sabbia. Le diciotto isole, appartenenti dal 1948 al regno di Danimarca, con voli giornalieri da Copenaghen, sono collegate tra loro da ponti, traghetti o gallerie sottomarine e le strade sono perfette e quasi deserte. Partendo da Tòrshavn, la capitale, si procede nei vari itinerari tra incantevoli villaggi e ripide scogliere con scenari mozzafiato. Imperdibili le escursioni in barca a Vestmanna e all'isola di Myiknes, dove si possono ammirare centinaia di 'puffins' o pulcinella di mare.
Con una popolazione di soli 50.000 abitanti, le Faroe godono di una notevole autonomia. Scoperte a metà del VII secolo da monaci irlandesi, furono successivamente colonizzate dai Vichinghi provenienti dalla Norvegia occidentale.
Sospese tra modernità e tradizione, costituiscono una meta rilassante e ricca di emozioni.
Mi sono sembrate il luogo privilegiato per usare l'inseparabile Hasselblad coi soliti 60 e 100mm entrambi f/3,5, e il 250mm per le foto agli uccelli. Il fatto che abbiano entrambi la stessa apertura relativa mi facilita l'accoppiamento con l'esposimetro-mirino PME, che come è noto, va informato tramite levetta dell'effettiva apertura relativa dell'obiettivo ogni qualvolta questo viene cambiato. Il che rende la procedura del cambio ottica semplificata ed immediata. Inoltre si tratta di due ottiche facilmente utilizzabili anche a mano libera, grazie al peso e agli ingombri ridotti, e spesso ho usato l'apertura di f/5,6 come diaframma di lavoro, per garantirmi un tempo di otturazione tra il 1/125 e 1/250 di sec. Il peso della borsa non l'avverto più da tempo, mentre avverto il rimpianto e la nostalgia ogni volta che ripropongo le gigantesche dia sullo schermo.
Rimpianto di non aver scattato più immagini e nostalgia per il silenzio perfetto che i luoghi del Nord sanno regalare… a chi sa ascoltare!
Anna e Pierpaolo Ghisetti © 05/2016
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