CARL ZEISS T* VARIO SONNAR 28-70/3.5-4.5 MM
Prova su strada su corpo Canon 5D

Rino Giardiello, novembre 2007

Il piccolo zoom 28-70 che equipaggiava la Contax "Aria" come obiettivo standard, torna a regalarci ottime immagini grazie ad una reflex digitale Canon ed un anello adattatore da circa 30 Euro.

Contax Aria con 28-70 ZeissEra l'ormai lontano 1998 e la Contax aveva da poco lanciato sul mercato la "Aria", una reflex particolarmente compatta, leggera e ricca di prestazioni. La "Aria" nasceva con un nuovo zoom in dotazione, un piccolo 28-70 proposto come ottica standard in alternativa al ben più grosso, pesante e costoso 28-85 Zeiss. Finito nel cassetto insieme al resto del corredo Contax a causa del passaggio al digitale, l'ho recuperato di recente grazie alla possibilità di montarlo (come tutte le ottiche Zeiss per Contax) sulle reflex digitali Canon grazie ad un economico anello adattatore. La cosa è possibile grazie alla compatibilità del tiraggio ed alle generose dimensioni del bocchettone portaottiche delle reflex Canon EOS, pertanto l'anello non ruba preziosi millimetri che impediscono alle ottiche di mettere a fuoco all'infinito né ha bisogno di lenti aggiuntive al suo interno (tra l'altro non ha troppo senso recuperare un'ottica Zeiss e mortificarne la qualità con una lente universale da pochi Euro adatta a coprire tutte le lunghezze focali).
Grazie a questo anello ho recuperato molti ottimi obiettivi F/1.4, peccato solo che, sulle Canon formato APS-C, il famoso "fattore di moltiplicazione" impedisca il pieno sfruttamento delle focali grandangolari. Ottimo e totale, invece, il recupero sulle Canon "full frame" che permettono di utilizzare tutte le ottiche tranne (almeno per quello che mi è stato possibile rilevare) il 18mm sulle 5D.

zeiss_28-70Ma parliamo del 28-70...
Questo nuovo (be', lo era nel 1998...) zoom Zeiss leggero e poco ingombrante, copre le focali più frequentemente usate e promette eccezionali performance. Possiede una lente asferica, vetro speciale senza dispersioni, e il famoso trattamento antiriflessi T* per riprodurre fedelmente colori e contrasto. La Zeiss dichiara per questo obiettivo una tale correzione del fuoco per le varie lunghezze d'onda che altri fabbricanti non avrebbero esitato a definirlo APO.

L'obiettivo è risultato così piccolo e leggero grazie all'uso della lente asferica e di una montatura parzialmente in plastica estremamente precisa e priva di giochi, nulla a che vedere con gli attuali zoom standard da 100 Euro (ed a volte meno) ai quali ci stiamo abituando sempre più.

Praticità, compattezza, leggerezza e prestazioni - elevatissime rispetto agli standard attuali - bene accompagnano anche il fotografo più esigente in qualsiasi situazione di ripresa. La minima distanza di messa a fuoco è di 50 centimetri, il che significa un ragguardevole rapporto macro di 1:3 senza la necessità di aggiuntivi ottici, tubi di prolunga o lenti addizionali.

Sul campo
Davvero ottima la resa generale. Le diapositive scattate con un corpo Contax AX sono sempre risultate nitide, incise e dai colori brillanti anche a tutta apertura senza dover ricorrere a "trucchi" come una leggera sottoesposizione per aumentare la saturazione. La differenza tra centro e bordi, se c'è, non è rilevabile ad occhio neanche su un ottimo monitor. Confrontando le dia coi file ottenuti con la Canon 5D non abbiamo notato differenza di resa e l'assenza di grana permette di apprezzare ancora di più l'elevata risolvenza dell'obiettivo. Uno zoom tuttofare valido, maneggevole, leggero e relativamente economico (per uno Zeiss e rispetto agli standard dell'epoca) al quale posso trovare solo questi difetti:

  • La distorsione alla focale di 28mm è eccessiva.
    Tutte le riviste la definivano "normale per uno zoom" e sicuramente quella del 28-70 Zeiss è una delle meno evidenti, ma ciò non toglie che sia fastidiosa se si fotografano quadri, case e palazzi. Logicamente, se si fanno ritratti e reportage o si fotografano solo paesaggi e soggetti senza linee ben dritte in evidenza, si può vivere felici senza neanche sapere cosa sia la distorsione di un obiettivo. Il problema, una volta insuperabile, è diventato del tutto trascurabile grazie al digitale: con un paio di click in un programma di fotoritocco viene eliminata qualsiasi distorsione o vignettatura.

  • Luminosità variabile col variare della focale.
    Non è un grave problema per l'utenza normale (lavorando in automatismo TTL il problema non esiste neanche col flash) ma sicuramente è un grosso limite per un uso più professionale e coi flash da studio. Va sottolineato che ormai quasi tutti gli zoom in commercio hanno la luminosità variabile e ci siamo abituati a luminosità ben minori.

  • Lunghezza focale in posizione tele un po' misera.
    Anche all'epoca la focale di 70mm non era eccessiva, ma lo zoom non doveva entrare in competizione con l'ottimo e costoso 28-85.

Conclusioni
Il piccolo 28-70, già ottimo all'epoca, è in grado di soddisfarci oggi più di ieri se montato su un corpo digitale Canon, soprattutto full frame. A parte l'ottima nitidezza, è sbalorditivo per "effetto presenza" e tridimensionalità. Le foto, ammirate su uno schermo di adeguate dimensioni e qualità, sembrano uscire fuori dal monitor. I colori sono sempre saturi e brillanti, ma fedeli. Ineccepibile, come sempre, il trattamento antiriflessi Zeiss T* che permette di affrontare qualsiasi situazione di luce.
Un piacere quasi dimenticato.

Rino Giardiello © 11/2007
Riproduzione Riservata

Tutti gli scatti che accompagnano l'articolo sono stati effettuati in occasione di una mostra a Verona con lo zoom Zeiss 28-70 montato su un corpo Canon EOS 5D. La distorsione non è stata corretta ed è ben visibile nelle foto scattate alla minima focale.

Caratteristiche tecniche
Gruppi e lenti: 8 gruppi, 9 lenti
Lunghezza focale effettiva: 28.0 /67.9 mm
Attacco: baionetta CONTAX/YASHICA MM
Aperture di diaframma: 3.5 - 5.6 - 8 - 11 - 16 - 22
Scala lunghezze focali: 28 - 35 - 50 - 70 - Macro
Minima distanza di messa a fuoco (non in macro): 0.5m
Massimo ingrandimento in macro: 1:3 (alla distanza di 0.3 m)
Diametro filtri: 67 mm a vite
Dimensioni, peso: 70 (diametro) x 68.3 (lunghezza) mm, 325 grammi

Come sono fatti i test di Nadir