Il soffietto di estensione è un accessorio irrinunciabile per chi voglia dedicarsi seriamente alla macrofotografia. Più versatile dei tubi di prolunga e molto più comodo da usare, si rivela adatto tanto alle riprese in studio quanto a quelle sul campo.
Il soffietto utilizzato per l'articolo è proprio quello Contax con un'interessante soluzione alternativa per l'ottica e vari esempi sui risultati ottenibili grazie ai movimenti.
Esistono modelli sia universali che originali, tutti dotati della trasmissione dell'automatismo del diaframma. Occorre dire che una decina di anni fa la proposta del mercato era molto più vasta e diversificata. Oggi, l'uniformarsi verso il basso dei gusti e delle esigenze dei fotoamatori (anche di quelli "evoluti") ha fatto sì che molte case rinunciassero a proporre un accessorio tutto sommato poco richiesto e certamente non economico, realizzato per soddisfare esigenze piuttosto sofisticate.
Contax continua a produrre il suo Auto PC, che nella sua impostazione di fondo non è molto cambiato dalla sua apparizione sul mercato ad oggi.
La caratteristica che differenzia in modo peculiare il soffietto Contax da quelli proposti dalla concorrenza è descritta dalla sigla PC, che sta per "perspective control": il soffietto ha la possibilità di basculare la piastra anteriore lungo l'asse verticale. In questo modo l'ottica può inclinarsi lateralmente come avviene negli apparecchi professionali a banco ottico. Il limite del basculaggio è rappresentato dalla struttura fisica del soffietto: in realtà la piastra anteriore può ruotare di 360 gradi (vedremo più avanti che cosa questo comporta).
Perché questa sofisticata caratteristica? Perché il soffietto Contax è pensato anche per lo still life e la ripresa di piccoli oggetti in studio, oltre che per la fotografia naturalistica. E la ripresa in studio deve potersi avvalere di un buon controllo della profondità di campo e delle proporzioni del soggetto. Cosa ottenibile solo grazie ai movimenti di basculaggio, che consentono l'ottimale applicazione della regola di Scheimpflug. Così, anche se il piano su cui giace il soggetto non risulta perfettamente parallelo al piano focale, il basculaggio dell'ottica permette ugualmente la corretta messa a fuoco di tutti i punti immagine, rimediando così alla scarsa profondità di campo propria delle brevi distanze di ripresa.
Abbiamo detto che la piastra anteriore può ruotare di 360 gradi. Questo consente di invertire l'ottica (procedura consigliabile quando si supera il rapporto di riproduzione di 1:1) mantenendo l'automatismo del diaframma. Insieme al soffietto sono forniti appositi anelli che si avvitano alla ghiera frontale dell'obiettivo e che ne garantiscono il corretto inserimento entro il bocchettone di serraggio della piastra anteriore.
In un soffietto capace di flettersi come un'anguilla, la trasmissione automatica del diaframma non può essere garantita da un raccordo rigido, come avviene negli altri soffietti automatici. La soluzione più ovvia potrebbe essere costituita da un doppio scatto flessibile, ma Contax ha fatto di meglio: sfruttando lo scatto elettromagnetico delle sue reflex ha escogitato un sistema di trasmissione molto preciso ed efficace. La chiusura del diaframma dell'obiettivo è garantita da uno scatto flessibile che si avvita alla base della piastra anteriore. Quando il diaframma è chiuso al valore impostato, invia alla fotocamera l'ordine di chiudere l'otturatore, grazie a un cavetto elettrico che collega la piastra al corpo macchina e che si inserisce nella presa per lo scatto flessibile.
L'allungamento del soffietto Contax Auto PC va da 30 a 170 mm. L'ingrandimento supera il rapporto di 2:1 con l'obiettivo da 50 mm. Ma per utilizzare al meglio questo piccolo gioiello sarebbe necessario montarvi lo Zeiss S-Planar T* 100 mm f/4, un obiettivo in montatura corta (cioè senza ghiera di messa a fuoco) appositamente progettato per le brevi distanze di ripresa. Purtroppo questo eccellente strumento di lavoro non viene più prodotto, ma è talvolta possibile reperirlo sul mercato dell'usato. Raramente, in verità, perché chi ce l'ha se lo tiene ben stretto.UN ARTICOLO DI CARATTERE GENERALE SUI SOFFIETTI SWING & SHIFT LO POTETE TROVARE QUI.