La Canon 7D Mark II è il modello di punta di casa Canon nel formato APS-C in questo momento ma, pur ottima e molto equilibrata come prestazioni fotografiche e video, soffre un po' - ma solo un po' - nel confronto con la Nikon D7200 e la Sony A77 Mark II.
Ho sempre detestato l'abitudine di Canon e Sony di continuare per anni con la stessa sigla aggiungendo Mark II, Mark III (e così via) per modelli che a volte non avevano nulla in comune con il precedente se non la scocca. Questa scelta può portare a confusione presso gli utenti meno esperti che magari comprano su internet il vecchio modello anziché il nuovo, allettati da un prezzo apparentemente più basso. Io stesso, nel fare la consueta ricerca dei prezzi per questo articolo, pur ricercando "Canon 7D Mark II", ho trovato nei risultati molte offerte da soli 800 Euro che erano riferite alla vecchia 7D e ne ho avuta la conferma leggendo le caratteristiche tecniche (il sensore della 7D era da 19Mpx, quello della Mark II è da 20.4).
A parte questa considerazione, la Canon 7D Mark II è una bella reflex APS-C che migliora la già valida 7D, modello di punta nel sistema APS-C di Canon. Anche se il sensore ha poca risoluzione in più del vecchio modello, la differenza sul campo è notevole in quanto al nuovo sensore sono abbinati due processori DIGIC 6 che la rendono molto veloce e con prestazioni migliori in tutti i campi. L'autofocus con 65 punti tutti a croce è velocissimo e preciso, gli scatti a raffica possono arrivare a 10 fps e l'esposizione in automatico è molto affidabile. Rispetto al modello precedente c'è il GPS integrato ma non il Wi-Fi come nella Nikon D7200 e la Sony A77 II. Anche la 7D II è tropicalizzata e realizzata in lega di magnesio. Non mancano le connessioni USB 3.0, HDMI, ingresso ed uscita audio.
In mano
Come tutte le reflex Canon si impugna bene ed offre un buon grip. La qualità costruttiva si percepisce. Il display è ora formato 3:2 (prima era 4:3) ed è aumentata la risoluzione. E' ben visibile anche di giorno anche se l'ho trovato meno nitido e brillante di quello delle due concorrenti. Il mirino ottico è molto bello e luminoso, copre il 100% dell'area inquadrata, mostra numerosissime informazioni e si può scegliere quali attivare per non trovarsi un mirino troppo affollato. Il retro e la disposizione dei pulsanti è molto simile a quello della Canon 5D Mark III ed anche i menu sono molto simili, molto completi e facili da usare.
La Canon 7D Mark II è la prima reflex APS-C di Canon ad avere due slot per le schede di memoria, cosa molto utile, ma non mi piace il fatto che siano di tipo diverso. Per quanto possibile, mi piace uniformare gli accessori (non solo della fotografia), dalle schede di memoria ai caricabatterie ed agli auricolari, soprattutto quando devo viaggiare.
Sul campo
La prima cosa che mi ha colpito della Canon 7D Mark II, è la velocità dell'autofocus e la precisione con cui "aggancia" i soggetti. Offre numerosissime possibilità di configurazione, fin troppe per chi, come me, usa con piacere da decenni la semplice misurazione spot centrale. La prima sorpresa rispetto alla Nikon D7200 è l'ottimo funzionamento del Live View che è veloce, fluido e preciso come nella Sony A77 II. Usare la 7D II per i video è quindi un'esperienza molto positiva e non frustrante come con la D7200.
Anche la Canon ha un piccolo flash integrato nel pentaprisma e può controllare flash wireless come la D7200 e la A77 II. Il piccolo flash integrato, che uso spesso come luce di schiarita, è una delle cose che mi manca di più con le full frame.
L'esposimetro della Canon 7D II non ha nulla da invidiare al rinomato Matrix di Nikon od a quello della Sony, non rinomato ma altrettanto efficiente. In tutte le foto scattate per il test, ho sempre ottenuto foto bene esposte e bilanciate in automatico anche in condizioni difficili. In situazioni davvero drammatiche, si può sempre usare il blocco dell'esposizione o andare in Manuale. Buono anche il bilanciamento del bianco con il solito slittamento verso dominanti calde/gialle nel caso di luci ad incandescenza, problema comune alla maggior parte delle fotocamere da me provate ma che, entro certi limiti, non mi dispiace affatto.
In questa foto c'è di tutto sia come valori di esposizione che per il bilanciamento del bianco, ma la Canon 7D II ha fornito un'immagine molto equilibrata che forse avrei preferito un po' più scura.
Il rumore alle alte sensibilità della Canon 7D II è, invece, leggermente peggiore delle concorrenti, ma questo merita qualche precisazione nel box a fine pagina. La Nikon D7200 fa decisamente di meglio, seguita a ruota dalla Sony A77 II che pure perde 2/3 di stop per colpa dello specchio semitrasparente. Fino a pochi anni fa avrei ritenuto ottimi i risultati di questa Canon, ma oggi si può avere qualcosa di meglio anche se è un difficile confronto tra le migliori della classe. La situazione in RAW non è terribile, ma le stesse foto in JPG appaiono troppo morbide e prive di dettagli già a 1600 ISO. Lavorando sul RAW in postproduzione, la soglia è di 3200 ISO come per le altre. Questo, ovviamente, valutando le foto al 100% sul monitor di un computer perché, stampando le foto anche 30x40cm, le differenze diventano trascurabili.
Altra foto non facile a causa delle alte luci in primo piano e delle basse luci sullo sfondo, ma la 7D non ha fatto una piega e la foto, che senz'altro migliorerei in postproduzione, va già bene ed è ricca di dettagli (vedi crop di un particolare al 100%).
L'autonomia è di oltre 600 scatti, valore di per sé discreto, ma troppo vicino a quello della Sony A77 che consuma di più in quanto mirrorless, mentre la Nikon D7200 può arrivare al considerevole traguardo di oltre 1000 foto. Da ricordare, per tutte le fotocamere, che l'uso di GPS e Wi-Fi riduce drasticamente la durata della batteria.
A 1600 ISO in RAW le foto della Canon 7D mostrano un rumore digitale molto contenuto ed una notevole tenuta del contrasto e dei colori. Anche se a 3200 ISO il rumore è ancora accettabile, la resa diventa più spenta.
Video
Le performance video della Canon 7D II sono notevoli ed è un piacere da adoperarla grazie al Live View ed alla messa a fuoco rapida e fluida. L'unico difetto che posso rilevare è la qualità del microfono incorporato, davvero modesta, anche se c'è l'ingresso audio per un microfono professionale.
Conclusioni
La Canon 7D II è senz'altro un'ottima reflex APS-C e la scelta ideale per chi è già inserito nel sistema Canon anche se, arrivati a certe cifre - si trova on-line a prezzi tra i 1200 ed i 1600 Euro solo corpo - valuterei l'acquisto di una reflex full frame visto che la Canon 6D, giusto per restare "in famiglia", si può trovare più o meno allo stesso prezzo. Da apprezzare la modalità silenziosa che non troviamo nelle altre due fotocamere del confronto. Per il resto c'è davvero poco da criticare ed è una reflex molto ben bilanciata tra prestazioni fotografiche e video.
Rino Giardiello © 05/2016
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IL PROBLEMA DEL RUMORE DIGITALE
Sono sempre stato molto sensibile al problema della grana e della finezza dei dettagli ai tempi dell'analogico e continuo ad esserlo oggi per il rumore digitale. Non mi piaceva la grana (salvo qualche particolare situazione creativa) e non mi piace il rumore. Le fotocamere del test, pur essendo in grado di fotografare in maniera dignitosa anche a 3200 e 6400 ISO, per me sono già oltre i limiti - i miei limiti - a 1600 ISO.
Ai tempi delle pellicole, c'era la grana "secca" e quella "fioccosa", ed anche qui è questione di gusti personali. Oggi, col digitale, è possibile misurare il rumore (lo si faceva anche con la grana), ma trovo una notevole differenza tra il rumore misurato e quello visibile.
Le misurazioni strumentali dicono che la Nikon D7200 ha meno rumore, seguita a ruota dalla Sony A77 II e, un gradino più sotto, la Canon 7D II. I miei occhi dicono che la Nikon è la migliore con il suo rumore piccolo e secco, segue la Canon col rumore più grande ma ancora molto "pulito", un gradino più giù, la Sony A77 II con il suo rumore fioccoso e sporco di pixel colorati. Per pareggiare l'effetto visivo del rumore tra Nikon D7200 e Sony A77 II, devo mettere a confronto le foto scattate a 3200 con la Nikon ed a 1600 con la Sony. Non sono identiche, ma poco ci manca: non uno stop secco ma probabilmente proprio i 2/3 di stop dovuti al pareggio nominale della sensibilità in seguito all'assorbimento di luce dello specchio semitrasparente ed il diverso modo di gestirlo da parte del processore.
Una semplice foto di test che mette in evidenza il "rumore vero", cioè quello che si vede e come si vede al di là di qualsiasi misurazione strumentale. A mio avviso la classifica è evidente ed è Nikon, Canon e Sony, ma è doveroso ribadire che si tratta di crop al 100% e, nelle situazioni di normale utilizzo le differenze si notano davvero poco (a parte tutto, chi scatterà mai le stesse foto con tre fotocamere diverse nello stesso tempo?).