Circa due mesi fa ho deciso di acquistare, importandola parallelamente e in anteprima, la nuova nata di casa Canon, la EOS 20D. In meno di 15 giorni, un vero record, B&H mi ha consegnato una delle prime 20D immesse sul mercato.
Lo specchio con i 9 punti di autofocus e il flash alzato
Comandi posteriori assai simili alla 10D
Nostalgie...
Nonostante tutto, la 10D qualcosa di meglio rispetto alla 20D ce l'aveva. Probabilmente per guadagnare lo spazio necessario alle ottiche "s", quei 5 mm di protuberanza hanno giocato un brutto tiro allo specchio della 20D, diminuendone la dimensione. Come conseguenza, la luminosità nel mirino (che già nella 10D non era esaltante) è peggiorata un poco. Per tentare di compensare il gap luminoso, lo specchio è stato realizzato con un nuovo processo, che Canon ha battezzato Precision Matte che realmente aumenta qualcosa in termini di luminosità, ma rende la superficie visibilmente più granulosa, fatto che interferisce nel focheggiamento manuale. Per chi usa la macchina prevalentemente in autofocus non fa grande differenza, ma in alcune applicazioni, tipo la macro, ove l'autofocus non funziona a causa della ridottissima profondità di campo, è un fattore da considerare.
Altro problema sorto con la 20D è che su un sensore di pari dimensioni (22,5x15 mm) ora ci sono 1,9 milioni di pixel in più. Per conseguenza la dimensione dei pixel è diminuita, e ciò aumenta il livello di rumore delle immagini. Canon spiega però che, per ovviare all'inconveniente, ha usato un nuovo tipo di microlente (ogni singolo pixel è dotato di una microlente che scinde la luce nei colori primari RGB), la quale garantisce una buona luminosità e un basso livello di rumore. Il risultato è, in effetti, sorprendente. Il rumore non è mai eccessivo, nemmeno alle sensibilità più alte, al punto che la correzione di un potenziale difetto si rivela una notevole miglioria. E' tutto quello che noi fotografi avevamo sempre sognato e mai avuto il coraggio di chiedere: usare e abusare degli alti ISO senza pagare lo scotto della grana.
Queste microlenti ed un nuovo filtro di riduzione del rumore permettono ad una immagine catturata a 800 ISO di contenere suppergiù lo stesso livello di rumore di una immagine a 400 ISO scattata con la 10D. Un guadagno di uno stop secco.
Inoltre, per le lunghe esposizioni è presente un secondo filtro specifico, attivabile via Custom Function, che opera mediante un sofisticato algoritmo di comparazione chiamato Frame Reduction System. Attivando il filtro, la macchina catturerà automaticamente due immagini consecutive, la prima normale, la seconda con gli stessi parametri della prima, ma con la tendina chiusa. Attraverso la comparazione di ogni singolo pixel tra le due immagini, il filtro è in grado di capire dove si trova il rumore (la grana) ed eliminarlo automaticamente. L'unico problema è che ogni esposizione dura il doppio a causa della doppia cattura, ma in alcune circostanze ne vale la pena.
Sempre in relazione alla 10D, la 20D si presenta con un corpo un pochino più snello e leggermente più leggero, circa 100 grammi in meno.
Personalmente ho le mani grandi e per me è indispensabile l'uso del grip, che ho anche sulla 10D e sulla 300D. Il nuovo grip è meno gradevole da un punto di vista estetico rispetto a quello della 10D, ma in più ha un portabatterie che consente di collocare 6 batterie AA alcaline al posto delle classiche BP 511 o BP 512. L'autonomia con le pile non supera il centinaio di scatti, ma in casi di emergenza questa possibilità è una mano santa. Usando il grip e le batterie BP agli ioni di litio, l'autonomia raddoppia rispetto alla camera nuda, visto che il grip accoglie due batterie.
A proposito di batterie è da segnalare che nel kit è fornita una nuova batteria BP 511 da 1390 mA, quasi 300 mA in più della vecchia BP 511; quindi dura molto di più. Si ha inoltre la sensazione che la fotocamera consumi meno. Con la funzione Auto Power Off regolata sui quattro minuti, usando il grip, si ha una autonomia (calcolata empiricamente) di circa 1500 scatti, distribuiti in due giornate lavorative di 10 ore ciascuna. Un bel vantaggio rispetto alla 10D, la cui autonomia era di circa 1000 scatti, a parità di condizioni. Sempre a proposito delle BP 511, sto usando anche un modello non originale, importato dal Giappone, che arriva a 1400 mA e che ha l'ulteriore vantaggio di costare meno delle BP originali Canon.
Il grip ha un problema: il rotellone che lo fissa alla camera non possiede un fermo di sicurezza. Lavorando rapidamente, ruotando la camera dal vericale all'orizzontale e viceversa, a causa della sua posizione e del fatto che sporge parecchio dal grip, accade frequentemente di urtarlo inavvertitamente con le dita. Svitando anche di poco il rotellone di fissaggio, i contatti all'interno del vano batterie tra grip e camera si allontanano. Risultato:
Menu colorati
A proposito dei menu, la 20D nasce con molte funzioni professionali, studiate per aumentare sia la qualità delle immagini prodotte che la flessibilità d´uso.
Per esempio è in grado di generare files RAW e Jpeg differenti simultaneamente. Comodissimo quando si deve trasmenttere istantaneamente l´immagine leggera, in jpeg, via internet al cliente od alla redazione di un giornale, preservando la possibilità del trattamento posteriore del file RAW. Finalmente la possibilità di scelta del Color Space (sRGB o Adobe RGB) indipendentemente dal profilo di colore/contrasto/sharpen scelto.
Scelta del Color Space: sRGB per applicazioni in monitor, Adobe RGB per la stampa
Ancora, la correzione, in grafico cartesiano, della temperatura di colore, probabilmente superflua ai più, è benvenutissima per chi lavora in studio e la 20D ha le carte in regola per poter lavorare anche in studio.
Il sistema di connessione con interfaccia USB 2.0 permette infatti, oltre che il trasferimento rapido delle immagini dalla macchina al PC, anche il controllo remoto in studio, usando sia il software di controllo Canon presente nei CD di corredo, che uno degli avanzati software di controllo presenti sul mercato.
Bilanciamento del bianco grafico, in assi cartesiani.
Sempre a proposito di funzioni professionali, lo slot della Flash Card accetta e supporta microdrives di ultima generazione, oltre i 2 GB, grazie al supporto FAT 16 e FAT 32 dell´interfaccia presente nella camera. Firewire, almeno per me, non fa sentire la sua mancanza.
Cosa unica nella 20D, è la possibilità di scattare in bianco e nero, con tanto di filtri digitali verde, arancione, giallo e rosso inseribili all´atto dello scatto. Si può anche virare digitalmente le immagini in tono di seppia, verde, blu o viola e controllare contrasto e sharpness separatamente.
Bianco e nero con filtri digitali
Interessanti possibilità, ma che, ritengo, non siano necessarie in una fotocamera professionale visto che si può fare lo stesso (e anche meglio), in fase di post-produzione con un buon programma di editing, con il vantaggio di poter tentare infinite possibilità partendo sempre dallo stesso file originale. Altra novità, il bracketing sul bilanciamento del bianco, già presente nella 10D, ma che adesso può contare su una regolazione di precisione in Kelvin usando la stessa logica degli assi cartesiani del bilanciamento.
Conclusioni
Finalmente qualcosa di veramente professionale con un rapporto costo/beneficio al momento imbattibile. Può mancare qualcosa della robustezza della MKII, non è sigillata all´acqua e alla polvere, il suo otturatore è progettato per 50.000 scatti invece che i 200.000 della sorella maggiore, ma per chi ha bisogno di alte risoluzioni, velocità, qualità e grandangolari veri, la 20D è la macchina "giusta" ed è arrivata al momento giusto.
Michele Ronchi © 12/2004
Riproduzione Riservata
NOTA - E' disponibile gratuitamente il nuovo plug-in Adobe Camera RAW che supporta ufficialmente in Potoshop i corpi Canon EOS 1Ds mark II, Canon EOS 20D, Canon PowerShot S70 e Canon PowerShot G6 ed elimina un bug della versione precedente nella conversione dei files RAW della Canon EOS 1D mark II. Mantiene inalterata la capacità di interpretare il nuovo formato Adobe DNS.
Ottica da 20mm ad f/22 - tempo 2 sec. (con treppiedi) - sensibilità impostata: 100 ISO
Dettaglio al 100% della foto a sinistra: la nitidezza è impressionante!